Innovazione: Italia paese creativo, +9% domande brevetti all’Epo nel 2015

 Innovazione: Italia paese creativo, +9% domande brevetti all’Epo nel 2015

L’Italia torna a brevettare, dimostrando di essere ancora un Paese creativo e di inventori. “Il nostro è Paese ancora molto creativo” e lo dimostrano “i dati dell’Epo (European Patent Office) sui depositi brevettuali che attestano la vivacità del nostro paese a livello di invenzioni, con un confortante +9% del 2015 sul 2014”, che “ci colloca al sesto posto europeo e al decimo a livello mondiale” evidenzia il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Massimo Inguscio, che disegna così, parlando con l’Adnkronos, il quadro delle invenzioni e dell’innovazione prodotta in Italia, frenando su un possibile tramonto degli italiani come ‘popolo di inventori’.

E proprio dall’Epo arrivano conferme di rilievo. Lo scorso anno il nostro Paese, stando all’Ufficio Europeo dei Brevetti, ha visto crescere a 3.979 il numero delle domande di brevetto degli ‘inventori’ del Bel Paese, collocando l’Italia fra le prime dieci del mondo. In testa ci sono gli Usa con +16,4% domande di brevetti nel 2015, seguiti dalla Germania che, sebbene rimane al secondo posto, ha invece registrato una contrazione de 3,2% rispetto al 2014, al terzo posto si colloca il Giappone che registra però, a sua volta, una flessione del 3,1%.

Per Inguscio, il dato diffuso dal potente Ufficio Europeo dei brevetti sull’Italia, “è un segnale confortante anche se, in confronto alla popolazione, il dato non è altrettanto positivo, così come non lo è quello del numero di ricercatori”. “Entrambi questi gap, che penalizzano lo sviluppo del nostro paese, hanno radice nell’insufficienza degli investimenti privati in ricerca, che è ancora maggiore di quella degli investimenti pubblici” osserva il numero uno del Cnr.

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