Il Mercato italiano M&A è sempre più ‘Mid Market’

 Il Mercato italiano M&A è sempre più ‘Mid Market’

Il mercato italiano M&A continua a mostrare segnali di rallentamento derivanti dalla situazione di incertezza che persiste, sia nello scenario macroeconomico, sia sui mercati finanziari.

Nei primi 9 mesi del 2023 sono state concluse 888 operazioni (-6% rispetto alle 942 operazioni dello stesso periodo dello scorso anno) per un controvalore pari a oltre 17 miliardi di euro (rispetto ai circa 61 miliardi dei primi nove mesi 2022).

È un mercato sostanzialmente di operazioni di mid-market con pochi grandi deal. Su questo secondo versante negli ultimi tre mesi registriamo la chiusura dell’acquisizione da parte di Exor del 15% del capitale dell’olandese Philips, leader nelle tecnologie sanitarie focalizzate sul miglioramento della salute e del benessere delle persone attraverso innovazioni significative, per un controvalore di oltre 2 miliardi di euro; investimento che conferma l’interesse della Holding verso il settore della diagnostica e delle biotecnologie, iniziato lo scorso anno con l’acquisizione del 10% del Gruppo sanitario francese Institut Mérieux.

Per Max Fiani, Partner KPMG e curatore del rapporto “Il mercato M&A segna una frenata, in particolare sul segmento dei grandi deal, che aveva caratterizzato gli ultimi due anni. I controvalori subiscono una contrazione del 70%, mentre tengono bene i volumi, in termini di transazioni chiuse, grazie al mid-market ed ai settori consumer and industrial, tipici del Made in Italy.”

Si conferma l’interesse da parte di investitori italiani sui mercati esteri: circa il 60% del controvalore dei primi nove mesi fa riferimento ad operazioni Italia su Estero. Oltre al già citato investimento da parte di Exor in Philips, troviamo le grandi famiglie imprenditoriali che proseguono nell’utilizzo dell’M&A per creare campioni europei in grado di competere sullo scenario mondiale. Ne sono un esempio Dufry-AutogrillChiesi Farmaceutici-Amryt PharmaAristonCentrotec Climate Systems, e l’acquisizione da parte del Gruppo Ermenegildo Zegna dell’americana Tom Ford International.

Nonostante un mercato ancora caratterizzato da una elevata volatilità, nel terzo trimestre si registra un incremento del numero di IPO sul mercato borsistico italiano.

Nel solo terzo trimestre sono state infatti, concluse 15 quotazioni, per una raccolta complessiva di oltre 60 milioni di euro, arrivando a 31 ingressi sul mercato borsistico nel 2023, contro i 22 registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Tra le più significative del trimestre in termini di raccolta di capitali segnaliamo Edil San Felice S.p.A., Gruppo attivo nella costruzione e manutenzione di reti stradali ed opere di edilizia stradale, civile ed industriale, con una raccolta di euro 11,8 milioni per il 24% di flottante, I.M.D. International Medical Devices S.p.A., specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti e sistemi di imaging diagnostico a raggi X, che ha raccolto oltre 6 milioni di euro per il 16% del capitale ed infine GREEN OLEO S.p.A., attiva nella fabbricazione e commercializzazione di prodotti di oleochimica fine, attraverso l’applicazione di materie prime biodegradabili e rinnovabili, e La SIA S.p.A., specializzata nella fornitura di servizi di ingegneria meccanica, elettrica ed architettonica ai settori delle telecomunicazioni, delle costruzioni civili e dell’industria energetica, che hanno raccolto entrambe 6 milioni di euro per rispettivamente il 19% ed il 29%.

Di contro, risultano solo 5 le uscite spontanee dal mercato borsistico per un controvalore totale di circa 165 milioni di euro. Segnaliamo l’OPA conclusa da Nebula Aurea BidCo Sp.A. (controllata dal Fondo di Private Equity White Bridge) sulle azioni di ReeVo S.p.A., cloud provider italiano che offre, da oltre 15 anni, servizi Cloud, Cyber Security e Hybrid Cloud, per proteggere e custodire all’interno della propria ‘cassaforte digitale’ i dati delle aziende italiane per circa 88 milioni di euro, l’OPA sulle azioni di Labomar S.p.A., attiva nel campo di integratori alimentari, dispositivi medici, cosmetici, alimenti ai fini medici speciali e funzionali, da parte di LBM Next spa, (di Bertin, Nadai e il Fondo di Private Equity Charterhouse), per oltre 46 milioni di euro ed infine il delisting di Sebino S.p.A., società attiva nei sistemi integrati antincendio e di sicurezza, da parte del Gruppo Madone Holding S.r.l., che a seguito dell’acquisizione dell’85% del capitale della stessa ha promosso un’OPA per il 14,67% del capitale, per un controvalore complessivo dell’intera operazione di oltre 100 milioni.

Con riferimento ai principali settori attivi nei primi nove mesi del 2023, troviamo il Consumer Markets con 270 deals per un controvalore di oltre 9 miliardi di euro, l’Industrial Markets con 3 miliardi di euro per 225 operazioni e l’Energy&Utilities che conta 72 acquisizioni per un ammontare investito di 1,7 miliardi di euro. Risulta inoltre particolarmente significativo il contributo, in termini di volumi, del comparto TMT che ha registrato 173 deals.

Tra le principali operazioni del Consumer Markets oltre ai già citati deal, Dufry-Autogrill, Exor-Philips, continua il consolidamento della filiera produttiva dell’abbigliamento, con la finalizzazione dell’acquisizione da parte di NB Renaissance Partners del 70% di U-Invest (marchio U-power), per un controvalore complessivo di 800 milioni di euro. Importanti operazioni di aggregazione si registrano anche nel campo delle cliniche ospedaliere: segnaliamo l’acquisizione da parte di Sarafin S.p.A. con l’ausilio di due fondi di investimento di Eurizon Capital SGR S.p.A. del 60% del Gruppo Zaffiro per 42 milioni di euro e l’acquisizione della maggioranza da parte di Garofalo Health Care S.p.A. del Gruppo Aurelia 80 S.p.A., comprensivo dell’azienda ospedaliera Aurelia Hospital, European Hospital, la Residenza Psichiatrica Samadi e Hospice S. Antonio da Padova, per un controvalore di 47 milioni. Infine, le grandi aziende della filiera alimentare italiana proseguono il loro percorso di internazionalizzazione. Barilla ha acquisito Back to Nature, specializzato nella produzione di snack salutari per un controvalore di circa 50 milioni di euro e Ferrero ha concluso l’acquisizione dell’americana Wells Enterprises, che include i marchi di gelati Blue Bunny®, Blue Ribbon Classics®, Bomb Pop® e Halo Top®.

Con riferimento al settore Industrial Market, oltre alle già segnalate Ariston sul gruppo tedesco Centrotec, il dual listing di Ferretti, l’IPO di Eurogroup Laminations e la cessione, attraverso un processo di accelerated bookbuilding da parte di Asset Company 10 S.r.l. (controllata da Snam S.p.A., Federico De Nora S.p.A. e Norifin S.p.A.), del 5% del capitale di Industrie De Nora per oltre 190 milioni di euro, segnaliamo il perfezionamento dell’acquisto da parte di CAREL, di una partecipazione dell’82,4% in Kiona Holding AS, Società norvegese leader nella fornitura di soluzioni Software as a Service per l’ottimizzazione del consumo energetico e la digitalizzazione degli edifici nei settori della refrigerazione commerciale e industriale, nonché nei settori multi-residenziale e commerciale, per un controvalore pari a euro 173 milioni.

L’Energy & Utilities rappresenta il terzo settore target di investimento nel mercato italiano beneficiando delle strategie M&A dei principali player italiani che, spinti dagli obiettivi della transizione energetica, hanno avviato strategie di disinvestimento dai business tradizionali per investire in energie rinnovabili. Nel corso del mese di luglio, Eni ha acquisito gli asset in produzione e sviluppo di Chevron nell’offshore dell’Indonesia. Questa acquisizione è in linea con la strategia di transizione energetica di Eni, per aumentare la quota di produzione di gas naturale al 60% entro il 2030. Nell’ultimo trimestre molto attivo il Gruppo CVA, che sta rafforzando il know-how di competenze industriali grazie alle acquisizioni di RS Service S.r.l., azienda attiva nel settore della progettazione, costruzione e manutenzione di impianti elettrici e meccanici e Sharenergy S.r.l. (75%) società attiva nel settore della costruzione, installazione, gestione e manutenzione di impianti idraulici, di riscaldamento ed elettrici, nonché nel settore della riqualificazione energetica degli edifici.

Anche nel terzo trimestre, il settore del TMT è stato caratterizzato da numerose operazioni di taglio medio/piccolo, in particolare nel comparto IT/Software. Tra le più rilevanti si contraddistinguono l’acquisizione del 96% di Evolucare Investment SAS, gruppo francese attivo nelle soluzioni software per la sanità, da parte della società quotata italiana GPI S.p.A. per un controvalore di 109 milioni di euro e l’aumento di capitale da 100 milioni di euro in Bending Spoons S.p.A. sottoscritto dai fondi di investimento Baillie Gifford, Cox Enterprises e NB Renaissance.

Nel corso dei primi 9 mesi 2023, diminuiscono anche gli investimenti di Private Equity che, in termini di controvalore, confermano l’assenza di grandi deal, con gli operatori di private capital che si stanno orientando su operazioni di dimensioni inferiori rispetto all’anno precedente.

Outlook

Grandi aspettative sull’operazione TIM – KKR per l’acquisizione della Rete TIM che, se conclusa entro l’anno, rappresenterebbe la transazione più rilevante per il 2023, per circa 23 miliardi di euro (comprensivi del rifinanziamento della quota di debito di 10 miliardi che Tim conferirà in NetCo). Procede il piano di dismissioni di Enel, che ha firmato accordi di dismissione per oltre 5 miliardi di euro.

Degli ultimi giorni è la notizia della firma dell’accordo per l’acquisto da parte di Mediterranean Shipping Company (MSC) del 50% di Italo-Nuovo Trasporto Viaggiatori per un controvalore di circa 1,6 miliardi, la cui conclusione è attesa per fine anno.

Sempre delle ultime ore la comunicazione dell’acquisizione da parte di Unipol di n. 46.300.000 azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio S.p.A., pari a circa il 10,2% del capitale sociale, raggiungendo così il 19,7%, restando nei limiti della percentuale approvata dalle autorità competenti. Il prezzo offerto è pari a 5,10 euro per azione per un esborso complessivo di oltre 235 milioni che verrà regolato nei primi giorni di ottobre.

Tra gli altri dossier aperti si segnala l’imminente cessione da parte di BC Partners del 45% di IMA a BDT & MSD Partners, merchant bank americana. Il Gruppo ha una valutazione complessiva di 6,5 mld euro ed al closing la maggioranza (55%) resterà nelle mani della famiglia Vacchi.

Infine, Alfasigma S.p.A. e Intercept Pharmaceuticals, Inc., azienda biofarmaceutica leader nelle mattie rare e gravi del fegato, hanno annunciato di aver stipulato un accordo definitivo di fusione in base al quale Alfasigma ha concordato di acquisire Intercept al prezzo di 19 dollari per azione interamente per cassa, portando al delisting della società americana dal mercato borsistico statunitense, per un controvalore complessivo di circa 750 milioni di euro.

“Rimaniamo ottimisti per la fine dell’anno, nonostante il rallentamento della crescita economica e le politiche monetarie restrittive. In attesa di un calo del costo del denaro, le aziende e gli investitori finanziari continuano a valutare positivamente asset di qualità in grado di difendere le proprie marginalità” conclude Fiani.

Immagine di Freepik 

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