Legor Group: fare, formare e informare

 Legor Group: fare, formare e informare

C’è una cosa che balza subito all’occhio quando si visita il sito aziendale di Legor Group, multinazionale vicentina specialista in chimica e metallurgia dei preziosi. Nella pagina CHI SIAMO del sito risalta una foto in bianco e nero che ritrae una decina di persone dalle età più disparate; più sotto, in una slide, scorrono le immagini dei personaggi ritratti nella foto di gruppo e tutti portano lo stesso cognome: Poliero.

La sede centrale di Legor Group

Legor Group, infatti, non è solo una tipica “multinazionale tascabile” che con sei filiali estere ha rafforzato la propria presenza nel mercato mondiale, supera i 50 milioni di euro di fatturato (per il 70-75% derivante dal business estero) e investe in Ricerca e Sviluppo mediamente il 3-4% del fatturato.

Legor Group è anche una storia di successo di passaggio generazionale.

Un’impresa di famiglia

Nel 1979 l’attuale Legor Group nasce ad opera di Gianni Poliero che decide di aiutare un amico in difficoltà con una discreta esperienza nel settore orafo. Quelle dei due soci risultano essere due tipologie di esperienze molto diverse ma non per questo il business non produce i risultati sperati. L’idea di partenza risulta produttiva e genera i frutti che attualmente vengono raccolti dalla generazione successiva.

Il passaggio generazionale, ad onor del vero, è avvenuto in modo molto automatico perché Massimo Poliero (nella foto a fianco), secondogenito del sopra citato Gianni Poliero, dedica la sua intera formazione scolastica e specialistica al settore della metallurgia e dell’arte della produzione orafa. La sua crescita professionale ha accompagnato la speculare crescita del gruppo considerato che tutte le conoscenze e le competenze acquisite le portava in azienda così da arricchire l’expertise aziendale. Questo spiega come un genitore dal guizzo imprenditoriale possa aver contribuito alla nascita di un business portato avanti in seguito dalle competenze specifiche del figlio, che dal 1997 assume il ruolo di direttore generale. Si tratta comunque di un passaggio di testimone non semplice che ha riguardato due generazioni diverse e che risale ormai a più di 15 anni fa.

Per il futuro, Legor si sta preparando al prossimo vero cambio generazionale che vedrà come protagonista sicuramente Massimo Poliero e gli altri membri più giovani della famiglia Poliero.

Formazione e condivisione della conoscenza

Conoscendo l’attenzione che Legor Group da sempre rivolge alla valorizzazione del proprio capitale umano, abbiamo chiesto a Massimo Poliero come l’azienda investe sulla formazione e sulla condivisione della conoscenza.

«La formazione per Legor Group – ci ha spiegato Poliero – è un concetto multiculturale e di grande importanza. Formazione e condivisione di conoscenza sono i pilastri fondanti per questo gruppo che punta sempre più alla crescita e all’acquisizione di nuova expertise. La formazione viene concepita su più livelli, si spazia da quella meramente tecnica, effettuata di continuo, e di Ricerca e sviluppo, a quella relativa all’acquisizione di competenze comportamentali e trasversali. Gli investimenti a tal proposito sono doverosi e sostanziali e puntano ad una maggiore consapevolezza, al consolidamento del team e a favorire un approccio orientato alla crescita e al miglioramento continuo. Per quanto riguarda la formazione specialistica i nostri tecnici aggiornano costantemente le proprie hard skills e formano esperti del settore e neofiti interessati ad apprendere dal mondo orafo e metallurgico con corsi di formazione specifici».

Con l’obiettivo di creare cultura in termini di innovazione tecnologica, design e marketing in un settore che per tradizione è lontano delle logiche manageriali di gestione d’impresa, avete studiato il format del Jewelry Technology Forum. Ci può spiegare di che si tratta?

«Nel 2004 è stato istituito il JTF – simposio a cadenza annuale giunto già alla dodicesima edizione – che, prendendo spunto dal Santa Fe Symposium, vede come protagonisti orafi e imprenditori europei che gratuitamente partecipano ad un evento che ha come obiettivo la creazione di conoscenza stimolando sinergie tra i professionisti del settore, gli investitori, il mondo universitario e altri enti esterni. Ma non ci siamo fermati qui. Consci, infatti, che senza formazione e senza confronto non c’è crescita, ma la crescita esige innovazione che a sua volta scaturisce dalla conoscenza, con Legorpedia – lo strumento “Enciclopedia” Legor Group che ha lo scopo di raccogliere, ordinare e condividere il sapere frutto dell’esperienza aziendale – abbiamo voluto mettere a disposizione di quanti operano nel settore, la possibilità di accedere ad informazioni tecniche, non facilmente reperibili, con l’obiettivo di rendere fruibili le informazioni».

Grande attenzione, ovviamente, rivolgete anche allo sviluppo delle competenze del vostro personale.

«All’interno dei 5 valori aziendali che contraddistinguono la nostra filosofia aziendale troviamo anche “competenza”. Legor si propone infatti verso l’interno e verso l’esterno come una azienda caratterizzata da persone che sono “competenti” sia dal punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda le competenze trasversali. Le persone Legor Group seguono quindi corsi di formazione specifici presso enti esterni, partecipando inoltre a corsi sviluppati internamente dall’ufficio People & Innovation con l’aiuto di consulenti esterni. Tali corsi hanno lo scopo di approfondire argomenti rilevantissimi nelle aziende di oggi, tra cui lo sviluppo di competenze per riuscire a portare relazioni “lean” all’interno dei vari uffici e in modo trasversale all’azienda (cosa assolutamente necessaria per il contesto multiculturale presente in Legor Group grazie ai continui interscambi con le consociate estere). Vengono organizzati inoltre percorsi di coaching per la crescita continua dei nostri manager in tutti gli aspetti di gestione. Con cadenza biennale, Legor Group organizza un meeting internazionale per i suoi rivenditori, al fine di veicolare conoscenze tecniche alla forza vendite mondiale. Per rimarcare la grande importanza che Legor Group ripone nelle proprie filiali estere, viene organizzato una volta all’anno un meeting destinato ai direttori di filiale, con lo scopo di approfondire tematiche tecniche e trasversali all’azienda con impostazione multiculturale».

La vostra è un’azienda profondamente innovativa. Per essere e rimanere tale, ha promosso l’intraprenditorialità tra i suoi manager e dipendenti. Può spiegarci come?

«Legor Group ha iniziato un percorso che mira appunto all’intraprenditorialità, costituendo degli organi in azienda che hanno la responsabilità di incentivare l’assunzione di responsabilità e l’imprenditorialità dei manager (e di conseguenza in tutti i collaboratori con un flusso a cascata). Il linguaggio comune in azienda è cambiato: non si parla più di dipendenti ma di collaboratori, non si parla di capitale umano bensì di persone. Le gerarchie restano importanti e rilevanti dal punto di vista organizzativo, ma ogni persona è responsabile del proprio operato e del miglioramento continuo dei processi aziendali di cui è partecipe. Tramite focus group con il management team sono stati individuati 5 valori aziendali che hanno lo scopo finale di portare al miglioramento continuo vissuto in modo sia personale che collettivo da ogni persona/ abitante aziendale. Cura dei clienti, innovazione, lavoro di squadra, competenze e responsabilità individuale declinano dei comportamenti specifici che incentivano le persone a pensare al bene aziendale, incoraggiando l’iniziativa, la condivisione e l’assunzione di responsabilità sia verso i colleghi, sia verso i clienti dell’azienda ma anche verso l’esterno come responsabilità sociale. Per contro i nostri “intraprenditori” sono anche persone che sanno ammettere l’errore, che viene accettato in quanto l’innovazione continua all’interno di tutti i processi aziendali è ingrediente necessario alla crescita, per cui chi non prova niente di nuovo non sbaglia mai – l’importante è imparare crescendo. Il percorso è ancora lungo e in azienda siamo coscienti di aver appoggiato i primi tasselli, pianificando sessioni formative e incontri di feedback per propagare questa cultura che mira all’innovazione, al miglioramento continuo, alla promozione del cambiamento e di conseguenza all’intraprenditorialità».

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