IHS MARKIT PMI: l’attività economica del settore terziario crolla ad aprile ad un ritmo senza precedenti

 IHS MARKIT PMI: l’attività economica del settore terziario crolla ad aprile ad un ritmo senza precedenti

Con il crollo dell’economia legato all’aggravamento della diffusione del Covid-19, il settore terziario italiano ha continuato a contrarsi. Attività e nuovi ordini hanno entrambi indicato la più marcata riduzione in oltre 22 anni di raccolta dati, con le aziende monitorate che hanno collegato la caduta alle misure restrittive imposte dal governo e all’assenza della domanda da parte dei clienti dovuta alla pandemia.

I livelli occupazionali hanno continuato ad assottigliarsi, con un tasso di contrazione accelerato al punto da toccare un valore record. Allo stesso tempo, le aspettative di produzione da qui ad un anno restano negative, anche se l’ottimismo è leggermente migliorato rispetto al picco negativo di marzo.

L’indice principale di questo report, ovvero l’Indice destagionalizzato delle Attività Economiche, calcolato grazie ad una singola domanda che chiede alle aziende monitorate di paragonare l’andamento dell’attività del mese in corso rispetto a quello precedente, è precipitato al minimo record segnando 10.8 ad aprile, superando quindi il record recente di marzo di 17.4 e indicando una contrazione senza precedenti dell’attività del settore terziario italiano.

A causare questo forte calo è stata la seconda contrazione consecutiva del flusso dei nuovi ordini che ha indicato il più forte tasso di contrazione in più di un ventennio di raccolta dati. Anche la domanda estera si è ulteriormente ridotta con l’indice destagionalizzato corrispettivo che ha registrato il crollo più forte della domanda estera da quando i dati sono stati disponibili per la prima volta a settembre 2014.

Vista la considerevole contrazione della domanda, le aziende hanno tagliato ancora più personale segnando un tasso record di perdita di posti di lavoro. Le aziende intervistate hanno commentato che il calo dell’attività causato dalla pandemia di Covid-19, li ha indotti a ridurre gli organici. Ciononostante, il settore è stato capace di incanalare le energie delle restanti risorse verso gli ordini in giacenza, che hanno a loro volta registrato una riduzione record.

Nel frattempo, gli oneri affrontati dal terziario in Italia sono diminuiti per il secondo mese consecutivo, indicando il calo più rapido da inizio serie, all’inizio del 1998. I commenti raccolti hanno collegato la contrazione all’abbassamento del costo delle materie prime e del petrolio, unite agli sconti attuati dai fornitori. I prezzi medi di vendita sono anch’essi diminuiti, estendendo l’attuale sequenza deflazionistica a nove mesi. Il tasso di riduzione è stato il più forte in oltre 22 anni di raccolta dati.

In un clima d’incertezza legato alla pandemia da Covid-19 ed al conseguente crollo dell’economia, ad aprile le aspettative sull’attività nei prossimi 12 mesi sono rimaste negative, con le aziende monitorate che prevedono una contrazione ulteriore dell’attività. Detto ciò, l’ottimismo è migliorato rispetto ai minimi di marzo.

IHS MARKIT – PMI® COMPOSITO IN ITALIA

Senza precedenti il crollo della produzione del settore

L’Indice della Produzione Composita di aprile è precipitato ad un nuovo minimo storico con 10.9, scendendo ulteriormente da 20.2 di marzo e segnalando una nuova contrazione record del settore produttivo privato in Italia, con un crollo senza precedenti in più di 22 anni di raccolta dati.

Dal punto di visto settoriale, questo tracollo è stato più severo nei servizi, anche se sia la manifattura che il terziario hanno entrambi registrato contrazioni record della produzione.

Al centro di questo declino generale c’è il secondo crollo mensile consecutivo del volume degli ordini in entrata, che ha indicato la più rapida contrazione della storia dell’indagine con riferimenti da parte delle aziende intervistate al calo significativo della domanda sia nazionale che estera.

Allo stesso tempo, le aziende hanno ridotto le loro forze lavoro per il secondo mese consecutivo, indicando un tasso record di tagli occupazionali. Le commesse inevase hanno tuttavia continuato a diminuire indicando oltretutto il tasso di contrazione più rapido da febbraio 2002.

La pressione dei costi del settore privato italiano si è alleggerita per il secondo mese consecutivo, con un calo in forte accelerazione. I prezzi medi di vendita sono anch’essi crollati, visto i continui sconti da parte delle aziende, indicando il più rapido tasso di riduzione da aprile 2009.

In merito alle previsioni produttive per il prossimo anno, nel corso di aprile le aziende sono rimaste pessimiste. Le aspettative di attività per i prossimi 12 mesi sono aumentate rispetto ai minimi di marzo, anche se l’ottimismo è rimasto generalmente negativo.

COMMENTO

Lewis Cooper, Economist presso la IHS Markit, ha dichiarato: “Ad aprile, il settore terziario italiano ha continuato a soffrire a causa della pandemia da Covid-19, con gli ultimi dati raccolti che hanno evidenziato un nuovo crollo senza precedenti dell’attività. Anche i nuovi ordini sono precipitati ad un ritmo mai registrato prima, con le aziende che hanno collegato il rapido deterioramento della domanda alle generali misure restrittive e alle conseguenti ripercussioni del Covid-19 sull’economia. Con il settore manifatturiero che sta subendo un destino simile a quello dei servizi, gli ultimi dati mettono in luce il pesante colpo inflitto dalla pandemia sull’economia italiana. Con il graduale alleggerimento delle restrizioni pianificato per l’inizio di maggio, i dati del prossimo mese ci forniranno una prima indicazione su quanto rapida potrà essere la capacità di ripresa dell’attività a breve termine”.

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