IHS MARKIT PMI: a novembre contrazione ad un tasso più lento dell’attività edile italiana

 IHS MARKIT PMI: a novembre contrazione ad un tasso più lento dell’attività edile italiana

Gli ultimi dati PMI® hanno segnalato un notevole rallentamento del tasso di contrazione dell’attività edile italiana. La diminuzione è risultata dunque solo marginale e generale tra i sottosettori monitorati, ognuno dei quali ha registrato tassi di declino più leggeri, con la produzione di quello dell’ingegneria civile risultata pressoché invariata su base mensile. Allo stesso tempo, le aziende campione hanno registrato a novembre l’ennesimo aumento del livello dei nuovi ordini. Il tasso di crescita è aumentato leggermente da ottobre pur rimanendo pressoché lieve.

L’indice principale dell’indagine è l’IHS Markit PMI sul settore edilizio italiano, un indice di diffusione destagionalizzato che monitora i cambiamenti del volume totale delle attività edili rispetto al mese precedente.

L’Indice Totale dell’Attività Edile è aumentato da 48.1 di ottobre sino a raggiungere a novembre 49.8 e indicando quindi solo una leggera contrazione dell’attività totale. Laddove è stata registrata una contrazione, è stata comunemente attribuita ai disagi causati dalla pandemia da Covid-19.

A livello settoriale, l’ulteriore contrazione della produzione del sottosettore edile residenziale e, a ritmo più rapido, di quello non residenziale ha avuto un impatto sull’attività generale. Entrambi i sottosettori però hanno osservato un rallentamento del tasso di declino rispetto ad ottobre. Allo stesso tempo e dopo un periodo di riduzione mensile di 23 mesi, l’attività edile dell’ingegneria civile è rimasta generalmente stabile.

Le imprese edili italiane, con l’apertura dei cantieri edili che hanno portato a un miglioramento della domanda, hanno nel frattempo segnalato il sesto aumento consecutivo su base mensile dei nuovi ordini. Detto ciò, il tasso di crescita è rimasto in generale leggero.

Allo stesso tempo, le aziende edili hanno ridotto a novembre i loro acquisti ad un tasso di contrazione mensile leggermente più veloce. Tuttavia, i tempi medi di consegna dei fornitori sono peggiorati ulteriormente per i problemi causati dalla pandemia sulla catena di distribuzione. Detto ciò, l’allungamento delle consegne è stato di gran lunga minore rispetto a quello di ottobre.

I dati di novembre hanno inoltre evidenziato una nuova riduzione del livello occupazionale del settore edile italiano. Il tasso di contrazione è stato in generale leggero e più lento rispetto a quello osservato nei mesi passati.

Per quanto riguarda i prezzi, quelli di acquisto hanno continuato ad aumentare ad un tasso di inflazione elevato e il più veloce da agosto. Secondo le aziende campione, la carenza di materie prime e l’aumento dei prezzi presso i fornitori sono stati i motivi principali dell’inflazione dei costi di novembre. Durante il mese è stato riportato inoltre un aumento delle tariffe dei subappaltatori.

Per concludere, le aziende sono rimaste ottimiste per quanto riguarda l’attività delle aziende per i prossimi 12 mesi. Il livello di ottimismo è diminuito notevolmente durante il mese ed è stato il più debole da maggio. Detto ciò, alcune aziende hanno espresso preoccupazioni per le misure restrittive e sull’impatto sull’economia in senso lato.

Commento

Lewis Cooper, Economist di IHS Markit ha affermato: “I dati di novembre hanno sottolineato l’ennesima riduzione dell’attività del settore edile italiano, con la pandemia da Covid-19 e le relative misure restrittive che continuano ad avere un impatto sul settore. La contrazione dell’attività, malgrado sia ancora diffusa in tutti e tre i sottosettori, è diminuita notevolmente da ottobre ed è stata marginale. Notizie più incoraggianti arrivano dai nuovi ordini, che ancora una volta sono aumentati leggermente mostrando una forte ripresa della domanda dei clienti. Le imprese edili però hanno riportato a novembre un rinnovato crollo dei livelli occupazionali, anche se ad un livello meno diffuso rispetto a quello osservato in primavera. Guardando avanti, conseguentemente agli incentivi governativi e le promettenti notizie sul vaccino che l’ottimismo, le imprese edili italiane sono rimaste fiduciose che l’attività dei prossimi 12 mesi sarà maggiore. Con le misure restrittive che nel frattempo si intensificano, l’ottimismo riportato è però crollato al livello più basso in sei mesi a causa delle preoccupazioni sull’effetto delle restrizioni e sull’impatto della pandemia sull’economia in senso lato”.

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