Le aziende stanno investendo in produzioni eco-sostenibili grazie ai Millennials e alla Z-Gen

Sempre più aziende della moda stanno investendo in nuove forme di produzione sostenibili, non solo le start up, ma anche i grandi brand americani. I fashion trend della moda sostenibile degli Stati Uniti sono improntati allo slow – fashion, quella tendenza cioè a prestare maggiore attenzione verso la sostenibilità. Questo coinvolge tutta la catena di valore, dalla produzione al confezionamento.
Lo slow fashion è l’esatto opposto di quanto il settore moda ha fatto finora, il “fast fashion” che invoglia i consumatori a cambiare il guardaroba di frequente: oggi in media si acquista il 60% in più di abiti rispetto a 15 anni fa ma si indossano per metà tempo. Le mode insomma cambiano più in fretta, così come gli sprechi, non solo in termini di spesa. Il settore della moda infatti è il secondo inquinante al mondo dopo l’estrazione petrolifera: il 20% dello spreco globale di acqua e il 10% delle emissioni di anidride carbonica sono da attribuire a questo settore.
Solo in Nord America e Australia le persone consumato 37kg di capi tessili all’anno, valore che si abbassa a 22kg in Europa, un numero comunque molto alto di cui, sembra, le aziende stanno prendendo consapevolezza. Secondo la Commissione Economica delle Nazioni Unite, l’85% dei vestiti prodotti finisce in discarica e solo l’1% viene riciclato.
I nuovi consumatori
Le nuove generazioni sono sempre più sensibili a tutto ciò che è sostenibilità. Se fino a poco tempo fa la produzione sostenibile era caratteristica di quei pochi brand considerati alternativi, oggi i Millenials e la Z-Generation danno sempre più importanza a come i loro vestiti sono prodotti e da chi, di conseguenza anche i marchi di moda internazionali stanno seguendo questa linea. La moda usa e getta degli ultimi decenni produce tante collezioni in breve tempo e c’è uno sfruttamento della manodopera a basso costo nei paesi come Pakistan o Bangladesh che alle nuove generazioni non sta bene.
È una generazione che ha fatto della slow life uno stile di vita votato alla responsabilità etica delle proprie scelte di consumo. Così acquistare un capo di una collezione eco diventa un’importante presa di posizione, da condividere sui social e promuovere con fierezza. Lo stanno comprendendo marchi che finora hanno realizzato capi in modo tradizionale, più o meno grandi, come Kiabi, che ha presentato una collezione sostenibile di capi lavorati con materiali biologici, prodotti tramite un processo per la coltivazione del cotone che punta al risparmio di acqua e all’utilizzo di meno prodotti chimici.
L’industria dello slow fashion va a rappresentare la posizione di questi nuovi consumatori, più attenti, che danno maggiore peso alla qualità piuttosto che alla quantità.
ExportUSA New York Corp. è una società di diritto statunitense basata in America, a New York, e con uffici in Italia, a Rimini.
Export USA è stata fondata nel 2003 per fornire alle piccole e medie imprese italiane tutti i servizi necessari per esportare con successo negli Stati Uniti.
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