I fondi strutturali europei: l’ennesima occasione persa per l’Italia

 I fondi strutturali europei: l’ennesima occasione persa per l’Italia

Infografica fondi strutturali

[dropcap]L’[/dropcap]infografica di questa settimana mostra i dati più eclatanti emersi da un dossier realizzato dall’associazione indipendente Openpolis e anticipato dall’Espresso, secondo i quali l’Italia ha due mesi di tempo, da qui alla fine del 2015, per spendere più di 6 miliardi e mezzo di fondi strutturali che l’Unione Europea ci aveva concesso con l’obiettivo di rilanciare l’economia nelle aree e nei settori più in difficoltà.

Il nostro Paese è stato tra i più fortunati, il terzo per quantità di denaro ricevuto, meno solo di Polonia e Spagna; quando però si è trattato di far fruttare l’investimento, sono emersi pienamente i problemi di gestione che purtroppo per l’Italia non sono una novità: sui 28 Paesi destinatari dei fondi, siamo in 25° posizione per percentuale di soldi già utilizzati sul totale di quelli erogati.

Ma non è tutto; non solo sono stati impiegati pochi fondi, ma anche male. Nel 2014, ad esempio, un rapporto dell’Olaf, l’organismo europeo per la lotta alle frodi, ha scoperto in Italia l’uso illegale di 100 milioni di euro, 60 dei quali erano proprio fondi strutturali europei.

Tra illegalità, sprechi e malaffare, si può parlare senza timore di smentita di un’ennesima occasione persa per rilanciare veramente l’Italia e renderla competitiva in un panorama europeo in continua evoluzione e innovazione.

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