Leadership EFFICACE nelle PMI: trasforma la tua guida in risorsa

Immagine di 8photo su Freepik

Negli ultimi anni, ho visto una costante, tutti parlano di leadership, ma pochi sanno davvero cosa significhi guidare in modo efficace.

E non lo dico solo io. Già nel 2021, un’analisi pubblicata dal Giornale delle PMI metteva in evidenza che per oltre il 60% delle imprese italiane la leadership è determinante nella gestione dei gruppi di lavoro, ma che motivare le persone resta la sfida principale. Delegare, comunicare, creare visione, sono competenze considerate secondarie, quando in realtà fanno la differenza tra un’azienda che cresce e una che sopravvive a fatica.

E qui sta il punto: non è più sufficiente essere bravi imprenditori, serve essere leader efficaci

Leadership Autoritaria. Il modello del capo autoritario è superato (e dannoso)

La scena la conosciamo tutti, entri in ufficio e invece di sentirti leader, ti ritrovi solo a combattere contro l’inerzia. Risultato?

  • Teste chine, zero idee nuove.
  • Resistenza passiva, conflitti nascosti.

La verità è che il rispetto non si impone, si conquista. E il primo passo per una leadership efficace è capire che oggi le persone non seguono più per paura, ma per fiducia.

La leadership autoritaria ha un costo nascosto altissimo, rallenta l’innovazione, prosciuga la motivazione e logora la relazione con chi lavora al tuo fianco. In un contesto competitivo come quello delle PMI italiane, non è un dettaglio, anzi può segnare la differenza tra la crescita e il fallimento.

Leadership Autoritaria. 3 errori che impediscono di affermarti

Ne ho visti tanti di errori, ma i più comuni sono sempre gli stessi:

  • Voler fare tutto da soli, senza delegare. Il mito dell’imprenditore-eroe duro a morire, oggi è solo un boomerang.
  • Non parlare di visione e il team non sa “perché” fa quello che fa, quindi lavora al minimo sindacale.
  • Confondere autorità con autorevolezza. L’una si impone, l’altra si costruisce nel tempo con coerenza e fiducia.

Ecco perché tanti imprenditori finiscono per sentirsi incompresi o “non seguiti” dal loro stesso team, stanno usando strumenti vecchi in un contesto nuovo.

Leadership Efficace. 3 idee per svilupparla

Ora veniamo al punto che interessa davvero: come cambiare rotta?

  • Trasformati da capo a coach

Un leader efficace è come un allenatore. Ascolta, fa domande, dà feedback costruttivi. E fa crescere le persone, non solo i fatturati. Si chiama Leadership Trasformazionale: non premi o punizioni, ma crescita e responsabilità condivisa.

  • Costruisci fiducia e trasparenza

La fiducia nasce da tre ingredienti semplici, ma non banali:

  • coerenza: mantieni ciò che prometti;
  • trasparenza: condividi obiettivi e difficoltà, non raccontare favole;
  • responsabilità: ammetti i tuoi errori, perché è lì che dimostri la tua forza.

Quindi se mantieni le promesse, condividi obiettivi e ammetti gli errori, rendi più forte la tua credibilità.

  • Dai “significato” al lavoro

Chi collabora con te, non lavora più solo per lo stipendio, ma per sentirsi parte del progetto. Per questo è diventato indispensabile costruire la leadership per avere una visione d’impresa condivisa e  celebrare insieme i successi.

La mia esperienza

A lavoro porto domande. Per capire cosa blocca la crescita e scopro che il problema non è la mancanza di competenze tecniche, ma la difficoltà nel costruire relazioni di fiducia.

Il cambiamento è tangibile quando ci sono meno conflitti, più motivazione e maggiore retention (ma di questi ne parlerò separatamente).

La leadership efficace non è teoria, è una pratica quotidiana e no! Nascere Leader non è la sola opzione per diventarlo! Oggi la differenza la fa chi accetta di cambiare modello, passando dal controllo all’ispirazione, che fa crescere sia le persone che l’impresa.

Per farlo servono metodo, coraggio e ironia, per non prendersi troppo sul serio.

Conoscerti per guidare il team. Il modello dei “Big Five”

Spesso il problema di chi non riesce ad affermarsi come leader è che non conosce bene i propri punti di forza e le proprie debolezze. È un po’ come voler guidare una squadra senza sapere se sei in attacco o in difesa: difficile giocare bene la partita.

Per questo può essere utile fare un test basato sul modello dei Big Five, che mette in luce 5 aspetti fondamentali del carattere di ogni leader: estroversione, amichevolezza, coscienziosità, stabilità emotiva, apertura mentale.

Sei una persona che trascina gli altri o preferisci stare dietro le quinte? Entrambe le caratteristiche possono essere utili, l’importante è saperlo e usarle nel modo giusto.

Riesci a metterti nei panni degli altri? In un team sapere quando ascoltare fa la differenza.

Improvvisi oppure organizzi? Un conto è pianificare, un conto è trovare soluzioni rapide e ogni azienda ha bisogno di entrambe.

Sotto stress ti innervosisci o mantieni la calma? La stabilità emotiva è come l’ancora in una tempesta, se reggi tu, regge anche il team.

Preferisci restare sulle certezze oppure preferisci il cambiamento? In un mercato che cambia di continuo, questo tratto fa la differenza tra innovare e restare fermi.

Capire dove sei forte e dove invece rischi di incepparti, ti permette di allenarti da leader, fare leva sui tuoi talenti naturali e lavorare su ciò che ti limita.

Fare l’imprenditore senza lavorare sulla propria leadership è come iscriversi a una maratona pensando di arrivare al traguardo solo gridando agli altri di correre, dopo pochi metri ti accorgi che non funziona.

La leadership efficace, invece, è allenamento quotidiano: ascolto, fiducia, visione. È ciò che ti permette non solo di resistere allo sforzo, ma di guidare il ritmo della gara e portare tutta la squadra oltre il traguardo.

E la prospettiva è certa, con il metodo, il coraggio di cambiare e un pizzico di ironia, la tua impresa non sarà come un atleta improvvisato, ma come una squadra capace di giocare, e vincere, la sua partita nel tempo.

Secondo il rapporto Global Human Capital Trends 2025 di Deloitte, “il 64% dei leader italiani ritiene che i ruoli manageriali debbano essere ripensati in chiave strategica, con l’obiettivo di spostare il focus dalle attività amministrative allo sviluppo delle persone, valorizzando le competenze e promuovendo nuovi modelli di lavoro.”

Siamo in epoca di cambiamento e agire è la soluzione per non restare indietro.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.