HCOB PMI® Settore Edile Italiano: a dicembre, aumentano più velocemente i tassi di crescita dell’attività e dei nuovi ordini

 HCOB PMI® Settore Edile Italiano: a dicembre, aumentano più velocemente i tassi di crescita dell’attività e dei nuovi ordini

Il settore edile italiano ha mostrato a dicembre continui segnali di ripresa, riportando ancora una volta miglioramenti relativi all’attività e ai nuovi ordini e ha completato la fine del 2023 con un intero trimestre di crescita. L’ultimo incremento della produzione è stato inoltre elevato e il più veloce in 20 mesi. A dicembre, la domanda dei clienti ha continuato a crescere conseguentemente al piano di ripresa e resilienza (PNRR). L’espansione dei nuovi ordini è stata forte, ed è risultata più veloce e la maggiore in 19 mesi. Malgrado l’imminente fine del superbonus, le aziende sono rimaste ottimiste sull’aumento della loro attività nel 2024. Si prevede che la transizione verso fonti energetiche più verdi guiderà l’aumento della produzione del prossimo anno.

L’Indice HCOB PMI® Settore Edile Italiano (Purchasing Managers’ IndexTM), che misura le variazioni su base mensile dell’attività totale del settore, a dicembre è salito a 55.2, da 52.9 di novembre, segnalando un aumento sostenuto dell’attività del settore. Le aziende hanno di conseguenza registrato un’espansione dell’attività in ogni mese del quarto trimestre. Il tasso di crescita di dicembre inoltre è stato il più veloce da aprile 2022 e, secondo i dati raccolti, l’ultimo aumento è stato maggiormente causato sia dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che dal superbonus, con le aziende che infatti si stanno affrettando a completare degli ordini prima dell’imminente chiusura dello schema.

A livello settoriale, e per la seconda volta nel 2023, tutti e tre i sottosettori hanno riportato un’espansione dell’attività. Il settore dell’edilizia non residenziale è stato quello che ha registrato la prestazione migliore, riportando l’espansione più forte che inoltre è stata la più veloce in 21 mesi. Una nuova crescita è stata segnalata per l’attività dell’ingegneria civile, con un tasso di espansione riportato che ha raggiunto il livello record in quasi due anni. Il settore dell’edilizia residenziale è stato quello con la prestazione peggiore, anche se ha riportato l’espansione più rapida dell’attività in 19 mesi.

A dicembre, il recente aumento dell’attività è stato accompagnato dal miglioramento della domanda dei clienti ed è stato spesso causato dai nuovi contratti stipulati grazie al PNRR. Il tasso di espansione è stato inoltre il maggiore da maggio 2022 e in generale è risultato elevato.

Allo stesso tempo, le imprese edili italiane hanno continuato ad assumere nuovo personale durante l’ultimo mese dell’anno, estendendo quindi l’attuale sequenza di creazione occupazionale a 14 mesi. Le imprese, a quanto risulta, hanno aumentato il loro personale, assunto per lo più a tempo pieno, a causa dei maggiori ordini ricevuti, ad un tasso di crescita in generale elevato e il maggiore in 22 mesi. A dicembre, la maggiore domanda inoltre ha provocato il quarto mese consecutivo di espansione dell’attività di acquisto. In aumento da novembre, la crescita degli acquisti è stata forte e la maggiore da maggio 2022.

L’indagine di dicembre ha osservato un nuovo allungamento dei tempi medi di consegna dei fornitori, che è stato in genere collegato alla maggiore pressione presso i fornitori che stanno avendo difficoltà a far fronte alla maggiore domanda proveniente dallo schema del superbonus. La prestazione dei fornitori inoltre è peggiorata al livello massimo da febbraio.

In aggiunta a ciò, aumentano ancora una volta a dicembre le spese operative e, secondo le aziende, i costi di acquisto sono stati innalzati conseguentemente alla revisione del listino prezzi dei loro fornitori. Malgrado sia risultata elevata e al livello massimo in dieci mesi, l’inflazione dei prezzi di acquisto è rimasta al di sotto della media storica.

Guardando al futuro, le aziende edili sono rimaste ottimiste sull’aumento della loro produzione del 2024, e hanno riportato il maggiore livello di ottimismo in quattro mesi. Le imprese del settore edile hanno collegato tale ottimismo all’introduzione di nuovi appalti, in particolari quelli provenienti dalla transizione verso fonti energetiche più verdi. Detto questo, l’ottimismo è rimasto debole rispetto alla media storica, con le aziende che hanno espresso preoccupazioni sulla chiusura dello schema del superbonus.

Commento

Analizzando i dati PMI, Dr Tariq Kamal Chaudhry Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Il settore edile italiano al momento sta vivendo un forte slancio. L’indice HCOB PMI è cresciuto notevolmente raggiungendo a dicembre il valore di 55.2. Tutto lo scenario è ulteriormente alimentato dall’approvazione dell’accesso ai fondi del piano di ripresa Next Generation EU assegnato all’Italia. L’unico inconveniente è il continuo rialzo significativo dei prezzi. La crescita registrata è generale, con l’attività dell’ingegneria civile che, in aggiunta a quelle dell’edilizia residenziale e non residenziale, sta adesso osservando una chiara ripresa. I dati raccolti mostrano che l’ultima espansione dell’attività può essere attribuita sia al programma Next Generation EU che al Superbonus, con le aziende in corsa per finalizzare i loro contratti prima dell’imminente scadenza. La tendenza positiva del settore edile non sembra essere solo una situazione momentanea. L’elevato ritmo di assunzione delle aziende edili rappresenta chiaramente uno stimolo sostenibile. A prova di una solidità generale, il tasso di crescita occupazionale registrato è stato il più forte da febbraio 2022. L’alta domanda del settore edile italiano è unica se paragonata agli altri maggiori paesi europei. Sfortunatamente l’alta domanda porta con sé un innalzamento dei prezzi. L’impennata dei prezzi di acquisto e delle tariffe dei subappaltatori continuano a camminare fianco a fianco. La prospettiva di erogazione dei rimanenti quasi 100 miliardi di dollari americani del programma Next Generation EU assicura un crescente afflusso di nuovi contratti e positive aspettative di crescita dell’attività futura.”

Immagine di Freepik 

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