Il (nuovo) marketing diretto nell’era degli Smartphone

 Il (nuovo) marketing diretto nell’era degli Smartphone

Nel 2016, dati Google, le ricerche effettuate da Smartphone hanno superato quelle da desktop. È sotto gli occhi di tutti che il piccolo smart-screen abbia preso il potere in ogni ambito della comunicazione online: dalle App di messaggistica istantanea, ormai utilizzate più delle telefonate, agli acquisti online, fino alla consultazione di siti e notizie. Quindi, come cambia la comunicazione digitale e che cosa deve fare un’azienda per stare al passo?

Oggi vogliamo parlare di una delle pratiche di web marketing che, in questo scenario, acquista sempre più valore: il marketing diretto (o direct marketing).

Il marketing diretto mira a creare un legame uno a uno con il consumatore offrendogli promozioni e contenuti personalizzati pensati per le sue esigenze. In questo ambito più che di web marketing dovremo parlare di Direct Mobile Marketing: pagine che cambiano aspetto e a volte contenuti in base al dispositivo utilizzato per la navigazione, maggiori dati sugli utenti e l’imponente potere delle App. Non solo. L’utilizzo dello Smartphone rende i consumatori più esperti, più coscienti delle proprie esigenze e più consapevoli di quello che possono raggiungere. Rende più facile all’azienda capire che linguaggio utilizzare. In altre parole: un utente preparato e informato ha maggiori bisogni, ma accoglierà anche più volentieri una campagna ideata su misura per lui. Spesso, anzi, se la andrà a cercare.

È utile dire da subito che non sempre questo contatto è finalizzato alla vendita: l’obiettivo del messaggio deve essere la costruzione di un rapporto e può avvenire attraverso l’aggiornamento di un ordine, o anche con la “semplice” condivisione di notizie di suo interesse.

Il direct marketing che tutti conosciamo prende differenti forme. Le newsletter che offrono promozioni o raccolte di notizie coerenti con il business della vostra PMI sono un ottimo esempio. Come i messaggi diretti su Twitter, che permettono di ottenere maggiore visibilità, ma vanno usati con moderazione: per esempio in occasione di una promozione commerciale o di un evento aziendale particolarmente importante. Un trend degli ultimi tempi è, inoltre, la live chat all’interno del sito, che permette di scambiare messaggi direttamente con un consulente online.

Ma c’è un’altra realtà che è giusto tenere sotto controllo: le App di messaggistica diretta.

Per la fine del 2016 eMarketer ha previsto che il 62,4% di tutti i cellulari useranno le App per i messaggi. Per il 2019 saranno quasi il 69%. E in termini di utenti attivi mensilmente stanno già superando i social network come Twitter e LinkedIn.

La rivoluzione delle App

Le 10 app più usate nel mondo sono proprio quelle di messaggistica diretta: Whatsapp, Facebook Messenger, Wechat, Kik, Line, Viber, Telegram, Snapchat, iMessage, KakaoTalk.

Quello che rende questo tema così intrigante è la possibilità di assistere il cliente, e sviluppare un ecosistema pubblicitario intorno ad esso.

Lo scorso anno, per esempio, Snapchat ha stretto un accordo con Square, l’azienda statunitense di servizi finanziari e di pagamento attraverso dispositivi mobili, per costruire un metodo di pagamento interno, chiamato Snapcash. Il brand di moda Everlane, nel frattempo, ha cominciato a usare Facebook Messenger per condividere i dettagli degli ordini e rispondere alle domande dei consumatori. La piattaforma di messaggistica Kik, nata nel 2010 e simile a Whatsapp, ha lanciato nel 2014 l’opzione pubblicitaria che permette di chattare e ricevere aggiornamenti da molti brand partner della compagnia.

Secondo Cathy Boyle, analista di eMarketer: «Uno dei motivi di questa crescita è l’interesse sempre maggiore che gli utenti hanno nei confronti dei forum e della condivisione, e delle opzioni di comunicazione offerte da queste App, incluso il pagamento online e il mobile e-commerce».

Difficile, certo, ottenere i numeri di telefono di nuovi clienti, ma è lecito pensare che la predominanza delle App di messaggistica diretta ha cambiato le abitudini degli utenti e accresciuto la loro necessità di comunicazione senza barriere commerciali.

Ed è proprio la rimozione di quelle barriere l’obiettivo primario della campagna di marketing diretto che diventa imprescindibile, oggi più che mai.

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