La generazione Alpha sarà la più imprenditoriale di sempre

 La generazione Alpha sarà la più imprenditoriale di sempre
  • Una nuova ricerca[1] di Visa rivela le ambizioni della Gen Alpha nei confronti di un mondo del lavoro diverso da quello attuale: tre quarti (73%) aspira a possedere un’azienda propria o a svolgere “una seconda attività”, contro il 17% che vorrebbe lavorare per qualcun altro
  • Il 63% ha guadagnato denaro autonomamente nell’ultimo anno e più della metà (67%) ha utilizzato la tecnologia per farlo
  • Quasi un terzo (29%) ritiene che i social media saranno strumenti preziosi per il loro lavoro dei sogni, così come le soluzioni di communication technology (28%) seguite da quelle di realtà virtuale (25%)

La Generazione Alpha, nata tra il 2010 e il 2025, si aspetta un mondo più fluido che abbia il potenziale di re-immaginare le comunità locali, di influenzare il modo in cui le città funzionano, in cui i governi le sostengono e in cui le economie sono amministrate. Per esplorare queste opportunità, Visa inviterà a breve la prossima generazione di innovatori a mettere alla prova le proprie idee con le menti più brillanti di Visa, in una sessione di human-centered design.

Trasformare le comunità e le economie

Tra soli quattro anni, i primi membri della Generazione Alpha entreranno nel mondo del lavoro. Mentre la Gen Z ha già avuto un profondo impatto sul modo in cui le aziende operano, la prossima generazione è destinata a sconvolgere ulteriormente le cose. In Italia, tre quarti (73%) dei bambini di età compresa tra gli 8 e i 14 anni aspirano a creare una propria azienda, a gestire una piccola impresa o a dedicarsi a “una seconda attività”, mentre solo il 17% dichiara che preferirebbe lavorare per altri. Tenendo presente che il tasso di lavoratori autonomi in Italia è del 21,5% sul totale degli occupati[2], se queste aspettative si realizzeranno, come suggeriscono i dati, la Generazione Alpha avrà il potenziale per trasformare completamente il modo in cui le aziende e le comunità operano nei prossimi cinque-dieci anni.

Una generazione digitale

La Generazione Alpha è profondamente connessa al mondo online così come a quello reale e la ricerca Visa evidenzia l’impatto che ciò ha sulla loro comprensione finanziaria e sul loro atteggiamento nei confronti del denaro, con realtà virtuale ed esperienze digitali che emergono tra i fattori più importanti.

  • Il 63% dei bambini ha guadagnato soldi autonomamente negli ultimi 12 mesi. Di questi, oltre la metà (67%) ha utilizzato la tecnologia per farlo, con i canali social che si attestano come la soluzione più comunemente utilizzata (40%), seguiti dalle piattaforme di marketplace (23%)
  • Quasi un terzo (29%) ritiene che i social media saranno strumenti preziosi per il loro lavoro dei sogni, così come le soluzioni di communication technology (28%) e quelle di realtà virtuale (25%)
  • Più della metà (54%) ritiene di essere più creativa dei propri genitori e un quarto (25%) ha imparato a guadagnare attraverso i contenuti social piuttosto che da fonti tradizionali come i libri (11%).
  • I “TikToker” e gli “YouTuber” sono in testa tra le fonti di ispirazione dei bambini: i social media e i content creator emergono come i personaggi più influenti nello stimolare le loro idee (43%) rispetto a fonti più convenzionali come la lettura (40%), il parlare con gli amici (38%), il disegno e la scrittura (37%)
  • I bambini italiani sono i più informati d’Europa quando si parla di gestire il denaro; solo il 10% ha dichiarato di non essere stato istruito su questo argomento
  • Quasi la metà (43%) ha sottolineato che, in età adulta, risparmierà metà dei propri guadagni e spenderà l’altra parte. Un terzo (34%), invece, che risparmierà la maggior parte del proprio denaro.

Le menti più innovative si affidano a robot e intelligenza artificiale per plasmare un futuro di “estrema comodità”

La nuova generazione ha una visione chiara del modo in cui la tecnologia, come l’intelligenza artificiale, plasmerà il loro futuro. Quando è stato chiesto loro di pensare alle innovazioni che potrebbero rendere più facile la loro vita da adulti, invenzioni come scarpe antigravità, auricolari in grado di tradurre qualsiasi lingua e macchine intelligenti in grado di svolgere le attività quotidiane sono emerse tra le più popolari.

In particolare, tra le invenzioni citate:

  • “un robot che aiuti le persone in tutte le faccende”
  • “una tecnologia per risolvere i problemi d’inquinamento”
  • “una tecnologia in grado di ascoltare ciò che si pensa e di trasformarla in un’immagine sullo schermo”
  • “un telefono che faccia tutto ciò di cui si ha bisogno, aprire le porte, chiuderle, accendere le cose, in modo da avere sempre e solo bisogno di un telefono”.
  • “Un’intelligenza artificiale capace di diagnosticare le malattie”

Stefano Stoppani, Country Manager Visa Italia, commenta: “Le nuove generazioni spingeranno le imprese, i governi e, in ultima analisi, le economie a cambiare il loro modo di pensare e di operare in futuro. Questo cambiamento avverrà molto più rapidamente di quanto la maggior parte delle persone immagini. Comprendere le loro aspettative riguardo a una vita più semplice e comoda è fondamentale perché le aziende rimangano competitive e per costruire economie fiorenti. È un momento entusiasmante per aiutare i nostri clienti e partner a orientarsi in questi cambiamenti e a prepararsi per una nuova era del commercio. Solo chi si adatta rapidamente avrà successo nel soddisfare le aspettative delle nuove generazioni”.

Metodologia

Commissionata da Visa e condotta da Opinium tra il 15 agosto 2023 e il 22 agosto 2023, la ricerca ha coinvolto 3.050 bambini di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, tramite un sondaggio online in sei mercati europei, tra cui Italia, Regno Unito, Spagna, Polonia, Francia e Svezia. Ogni mercato ha contribuito con un campione di 500 bambini.

[1] Ricerca commissionata da Visa e condotta da Opinium su 3.050 bambini di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, tra il 15 agosto 2023 e il 22 agosto 2023. I dati sono stati raccolti con un sondaggio online in sei mercati europei, tra cui Italia, Regno Unito, Spagna, Polonia, Francia e Svezia. Ogni mercato ha contribuito con un campione di 500 bambini.

[2] Fonte: OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), https://data.oecd.org/emp/self-employment-rate.htm#indicator-chart

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