Il compleanno della Community degli imprenditori antifragili

 Il compleanno della Community degli imprenditori antifragili

Quattro anni fa, nel cuore della tempesta provocata dal primo lockdown per la pandemia di Covid-19, un gruppo di imprenditori, imprenditrici e manager delle piccole e medie imprese milanesi e lombarde associate ad A.P.I. (Associazione Piccole Medie Imprese di Milano) si sono riuniti per la prima volta. Ero con loro nel mio ruolo professionale di consulente e coach di business.

Quando tutto il mondo temeva per la propria sopravvivenza di persone e di imprese, e lamentava il rischio e l’inadeguatezza nelle risposte delle istituzioni, questa comunità ha scelto una strada diversa: ragionare insieme per capire come uscirne più forti.

Dal marzo 2020 e negli ultimi quattro anni, i partecipanti hanno dedicato ogni martedi dalle 11.30 alle 12.30 un’ora del loro tempo a ritrovarsi. Sottraendo intenzionalmente questo tempo alle mille attività operative che attanagliano tutti noi. Considerandolo un appuntamento irrinunciabile. Incontri realizzati via Conference call, sostenuta con una impeccabile puntuale organizzazione dalla Associazione Piccole Medie Imprese di Milano.

Imparare da sé stessi e dagli altri

La nostra ricerca di stimoli per il cambiamento è partita da due fonti principali.

La prima: l’ispirazione tratta dalle esperienze di altre aziendeAbbiamo discusso casi di successo, anche in altri settori, per capire quali strategie, metodi, approcci vincenti hanno adottato e come adattarle alle nostre realtà di PMI italiane. Questo ci ha dato nuove prospettive, idee per strategie efficaci di cambiamento e innovazione. Scintille, nuovi metodi e tecniche di gestione di impresa, che utilizzano le grandi aziende, riesaminate su misura delle nostre realtà.

Il confronto fra le nostre prestazioni e quelle di aziende leader di settore ci hanno permesso di identificare cosa imparare da loro per migliorare le nostre performance.

La seconda: Ci siamo messi in discussione senza temere il giudizio degli altri. Anzi ascoltando attentamente. Abbiamo capito così che non siamo soli ad affrontare le sfide.

Ci siamo allenati a non “navigare a vista”, ma a utilizzare come ferri del mestiere metodi e tecniche, come la SWOT analisi, per guardare con occhi nuovi dentro la nostra azienda e nella nostra stessa mentalità di imprenditori.

Questo approccio ha favorito l’auto-riflessione sulle decisioni necessarie, basata non solo sulle sensazioni ma sull’analisi dei dati interni, consentendoci di far emergere appieno punti di forza su cui far leva, debolezze da superare, opportunità di mercato e rischi potenziali.

Ci siamo forzati a superare l’atteggiamento tipico dei senior, “abbiamo sempre fatto così…”, che diventa una barriera a volta insormontabile al cambiamento.

Abbiamo difeso questo “tempo per pensare” per identificare aree di miglioramento e opportunità di crescita anche per ciascuno di noi come capi azienda.

Abbiamo acquisito Metodi e tecniche:

  1. Analisi SWOT, per identificare i punti di forza (Strengths), le debolezze (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) dell’azienda, consentendoci di sviluppare strategie mirate per il miglioramento.
  2. lo Sguardo critico ai processi:per identificare inefficienze, lacune e aree di intervento prioriario, per aumentare l’efficienza e la produttività.
  3. Valutazione delle performance:abbiamo condiviso l’importanza di tenere sotto controllo indicatori chiave di performance, fatturato, margine, cash flow, non materia “solo” delle amministrazioni, per prendere decisioni di business e di gestione: spingere l’acceleratore sulla finanza, o sullo sviluppo commerciale, oppure sulla organizzazione più snella, o sull’inserimento di un nuovo gestionale.
  4. Feedback dei dipendenti:abbiamo tutti considerato che è fondamentale coinvolgere i dipendenti nell’analisi delle inefficienze, raccogliendo feedback e suggerimenti per migliorare i processi interni e rendere diffusa una migliore cultura aziendale.

Abbiamo guardato con onestà alle nostre attuali capacità di imprenditori, imprenditrici e manager, le criticità da superare e le sfide da  affrontare, quale formazione ci serve per individuare dove concentrare gli sforzi di miglioramento.

Abbiamo tracciato un percorso: gli imprenditori le imprenditrici e manager delle PMI possono trovare stimoli potenti, guardando dentro di sé e guardando oltre le proprie mura aziendali.

Sfruttare appieno entrambe queste fonti di ispirazione può aiutare a guidare il cambiamento di cui abbiamo necessità.

La frase di oggi

“Qualunque cosa tragga più vantaggi che svantaggi dalle crisi è antifragile. In caso contrario, è fragile” Nassim Nicholas Taleb.

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