I tre scudi per proteggere l’eroe

 I tre scudi per proteggere l’eroe

L’imprenditore, autentico “eroe di tutti i giorni”. Così lo definisce Robin Sharma, nel “Manuale per eroi di tutti i giorni”. Un concetto che può essere riferito a ciascuno di noi, qualunque sia la nostra attività. Vincere le battaglie, creare le condizioni che ci portano a realizzare le nostre aspirazioni più elevate, raggiungere la vetta della montagna è difficile e al tempo stesso entusiasmante. Arrivare in cima è una gran soddisfazione. Ma non basta. Vogliamo restarci.

Nel vecchio modo di lavorare, i lavoratori erano in catena di montaggio e svolgevano faticose mansioni manuali. Producendo più a lungo, venivano fabbricati più oggetti, turno dopo turno.

Ora viviamo in un’epoca diversa. Siamo pagati per pensare, inventare, trovare soluzioni. Molti di noi sono “operai cognitivi” invece che operai fisici.

Lavorare a lungo ogni giorno non è utile, perché se lavoriamo troppo la nostra creatività diminuisce e la performance cala.

Le persone più produttive del pianeta non sgobbano 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno. Quando lavorano, però, lo fanno con la massima intensità.

Con Sharma riflettiamo sui 7 rischi che minacciano il nostro eroico viaggio quotidiano, soprattutto quando siamo giunti ai vertici della nostra impresa.

1. Rischio: che il nostro talento venga a cessare

Pensiamo all’attore che vince un Oscar e all’intensità del suo impegno. Le luci della ribalta, gli applausi, le adulazioni possono trasformarsi in un peso difficile da tenere sulle spalle, al punto da mollare tutto. Alcune star si ritirano all’apice del successo. Vale anche per imprenditori, professionisti, manager. Raggiunto il top della carriera, perdono la fiamma che li spinge a dare il massimo. Il viaggio durissimo verso la vetta della montagna li ha logorati. Il talento è come una fiamma. Va alimentato continuamente.

2. Rischio di subire invidie e gelosie 

Celebrità, fortuna, successo portano con sé pericoli inattesi, come attacchi critici di persone gelose, invidia di chi non ha realizzato il proprio potenziale. Occorre proteggersi dai vampiri di energia, se possibile evitando di entrare in relazione.

3. Rischio di adagiarsi

L’imprenditore, il professionista che sta lanciando la sua start-up pensa solo a come farla funzionare. Se serve lavora tutta la notte. Ma quando l’azienda si quota in borsa, o diventa leader di mercato può pensare che quel successo durerà per sempre. Molti giungono in cima e pensano che nessuno potrà più spostarli di lì. Smettono di alzarsi presto e di migliorare ogni giorno le proprie capacità.

4. Rischio dell’arroganza

Un ego ingigantito è la malattia professionale più frequente dei leader. Che siano imprenditori, artisti, politici o sportivi, l’ego viene nutrito al punto tale da trasformarsi in orgoglio eccessivo, in hybris. L’imprenditore dimentica che il vero padrone è il cliente. Smette di pensare che sia ancora indispensabile innovare il prodotto, la soluzione, procurare vantaggi al suo mercato, superare i concorrenti.

5. Rischio dell’accontentarsi

“Per avere quello che ha solo il 5% delle persone devi essere disposto a fare quello che il 95% delle persone non è disposto a fare”, sostiene Sharma: “un impegno inarrestabile, un’etica del lavoro costante, tantissimi sacrifici, che non ti pesano se ami ciò che fai. Non curarsi dei detrattori e cercare continuamente nuove soluzioni”. È dura ma le ricompense valgono ogni sforzo.

6. Rischio di perdere reputazione

Gli attacchi non mancheranno. Perdere la reputazione equivale a perdere uno dei nostri maggiori vantaggi. Concorrenti gelosi cercheranno di aggredire e criticare. Accade non perché abbiamo sbagliato qualcosa. È il segno che abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Essere consapevoli di questi rischi aiuta a difenderci meglio.

7. Rischio dell’ingratitudine

Aspettiamoci l’ingratitudine. La maggior parte delle persone non apprezzerà fino in fondo le nostre qualità positive. Fa parte della natura umana. Accettiamo il fatto che alcuni si concentrano su quello che non hanno ottenuto da noi, piuttosto che su ciò che gli abbiamo dato. Su quello che non abbiamo fatto, anziché tutto quello che di positivo e di generoso abbiamo fatto. Ricordiamoci che la mancanza di apprezzamento degli altri non riguarda noi, riguarda loro.

Come difenderci da questi rischi? Con 3 scudi:

  • Il primo: proteggi la tua “banda cognitiva

Il nostro cervello mette a disposizione ogni giorno una quantità limitata di attenzione, sostiene lo psicologo di Princeton Eldar Shafir.

Preoccupazioni, stress, tempo perso prosciugano gran parte dell’energia cognitiva, e rischiamo il “tunnelling”, una visione a tunnel che ci fa vedere solo una parte della realtà. E rende difficile risolvere problemi, cogliere opportunità e realizzare performance eccellenti. Proteggi la tua banda cognitiva, concentrando l’energia su ciò che è davvero importante.

  • Il secondo: entra in una bolla di concentrazione totale

Azzera le distrazioni, tieni il focus su ciò che stai facendo, riduci le dispersioni, che producono “residui di attenzione”. Sono particelle dell’attenzione che lasciamo su un’attività, anche quando passiamo ad un’altra. Chi controlla nevroticamente il cellulare lascia ogni volta una particella della propria banda cognitiva su quella attività. Concentrare nuovamente il cervello sull’attività precedente o su un’attività diversa richiederà molta più energia di una totale concentrazione su un unico oggetto dall’inizio alla fine.

  • Il terzo: ricarica la tua energia

Qualcuno pensa che riposare equivalga a perdere tempo. Sbagliato. Quando ci sentiamo svuotati e scarichi significa che corpo e cervello ci danno il messaggio che c’è bisogno di ricaricare le batterie. Meglio assecondarli. Ancora meglio programmare il riposo e un recupero di qualità della nostra energia, che avviene anche con due azioni che Sharma ci propone di inserire nella routine quotidiana: “I 60 minuti dello studente”, cioè non andare a dormire finché non hai dedicato almeno un’ora a studiare e imparare cose nuove. E “le tre cose più belle”: scrivi ogni sera o almeno pensa alle tre cose belle della tua giornata. Piccoli successi, esperienze positive che hai vissuto o realizzato”. Ti aiuteranno a pensare che non è mai troppo tardi per essere “gli eroi di tutti i giorni, risoluti, forti e interessanti che siamo nati per diventare”.

La frase di oggi

“La vita ti presenta sempre situazioni perfette per insegnarti le lezioni che hai più bisogno di imparare ora”

Robin Sharma

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