Imprese: PMI e start up, nel primo trimestre 2023 oltre 200 milioni investimenti. Ma per l’esperto il risultato non è da applauso

 Imprese: PMI e start up, nel primo trimestre 2023 oltre 200 milioni investimenti. Ma per l’esperto il risultato non è da applauso

Non è così confortante il dato relativo all’Italia che emerge dall’ultimo dall’Osservatorio Trimestrale sul Venture Capital in Italia, realizzato da Growth Capital. Alla lettura dei dati nel nostro paese nel primo trimestre 2023 sono stati raccolti 201 milioni di investimento per 84 round di finanziamento in start up e PMI innovative, un però che non si discosta molto da quello dell’ultimo triennio, mentre in Europa il dato di raccolta nello stesso periodo è di 11 miliardi per 1574 round di finanziamento.

Un dato, quello italiano, che fotografa nella nota a commento dei ricercatori “un 2023 di consolidamento e in controtendenza ai principali ecosistemi europei che negli ultimi mesi hanno registrato una contrazione” non convince altri operatori come Giovanna Voltolina MidCap Investor, ovvero investitore internazionale focalizzato sulle PMI italiane.

L’Italia deve fare molto di più in materia di attrazione dei capitali e superare i limiti che ne impediscono l’afflusso che risiedono prevalentemente nella difficoltà e generale insicurezza dovuta alla complessa, ma soprattutto veloce mutabilità della burocrazia italiana nazionale e locale. Inoltre – continua Voltolina – la difficoltà da parte degli imprenditori delle PMI che lavorano tanto, bene e sodo contribuendo fattivamente al preziosissimo ‘brand’ made in Italy, ma altresì spesso dimenticano il tema vitale della continuità aziendale anche dopo la loro ‘stagione’” (1 azienda familiare su 5 non arriva alla seconda generazione).

L’Italia se le PMI, innovative o ‘tradizionali’ guardassero al mercato mondiale dei capitali potrebbe davvero attrarre investimenti da tutto il mondo, senza per questo – sottolinea l’esperta – perdere il controllo dell’azienda, che è la vera remora dei nostri imprenditori nell’approcciarsi al mercato dei capitali, laddove l’investitore oltre che apportare risorse finanziarie  può mettere a disposizione degli imprenditori le sue conoscenze e relazioni per sostenere e accelerare i loro progetti di crescita facendo decollare il business dell’azienda in maniera molto accelerata ed anche sostenibile”.

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