Lavoro: 335mila assunzioni previste dalle imprese ad agosto e oltre 1,4 milioni entro ottobre

Sono 335mila le opportunità lavorative offerte dalle imprese ad agosto e salgono a oltre 1,4 milioni nel trimestre agosto-ottobre[1]. Le previsioni evidenziano una flessione rispetto ad agosto 2024 con -12mila ingressi programmati (-3,6%) mentre si segnala un andamento pressoché stabile rispetto al trimestre agosto-ottobre 2024. Permane elevata la difficoltà di reperimento dei profili ricercati dalle imprese (46,0%), soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di agosto.

Il settore primario programma ad agosto più di 36mila assunzioni e nel trimestre agosto-ottobre ne prevede oltre 126mila. A ricercare maggiormente manodopera sono le imprese del comparto coltivazioni ad albero che programmano quasi 17mila assunzioni nel mese e circa 55mila nel trimestre, seguono poi le imprese che si dedicano alle coltivazioni di campo con circa 10mila lavoratori ricercati nel mese e 38mila nel trimestre. L’industria nel suo complesso ricerca oltre 76mila lavoratori nel mese e prevede circa 365mila assunzioni nel trimestre. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di oltre 49mila lavoratori nel mese e di circa 228mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle industrie alimentari, bevande e tabacco che ricercano circa 17mila lavoratori nel mese e quasi 52mila nel trimestre, seguite dalle industrie della meccatronica con quasi 10mila contratti da attivare nel mese e più di 50mila nel trimestre e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo (circa 8mila nel mese e 40mila nel trimestre). La domanda di lavoro proveniente dal comparto delle costruzioni, poi, si attesta su 27mila assunzioni nel mese che nel trimestre salgono a quasi 137mila. Sono invece poco meno di 223mila i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e quasi 935mila nel trimestre agosto-ottobre. È il turismo a offrire le maggiori opportunità di impiego con oltre 78mila lavoratori ricercati nel mese e circa 260mila nel trimestre, seguito dal commercio (circa 45mila nel mese e oltre 190mila nel trimestre) e dal comparto dei servizi alle persone (37mila nel mese e 196mila nel trimestre).

Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta con circa 225mila unità, pari al 67,0% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (42mila, 12,7%) e da quelli di somministrazione (30mila, 9,1%).

Ad agosto, le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per circa 154mila assunzioni programmate (il 46% del totale), confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati” con una quota del 33%, mentre la “preparazione inadeguata” si attesta all’11,6%. A risentire maggiormente del mismatch sono le industrie metallurgiche e metallifere (62,5% dei profili ricercati dalle imprese è di difficile reperimento), le imprese del legno-mobile (55,8%), le imprese del comparto costruzioni (55,7%), le industrie della meccatronica (55,0%) e quelle tessili, abbigliamento e calzature (54,8%). Mentre in relazione ai profili professionali, il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior segnala, tra quelli di più difficile reperimento, ingegneri (57,7% è di difficile reperimento) e insegnanti di scuola primaria e pre-primaria (46,6%) per le professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione; tecnici della salute (62,9%), tecnici della gestione dei processi produttivi (62,4%) e tecnici in campo ingegneristico (59,8%) per le professioni tecniche; operatori per la cura estetica (66,4%) e addetti  nelle attività di ristorazione (53,5%) e professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (58,2%) per le professioni qualificate nelle attività commerciali e dei servizi; operai specializzati nell’istallazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche (73,6%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica meccanici artigianali (72,5%) e montatori, riparatori, manutentori macchine (66,4%) per gli operai specializzati.

Nello specifico, per il settore primario la difficoltà di reperimento supera il 50% delle ricerche di personale negli ambiti di attività delle aziende miste di coltivazione e allevamento, di quelli delle aziende di allevamento e delle coltivazioni ad albero.

Tra le figure professionali più richieste dal comparto primario, nel mese di agosto, spicca il personale non qualificato nell’agricoltura e nella manutenzione del verde con oltre 20mila contratti in programma, difficili da reperire nel 53,3% dei casi. Seguono gli agricoltori e operai agricoli specializzati, con quasi 7mila entrate, circa un terzo delle quali con difficoltà nella ricerca, e i conduttori di macchine agricole, con 2mila assunzioni e il 46,7% di difficoltà.

Le imprese sono alla ricerca di lavoratori immigrati per coprire circa 75mila ingressi programmati nel mese di agosto, pari al 22,3% del totale contratti. Tra i settori che ricorrono maggiormente alla manodopera straniera si segnalano: agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca (il 42,6% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i servizi operativi di supporto a imprese e persone (36,6%), i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (25,6%), l’alimentare (23,7%).

A livello territoriale cresce la domanda di lavoro delle imprese del Sud e Isole (+3mila nel mese e +25mila nel trimestre) e di quelle del Nord Est (+2mila nel mese e +6mila nel trimestre), mentre si segnala una flessione per le imprese del Nord Ovest (-12mila nel mese e -28mila nel trimestre) e del Centro (-5mila nel mese e -3mila nel trimestre).

[1] Le previsioni del mese di agosto riguardano i contratti con una durata di almeno 20 giorni lavorativi programmati dalle imprese del settore primario (agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca), dell’industria e dei servizi iscritte al Registro Imprese delle Camere di Commercio, aventi almeno 1 lavoratore alle dipendenze. Le previsioni sono state acquisite nel periodo 11 giugno 2025 – 27 giugno 2025, utilizzando principalmente la tecnica di compilazione in modalità CAWI attraverso le interviste realizzate presso più di 113.000 imprese.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.