IHS MARKIT PMI: aumenta ulteriormente la contrazione dell’attività terziaria italiana di aprile

 IHS MARKIT PMI: aumenta ulteriormente la contrazione dell’attività terziaria italiana di aprile

Il settore terziario italiano resta ad aprile in territorio di contrazione, con un paese che continua ad affrontare gli effetti delle misure restrittive della pandemia da Covid-19. Ad inizio trimestre, l’attività economica, i nuovi ordini e le commesse estere hanno tutti indicato un calo ed i ridotti volumi delle vendite hanno contribuito ad abbassare ulteriormente i posti di lavoro. Nel frattempo, dopo 13 mesi consecutivi di declino, le commesse inevase si sono stabilizzate. Ciononostante, ad inizio del secondo trimestre le aziende intervistate hanno mantenuto previsioni ottimistiche per i prossimi 12 mesi, nutrite dalla speranza di un incremento della domanda.

In merito ai prezzi, l’inflazione dei costi ha indicato valori moderati mentre le aziende hanno diminuito le tariffe applicate nel tentativo di incentivare le vendite.

L’Indice destagionalizzato delle Attività Economiche, indicatore principale di questo report, che con una singola domanda chiede alle aziende monitorate di paragonare l’andamento dell’attività del mese in corso rispetto a quello precedente, si è posizionato ad aprile su 47.3, contraendosi rispetto a 48.6 di marzo. Questo valore segna il nono mese consecutivo di declino della produzione terziaria, indicando ad aprile il più rapido calo degli ultimi tre mesi.

Visto l’ulteriore declino dei nuovi ordini, le condizioni della domanda continuano ad indebolirsi e spesso, le aziende intervistate hanno attribuito ciò all’impatto delle restrizioni anti Covid-19. Le esportazioni sono risultate particolarmente deboli ed i commenti raccolti hanno più volte riportato di un indebolimento della domanda da parte dei clienti.

Le difficili condizioni di mercato e la riduzione delle necessità produttive hanno incoraggiato una nuova diminuzione degli organici. Il ritmo di contrazione di aprile è accelerato ed è stato il più forte degli ultimi tre mesi ed il campione intervistato ha citato dimissioni volontarie e pensionamenti.

Dopo 13 mesi consecutivi di contrazione, il volume delle commesse inevase di inizio secondo trimestre è aumentato solo lievemente. I commenti raccolti in sede d’indagine suggeriscono che le restrizioni pandemiche e le chiusure delle attività hanno esercitato un freno sulla capacità di alcune aziende di completare gli ordini in arrivo, mentre altre hanno affermato di avere avuto regimi adeguati a ultimarli.

Tornando sui prezzi, la pressione dei costi è rimasta evidente, visto il nuovo rincaro dei costi. Il campione intervistato ha indicato l’aumento del carburante e delle materie prime, ma ha anche citato le maggiori spese relative al Covid-19. Detto ciò, il tasso di inflazione è stato il più debole da gennaio e inferiore rispetto alla media di lungo termine. Le tariffe invece sono marginalmente diminuite con le aziende monitorate che hanno sottolineato gli sforzi fatti per incoraggiare le vendite applicando strategie di sconto.

Concludendo, le aziende dei servizi sono rimaste largamente ottimiste sulle prospettive di produzione dei prossimi dodici mesi. La fiducia è stata alimentata dalle speranze di aumento della domanda, dalla scomparsa della pandemia da Covid-19 e dalla riuscita della campagna vaccinale.

IHS MARKIT – PMI® COMPOSITO IN ITALIA

Terzo mese consecutivo di espansione della produzione

L’Indice Composito della Produzione* di aprile si è posizionato su 51.2, diminuendo leggermente rispetto a 51.9 di marzo e indicando il terzo mese consecutivo di espansione dell’attività del settore privato italiano.

Dal punto di vista settoriale, l’espansione è stata sostenuta dalla robusta crescita registrata dal settore manifatturiero, che ha indicato il più forte aumento in oltre tre anni. Allo stesso tempo, l’attività del settore terziario ha segnato un forte declino.

Il settore privato italiano ha registrato di nuovo un rialzo del flusso dei nuovi ordini, ad un tasso di crescita generalmente modesto. Ad aprile, l’incremento della domanda ha avuto origine anche dai mercati internazionali, vista la sostanziale espansione del flusso delle commesse estere.

Il campione intervistato ha registrato il secondo aumento mensile consecutivo del lavoro inevaso, con un’accelerazione del tasso di accumulo rispetto a marzo. I produttori di beni hanno mostrato un aumento maggiore rispetto al terziario.

L’occupazione del settore privato è rimasta pressoché invariata nel mese di aprile, con il rispettivo indice destagionalizzato posizionato su valori appena inferiori alla soglia di non cambiamento di 50.0. La creazione di posti di lavoro del manifatturiero si è mostrata in contrasto rispetto al forte declino dei dati relativi al terziario.

Ad aprile e per l’undicesimo mese consecutivo, i prezzi di acquisto sono aumentati, e il manifatturiero ha ancora una volta mostrato tassi di inflazione più marcati del terziario. Nel frattempo, le tariffe sono aumentate per il secondo mese consecutivo, indicando il maggiore incremento in più di un decennio.

Infine, ad aprile la fiducia è migliorata toccando il valore più forte della serie, ovvero da luglio 2012.

COMMENTO

Lewis Cooper, Economist presso la IHS Markit, ha dichiarato: “La contrazione del terziario italiano si è estesa ad inizio di questo secondo trimestre, con l’Indice principale dell’Attività Economica sceso, ad un tasso più veloce, ai minimi in tre mesi. Le condizioni della domanda sono rimaste relativamente moderate vista la persistenza delle restrizioni anti-Covid. Nel frattempo, le condizioni cupe della domanda non si sono limitate al mercato italiano, infatti è stata riportata una forte riduzione degli ordini destinati al mercato estero. Come conseguenza, le aziende ad aprile hanno di nuovo ridotto i posti di lavoro e al tasso più forte da gennaio. Guardando il lato positivo, il rialzo più rapido della produzione manufatturiera ha controbilanciato il calo dell’attività terziaria, con una crescita del settore privato che ora si è estesa a tre mesi. Anche se gli ultimi dati evidenziano timori persistenti sulle sorti del terziario, le aziende accolgono positivamente il graduale allentamento delle restrizioni anti Covid-19 e prevedono prossimi miglioramenti delle condizioni della domanda”.

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