Incentivi Turismo FRI-Tur: come intercettare contributi a fondo perduto per strutture ricettive

 Incentivi Turismo FRI-Tur: come intercettare contributi a fondo perduto per strutture ricettive

A partire dal 30 gennaio 2023 è disponibile la piattaforma per la misura del PNRR promossa dal Ministero del Turismo, con la partecipazione di ABI e CDP, e gestita da Invitalia per favorire la riqualificazione in chiave sostenibile e digitale del settore turistico, dopo gli anni bui della pandemia. Si tratta del Fondo per il Turismo da quasi 1,4 miliardi di euro ed avente lo scopo di riqualificare le strutture ricettive, secondo gli standard più aggiornati che puntano sulla sostenibilità e sul progresso digitale.

Il fondo di 1 miliardo e 380 milioni spazia su intervento che vanno dalla riqualificazione energetica, a quella antisismica e rimozione delle barriere architettoniche, passando per restauro, risanamento, digitalizzazione, acquisto di arredi o realizzazione di piscine termali.

Come funziona il Fondo Nazionale Turismo

Il Fondo Nazionale del Turismo è un fondo di fondi real estate che ha l’obiettivo di acquistare, rinnovare e riqualificare strutture alberghiere italiane, tutelando proprietà immobiliari strategiche e di prestigio e sostenendo ripresa e crescita delle catene alberghiere operanti in Italia, soprattutto nelle regioni del Sud Italia.

Nello specifico il Fondo FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo), promosso dal Ministero del Turismo e gestito da Invitalia è stato previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Misura M1C3 investimento 4.2.5.

Chi sono i beneficiari

Possono accedere al fondo:
– alberghi;
– agriturismi;
– strutture ricettive all’aria aperta;
– imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
– stabilimenti balneari;
– complessi termali;
– porti turistici;
– parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

Importo finanziabile 

Sono richiesti investimenti medio-grandi, riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.

Spese ammissibili 

programmi di spesa ammissibili alle agevolazioni devono riguardare:
– riqualificazione energetica;
– riqualificazione antisismica;
– eliminazione delle barriere architettoniche;
– manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri;
– realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali);
– digitalizzazione;
– acquisto o rinnovo di arredi.

Entità delle Agevolazioni 

Sono previste due forme di incentivo:
– contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.

 finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.
Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. Elenco delle banche aderenti.
Ai fini dell’accesso al finanziamento, le imprese devono aver ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice in relazione all’importo del finanziamento richiesto e devono allegare alla domanda di incentivo un’attestazione di conferma della delibera di finanziamento bancario.
Gli incentivi, cioè la somma del finanziamento agevolato + contributo diretto alla spesa, sono riconosciuti nel rispetto dei limiti previsti dal GBER (Regolamento UE 651/2014).
Se le singole unità interessate dall’investimento sono collocate in aree di aiuto differenti del territorio nazionale, le percentuali di equivalente sovvenzione lorda (ESL) e di contributo applicate saranno quelle del regime relativo alla localizzazione della singola unità locale.
La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile. L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.

Come presentare la domanda 

La domanda di accesso all’incentivo FRI – TUR e dunque al Fondo Turismo può essere effettuata dalle ore 12.00 del 1° marzo 2023 fino alle ore 12.00 del 31 marzo prossimo. Mentre dallo scorso 30 gennaio è possibile scaricare la documentazione Qui.  Ai fini dell’inoltro della domanda è necessario:

  • avere un’identità digitale (SPID, CNS, CIE);
  • disporre una firma digitale e una PEC;
  • accedere all’area riservata per compilare sul web la domanda.

Alla fine dell’iter online sarà assegnato un protocollo elettronico, e sarà poi compito di Invitalia esaminare ogni richiesta in base all’ordine cronologico di presentazione.

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