La crescita dell’attività del settore terziario accelera e tocca un valore record in quasi dieci anni

 La crescita dell’attività del settore terziario accelera e tocca un valore record in quasi dieci anni

L’attività economica del settore terziario in Italia ha segnato ad aprile il più rapido tasso di incremento in circa dieci anni. La forte crescita ha beneficiato del rialzo della domanda, che ha a sua volta favorito la creazione di nuovi posti di lavoro, viste le aumentate pressioni sulle capacità operative.

Sul fronte dei prezzi, anche se i costi gestionali hanno registrato un altro aumento, le aziende hanno continuato a ridurre le tariffe applicate.

L’Indice destagionalizzato Markit sull’Attività, che con una singola domanda chiede alle aziende campione di paragonare l’andamento dell’attività del mese in corso rispetto a quello precedente, è salito ad aprile a 56.2, in forte rialzo da 52.9 di marzo e toccando il valore più alto da agosto 2007. Salgono a 11 i mesi consecutivi in cui l’attività economica del terziario segna valori in rialzo.

L’indagine di aprile ha indicato che il principale fattore del rialzo avutosi all’inizio del secondo trimestre è stato la maggiore domanda. Gli ordini in entrata hanno registrato il più alto incremento in quasi dieci anni.

L’impennata di ordini in entrata ha causato l’aumento della pressione sulle capacità operative delle aziende del settore, con il conseguente incremento delle commesse inevase per il settimo mese consecutivo, il più sostenuto da marzo 2010.

All’inizio del secondo trimestre, i livelli occupazionali del settore terziario sono di nuovo aumentati. Malgrado il leggero rallentamento rispetto al record dello scorso marzo, il tasso di incremento di posti di lavoro è rimasto forte ed ha segnato uno dei valori più rapidi dalla crisi finanziaria globale del 2007-2008.

In merito agli altri parametri, i dati di aprile hanno indicato un altro marginale calo delle tariffe medie applicate dalle aziende del terziario in Italia, segnando il secondo valore più debole in quasi un anno e mezzo, dopo quello di marzo. Da agosto 2011, i prezzi di vendita del settore terziario sono diminuiti su base mediamente mensile.

Nel frattempo le imprese hanno continuato a confrontarsi con costi in aumento, legati al rialzo del prezzo delle materie prime e dell’energia, ma anche alla pressione salariale. Il tasso di inflazione dei costi gestionali è stato tuttavia il più basso in cinque mesi, e inferiore ai livelli storici di lungo termine.

Le aziende del settore sono rimaste fortemente positive sulle prospettive di attività, aspettandosi un generale rialzo per il prossimo anno. Il grado di ottimismo di aprile è stato il secondo più alto dell’ultimo anno, preceduto dal recente record di febbraio.

Phil Smith, economista della IHS Markit, e autore del report relativo all’indagine PMI® Settore Terziario in Italia, ha detto: «Rafforzando i già incoraggianti risultati ottenuti nei primi  tre  mesi  dell’anno,  l’economia  italiana  ha segnato un buon inizio del secondo trimestre 2017. Questi ultimi dati del PMI di aprile, oltre al rialzo delle prestazioni del settore manifatturiero, hanno mostrato il più forte incremento dell’attività dei servizi in quasi un decennio. Tale espansione ha alimentato una soddisfacente creazione di nuovi posti di lavoro, il che porta a pensare che nei prossimi mesi dovremmo aspettarci un ulteriore calo della disoccupazione».

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