Imprese femminili: 2 su 3 sono “figlie” del nuovo secolo

Questo, in sintesi, il ritratto del contributo delle donne al mondo dell’impresa e del lavoro che emerge dai dati dell’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere – aggiornati alla fine di giugno 2014 – e dalle indicazioni del Sistema informativo Excelsior, di Unioncamere e Ministero del Lavoro, relativamente ai fabbisogni professionali delle imprese con dipendenti per l’anno in corso.
«L’impresa femminile – ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – si conferma meno strutturata e più sottodimensionata rispetto alla media dell’imprenditoria nazionale, e proprio per questo ha ampi margini di sviluppo che vanno colti per ridare slancio all’occupazione e alla crescita. Va sostenuto e promosso il desiderio di tante donne, capaci e qualificate, che guardano all’impresa e al mercato come un’opportunità per essere protagoniste del proprio progetto di vita. Di fronte a queste aspirazioni e con un’economia che non riparte, le istituzioni hanno il dovere di dare risposte concrete per facilitare questi percorsi. Il sistema camerale – attraverso la rete dei comitati per l’imprenditoria femminile presenti in ogni Camera di commercio – mette a disposizione strumenti mirati allo sviluppo di questi progetti con iniziative per la formazione, l’accesso al credito, l’internazionalizzazione. Il taglio delle risorse su cui le Camere di commercio potranno contare nei prossimi anni, deciso con la riforma della P.A., renderà certamente il nostro lavoro molto più difficile e auspichiamo non ci impedisca di continuare a svolgere quel ruolo fondamentale di prossimità sul territorio che è proprio dei nostri enti e che le imprese ci chiedono, invece, di accentuare».
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