La Mindfulness che riduce lo stress

 La Mindfulness che riduce lo stress

Pensateci. Quand’è l’ultima volta che vi siete goduti, o almeno concentrati, su ciò che stavate facendo in quel momento senza pensare agli impegni successivi? Quanti giorni della scorsa settimana siete tornati a casa stanchi e stressati dopo il lavoro? Quante volte vi siete preoccupati per un possibile risvolto che non si è poi verificato? Quanto spesso e duramente vi siete giudicati quando qualcosa non è andato per il verso giusto?

La brutta notizia è che questa situazione non cambierà dall’oggi al domani. La bella è che possiamo almeno provare a cambiare il nostro atteggiamento, imparando ad alleviare ed eliminare le sofferenze inutili che avvertiamo quando prende il sopravvento la “modalità del fare”, con tutti i suoi parossismi e degenerazioni mentali, emotive e corporee. Il punto di partenza di questo cambiamento è la mindfulness e vi sorprenderà forse sapere che andrebbe praticata anche in ufficio.

Il protocollo di riferimento è il MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction), sviluppato da Jon Kabat-Zinn, Professore Emerito di Medicina presso la Medical School dell’Università del Massachusetts. Nato a New York nel 1944, Kabat-Zinn si era interessato alla meditazione grazie al corso del missionario Zen Philip Kapleau, e strutturò un percorso di mindfulness alla fine degli anni Settanta. Noto all’inizio come “Stress Reduction and Relaxation Program”, aveva una durata di 8 settimane e l’obiettivo di aiutare le persone nella riduzione dello stress e nella gestione del dolore cronico.

Kabat Zinn definiva la mindfulness “la consapevolezza che emerge dal prestare attenzione di proposito, nel momento presente e in maniera non giudicante, allo scorrere dell’esperienza, momento dopo momento”. Portarla in azienda significa:

  • Migliorare il benessere organizzativo;
  • Aumentare la capacità di gestire lo stress da sovraccarico mentale;
  • Sviluppare una modalità relazionale, con se stessi e con gli altri, improntata alla self-compassion e alla gentilezza;
  • Sviluppare flessibilità cognitiva
  • Migliorare la capacità di adattamento

Ma come si raggiungono questi risultati? Chiariamolo subito: non con tecniche di rilassamento. Il protocollo MBSR si basa su una serie di esercizi sul respiro e meditazioni di vario tipo. Si articola in 8 incontri, da tenersi in gruppo, una volta alla settimana e alla presenza di un istruttore certificato. Per assicurarsi di avere a che fare con un professionista, basta consultare il registro nazionale al quale sono iscritti tutti gli istruttori con le relative certificazioni. Per quanto riguarda la partecipazione, il laboratorio è pensato per tutti coloro che sono sottoposti a situazioni stressogene intense, che generano logoramento (strain) e sofferenza, con impatti sulla salute, sulle prestazioni e sulla leadership. Ma anche per tutti coloro che con pazienza, saggezza e in maniera non giudicante desiderano attivare o ritrovare una modalità di relazione con se stessi e con gli altri improntata alla self-compassion e alla gentilezza.

Noi di Networking, la management consulting company che ho fondato nel 1997, abbiamo aggiunto alla nostra offerta il laboratorio di mindfulness volto alla riduzione dello stress dal 2022. Il nostro percorso è strutturato in 8 incontri della durata di circa due ore e mezza ciascuno. Sono laboratori dedicati a piccoli gruppi: da un minimo di 8 ad un massimo di 20 persone alla volta, e sono improntati sulla “modalità dell’essere”. Li organizzo io, che sono diventato “Mindfulness Professional Trainer” dopo aver superato uno dei percorsi approvati da Federmindfulness. È possibile ottenere questa certificazione dimostrando di avere una formazione pregressa in questo ambito, acquisita grazie a docenti di chiara fama e con i requisiti di “accreditamento del percorso”. In queste occasioni affrontiamo una tematica specifica e proponiamo pratiche e attività da fare non solo in quell’arco di tempo, ma anche tra un appuntamento e l’altro, con l’obiettivo di riequilibrare gli eccessi e i disturbi della “modalità del fare”.

Caratteristica unica del nostro approccio è la possibilità di integrare il protocollo MBSR con il piano di rafforzamento della hardiness e resilienza individuale. L’avvio degli studi, delle ricerche e delle sperimentazioni nei due ambiti sono sorprendentemente coincidenti in termini temporali e presentano convergenze altrettanto sorprendenti. In tutti e due i casi si lavora infatti sulle conseguenze dello stress e del rafforzamento delle capacità di farvi fronte tramite precise pratiche. C’è poi un punto di contatto: nel coping per il rafforzamento della Hardiness e della Resilienza, uno degli elementi obbligatori è proprio la pratica di tecniche corporee, mindfulness in primis.

Immagine di yanalya su Freepik

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