La Company Law cinese si semplifica

Mi sembra opportuno poi presentarmi ai lettori. Risiedo e lavoro in Cina dal 2007 in seguito all’ottenimento di un Master in Marketing Management presso l’Università Commerciale L. Bocconi di Milano e sin dal mio sbarco nel Paese di Mezzo mi sono sempre dedicato a supportare i processi di espansione di pmi italiane. È per me un grande piacere poter contribuire alla crescita de Il giornale delle pmi e condividere con voi le mie esperienze.
Una delle difficoltà che mi sono sempre trovato a dover affrontare riguarda la creazione di una Società a Capitale Straniero di diritto cinese.
Al fine di poter operare sul territorio cinese non sempre è necessaria (o richiesta) una società di diritto cinese, ma è naturale che disporsi a tutti gli effetti dalla parte dei propri partner (clienti, fornitori, etc.) agevola in buona parte il processo commerciale/industriale e permette di accorciare le distanze.
L’attuale Governo, rappresentato dal Presidente del Consiglio Xi Jinping e dal Primo Ministro Li Ke Qiang, sta lavorando molto verso una semplificazione di statuti, regole, discipline e ministeri.
Molte riforme proposte sono a supporto dello sviluppo dell’economia, degli investimenti e dell’ingresso di società straniere di piccole e medie dimensioni in Cina, ma intendono anche supportare il processo di privatizzazione in corso da alcuni anni.
È di recente data la pubblicazione della semplificazione della Company Law cinese. Dal 1° marzo 2014 si può, per esempio, registrare una Società a Capitale Straniero in maniera molto più semplice rispetto al passato e non esistono più i precedenti vincoli in relazione al capitale sociale minimo da versare, tempistiche e regolamentazioni.
È sempre e comunque opportuno farsi supportare da professionisti che vivono in Cina e che sono in grado di indirizzare le pmi nel percorso da compiere alla scoperta delle opportunità presenti sul territorio cinese.
Riccardo Coli
r.coli@icloud.com
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