Il fenomeno del franchising negli anni di crisi

E questo vale, senza distinzione per le diverse categorie di lavoratori (dirigenti, quadri, impiegati e operai).
Una parte di loro si è “impegnata” nel franchising utilizzando la propria liquidazione (“l’anomalo” Tfr – così definito da qualcuno) come capitale iniziale per aprire un’attività in affiliazione (L’affiliazione commerciale “franchising” è il contratto che viene stipulato tra franchisor e franchisee. Secondo questo contratto il franchisor mette a disposizione del franchisee il know-how in un determinato settore -industriale, commerciale, di servizi-, i diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi a marchi, insegne, know-how, brevetti, fornendo inoltre assistenza e formazione).
L’affiliazione in Italia è regolata da una legge del 2004 (Legge 6 maggio 2004, n.129) che permette di iniziare un’attività nel settore di propria competenza/interesse, solitamente partendo da un marchio già conosciuto.
La partecipazione a un recente incontro organizzato da Federfranchising-Confesercenti, è stata l’occasione per approfondire alcuni segmenti di rilevanza attuale per il contesto socio economico italiano.
Un terzo dei franchisor si colloca in Lombardia, a seguire le regioni con maggior presenza imprenditoriale in questo campo sono Veneto, Emilia Romagna e Lazio.
Il No Food e i Servizi sono le due tipologie commerciali più diffuse ed è quindi probabile una crescita futura per il Food (Alimentare) negli anni a venire.
Per quanto riguarda le risorse finanziarie, utilizzate dai franchisee per l’avvio dell’attività, una rilevazione a campione ha individuato nei prestiti familiari e nel credito bancario le due maggiori fonti (seppure quest’ultima negli ultimi anni, sia elencata tra le principali criticità riscontrate in avvio di nuove imprese).
Il sesso forte nell’affiliazione commerciale è quello femminile, infatti, vince a mani basse le graduatorie stilate per una maggiore propensione al rischio, capacità di automotivazione, capacità di sacrificio e imprenditoriali in genere.
Infine, nell’ultimo rapporto di Assofranchising (l’Associazione nazionale italiana che riunisce aziende e operatori del settore) si legge quanto dichiarato dal Presidente Graziano Fiorelli: «Malgrado la profonda crisi che ha colpito i consumi negli ultimi cinque anni i fondamentali del Franchising hanno sostanzialmente tenuto, evidenziando un Giro d’Affari cresciuto nel quinquennio del + 5,5%, il numero dei punti vendita restare sostanzialmente stabile, – 0,5%, gli addetti crescere del + 4,6% e infine il numero di Franchisor crescere di un significativo + 14,2%, dato quest’ultimo che testimonia della vitalità del settore che, nonostante tutto, attrae nuovi operatori» (vedi tabella in calce).
Per le novità 2014, basta aspettare la 29^ Edizione del Salone del Franchising – http://www.salonefranchisingmilano.com/ – che si terrà dal 7 al 10 novembre a Milano, nel polo cittadino della Fiera http://www.milanofree.it/201312304366/milano/fiera/calendario_fiera_milano_2014.html.
Anno | Numero Franchising | Numero Franchisee | Personale totale occupato | Giro d’affari (miliardi di euro) |
2009 | 869 | 53.313 | 180.525 | 21.774 |
2010 | 883 | 54.013 | 186.409 | 22.168 |
2011 | 878 | 52.484 | 188.176 | 23.424 |
2012 | 938 | 52.189 | 187.374 | 23.262 |
2013 | 939 | 51.110 | 187.384 | 23.505 |
Fonte: Assofranchising
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