Istat: potere d’acquisto degli italiani in calo nell’ultimo trimestre del 2018 ed ancora di 2 miliardi di euro inferiore rispetto allo stesso periodo del 2011

Il conto trimestrale delle AP è coerente con la versione del conto annuale trasmessa a Eurostat il 29 marzo nell’ambito della Notifica in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Deficit Eccessivi (presentata nel Prospetto 4). Si segnala che questa versione non è ancora quella finale del processo di Notifica e che un nuovo conto delle AP per il 2017 e il 2018, che recepirà cambiamenti del perimetro del settore delle Amministrazioni pubbliche definiti con Eurostat, sarà trasmesso alle autorità europee l’8 aprile e diffuso dall’Istat il giorno successivo (9 aprile).
Nel quarto trimestre 2018 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al 2,0% (1,9% nello stesso trimestre del 2017).
Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,7% (1,9% nel quarto trimestre del 2017).
La pressione fiscale è stata pari al 48,8%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Rispetto al trimestre precedente il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,2% in termini nominali e dello 0,5% in termini reali.
Nel quarto trimestre 2018, la spesa per consumi finali delle famiglie è aumentata dello 0,5% in termini nominali; ne è derivata una flessione di 0,6 punti percentuali della propensione al risparmio delle famiglie, scesa al 7,6% (8,2% nel terzo trimestre).
La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 41,4%, è aumentata di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 21,9%, è aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Il commento
L’incidenza del deficit delle Amministrazioni pubbliche sul Pil ha segnato in termini tendenziali un lieve aumento dovuto alla corispondente variazione del saldo primario, mentre la componente della spesa per interessi è rimasta sostanzialmente stabile.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha subito nel quarto trimestre una nuova diminuzione, riportandosi sostanzialmente sul livello registrato all’inizio dell’anno. Le famiglie hanno tuttavia manenuto una dinamica espansiva dei consumi, alimentata da una nuova diminuzione della propensione al risparmio, scesa a un livello vicino al minimo registrato un anno e mezzo prima.
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