Le PMI possono offrire un ambiente competitivo e positivo ai loro dipendenti? Ecco come realizzarlo con il flow e favorire la crescita di impresa

 Le PMI possono offrire un ambiente competitivo e positivo ai loro dipendenti? Ecco come realizzarlo con il flow e favorire la crescita di impresa

Da tempo registriamo le preoccupazioni degli imprenditori riguardo alla difficoltà nel trattenere risorse con know-how pregiato, come i giovani talenti, e la loro scarsa attrattiva verso figure di alto livello e con elevata istruzione. Il Giornale delle PMI ha già trattato infatti il tema dell’Employer Branding.

Una delle ragioni di questa situazione va ricercata nel persistente divario di trattamento che ancora esiste tra grandi e piccole imprese. Non ci riferiamo solo agli aspetti retributivi, ma a tutto ciò che va oltre la compensazione monetaria, come il “total rewarding” che comprende retribuzione, benefit e welfare.

Tuttavia, non stiamo parlando del tradizionale “welfare da piattaforma” con i soliti ticket restaurant o buoni acquisto. Oggi i dipendenti cercano un clima positivo, flessibilità, stabilità, sicurezza, protezione e desiderano sempre di più un’azienda che si prenda cura di loro e delle loro famiglie.

Ed è proprio di questo che stiamo parlando: piani welfare ben strutturati con pilastri solidi che includono assistenza sanitaria ed infortuni. Quando queste basi sono presenti, le PMI possono creare le condizioni per innescare uno “stato di flow” diffuso.

Ma cosa si intende per flow? Il concetto di “flow” o “stato di flusso” si riferisce a uno stato mentale ottimale in cui una persona è completamente immersa e coinvolta in un’attività, sperimentando un senso di piena concentrazione, coinvolgimento ed eccellenza.

Questo stato, descritto per la prima volta dallo psicologo Mihály Csíkszentmihályi, può portare numerosi vantaggi sia per gli individui che per le organizzazioni.

La presenza di piani welfare ben strutturati è la base di partenza che permette alle PMI di creare un ambiente di lavoro positivo che favorisce l’esperienza del flow.

Clima organizzativo: Con la presenza di programmi di protezione sanitaria, che includono spesso servizi di supporto psicologico e benessere psicofisico, associati a una maggiore flessibilità lavorativa (come lo smart working, una richiesta frequente), le PMI possono contribuire a creare un clima organizzativo che stimola la motivazione, la soddisfazione e il benessere dei dipendenti, che costituiscono la base di partenza per il flow.

Aumento della produttività: Quando i dipendenti si trovano nello stato di flow, la loro produttività e performance tendono ad aumentare. Le PMI possono promuovere il flow anche attraverso programmi di formazione ben strutturati, beneficiando così di un aumento dell’efficienza operativa, una maggiore qualità del lavoro e una riduzione degli errori. L’attenzione totale e l’assenza di distrazioni durante lo stato di flow consentono ai dipendenti di concentrarsi sulle attività che richiedono competenze specifiche, portando a risultati migliori e maggiori livelli di successo.

Miglioramento dell’innovazione e della creatività: Il flow è associato anche all’innovazione e alla creatività. Quando le persone si trovano in uno stato di flow, sono più propense a generare nuove idee, a pensare in modo divergente e a trovare soluzioni creative ai problemi. Le PMI che creano le condizioni per il flow possono sfruttare questa potenziale fonte di innovazione, incoraggiando la partecipazione attiva dei dipendenti, l’interazione tra team multidisciplinari e l’incoraggiamento di nuove prospettive.

Riduzione dello stress e dell’assenteismo: Un clima di flow può contribuire a ridurre lo stress e l’assenteismo tra i dipendenti delle PMI. Offrire benefit come programmi di benessere, orari di lavoro flessibili, politiche di equilibrio tra vita professionale e personale e supporto per la gestione dello stress può aiutare a creare un ambiente di lavoro più attrattivo.

Tra le case history italiane che hanno adottato piani welfare per favorire il flow, non ci sono solo i grandi gruppi come Saipem, Ferrero o Lavazza, ma anche aziende di medie dimensioni come, per citarne alcune, Selle Royal, Eataly, Almar e Geoclima. Queste aziende offrono ai dipendenti corsi di formazione, supporto per la conciliazione tra vita lavorativa e personale, agevolazioni per attività sportive e iniziative per promuovere il benessere mentale e fisico. Queste iniziative contribuiscono a creare un ambiente di lavoro sano e motivante, favorendo il flow tra i dipendenti.

In conclusione, un programma welfare aziendale ben strutturato crea le condizioni ottimali per favorire lo stato di flow tra i dipendenti, portando a una maggiore soddisfazione, impegno, produttività, creatività e innovazione. Gli imprenditori traggono vantaggio da un ambiente di lavoro coinvolgente, che promuove il benessere e il rendimento dei dipendenti, contribuendo così alla crescita e al successo dell’azienda. E tutto ad un costo che è molto inferiore a quello che si possa pensare.

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