Le entrate tributarie e contributive nei primi otto mesi del 2018 aumentano del 2,2%

 Le entrate tributarie e contributive nei primi otto mesi del 2018 aumentano del 2,2%

È disponibile sui siti www.finanze.gov.it e www.rgs.mef.gov.it il Rapporto sull’andamento delle entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-agosto 2018 redatto congiuntamente dal Dipartimento delle Finanze e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ai sensi dell’art. 14, comma 5 della legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196).

GENNAIO – AGOSTO 2018

Le entrate tributarie e contributive nei primi otto mesi del 2018 evidenziano nel complesso un incremento del 2,2% (+9.618  milioni di euro) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Il dato tiene conto dell’aumento dell’1,4% (+4.062 milioni di euro) delle entrate tributarie e della crescita delle entrate contributive del  3,7% (+5.556 milioni di euro).

L’importo delle entrate tributarie comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive, quindi integra il dato già diffuso con la nota del 5 ottobre scorso.

Sul sito del Dipartimento Finanze è altresì disponibile il report delle entrate tributarie internazionali del mese di agosto 2018, che fornisce l’analisi dell’andamento tendenziale del gettito tributario per i principali Paesi europei, sulla base delle informazioni diffuse con i “bollettini mensili” di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna.

L’approfondimento tematico è dedicato all’analisi della composizione del prelievo fiscale per livelli di governo. I dati sono di fonte Eurostat, come notificati dalle singole autorità nazionali, in linea con le indicazioni contenute nel Sistema Europeo dei Conti, SEC 2010. L’ultimo aggiornamento disponibile fornisce i dati fino al periodo d’imposta 2016.

In quasi tutti i Paesi la quota prevalente di imposte è raccolta a livello centrale (media EU28 del 52,9%). I Paesi anglosassoni, ossia il Regno Unito e l’Irlanda, sono caratterizzati da una marcata centralizzazione del prelievo. In Germania e in Francia, la quota maggioritaria di prelievo, che si riferisce ai contributi, affluisce ai Fondi di sicurezza sociale (Germania 38,8% e Francia 50,4%). Dal 2002 al 2016 in Europa si è assistito mediamente ad una riduzione della quota di gettito riscossa a livello centrale (-1,8%) a favore di un decentramento fiscale verso gli altri livelli di governo. In particolare, in Francia si osservano le variazioni maggiori, a dimostrazione di un processo di graduale passaggio ad un sistema di riscossione incentrato a livello locale. Nel Regno Unito, invece, non si osservano rilevanti variazioni nel periodo considerato, mentre in Italia e Irlanda è aumentata la percentuale di riscossione a livello centrale (rispettivamente dello 0,9% e 1,7%), a fronte di una diminuzione della riscossione a livello locale.

Vengono infine proposte delle schede di sintesi sulla struttura impositiva per livelli di governo in ciascuno dei Paesi oggetto di analisi.

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