L’inarrestabile marcia del 4.0 e il vero ostacolo da superare

 L’inarrestabile marcia del 4.0 e il vero ostacolo da superare

L’Industria 4.0, cioè l’integrazione di tecnologie digitali come l’Internet delle Cose (IoT), l’intelligenza artificiale (AI), la robotica avanzata, la stampa 3D, l’analisi dei big data e il cloud computing nei processi produttivi sta trasformando in modo inesorabile le nostre aziende.

Nel 2023, circa il 60% delle imprese manifatturiere italiane ha adottato almeno una tecnologia 4.0. dall’utilizzo diffuso di sensori IoT per il monitoraggio e l’ottimizzazione dei processi, a sistemi di automazione e robotica per migliorare l’efficienza e ridurre i costi operativi.

Gli investimenti in tecnologie 4.0, che hanno superato i 4 miliardi di euro nel 2022, sono stati facilitati dai piani di incentivi come il Piano Nazionale Industria 4.0. Le piccole e medie imprese hanno beneficiato di incentivi come il credito d’imposta per l’acquisto di macchinari e di software avanzati per implementare linee di produzione automatizzata, con la riduzione dei costi di produzione del 20%, migliorando la qualità dei prodotti.

Nel settore automobilistico, linee di produzione automatizzate hanno consentito di ridurre i tempi di assemblaggio e ottimizzare la precisione nella produzione di componenti critici, come motori elettrici avanzati per veicoli.

Nel settore agroalimentare, i sensori IoT hanno permesso di monitorare le condizioni di crescita delle colture, con migliore utilizzo delle risorse idriche e della resa dei raccolti.

Con quali tendenze dovremo fare i conti?

  • Automazione Avanzata

I robot collaborativi (cobot) stanno diventando sempre più diffusi, grazie alla loro capacità di lavorare in sicurezza accanto agli umani. Si prevede che il mercato dei cobot in Italia raggiunga un valore di 500 milioni di euro entro il 2025.

Nel settore farmaceutico, ad esempio, I cobot vengono già utilizzati per manipolare sostanze chimiche in modo sicuro e preciso durante la produzione di farmaci, con i vantaggi di ridurre il rischio di contaminazione e di una migliore qualità del prodotto.

  • Intelligenza Artificiale e Machine Learning

L’integrazione di AI e machine learning nei processi produttivi consentirà di personalizzare su larga scala i prodotti e migliorare costantemente la qualità.

Un’azienda di produzione di elettronica potrebbe trarre vantaggio dall’analisi predittiva basata su AI per ottimizzare il processo di assemblaggio, evitare possibili difetti e intervenire tempestivamente per migliorare la qualità del prodotto finale.

  • Sostenibilità e Sicurezza Informatica

L’utilizzo di sensori IoT per monitorare il consumo energetico e ottimizzarne l’uso durante la produzione ridurrà l’impatto ambientale complessivo del processo produttivo.

In pari tempo, con l’aumento dell’interconnessione e dell’uso dei dati, la sicurezza informatica diventerà sempre più critica.

Gli ostacoli da superare e le sfide da affrontare:

Nonostante i progressi, il 65% delle aziende indica la mancanza di competenze specifiche come il principale ostacolo all’adozione delle tecnologie 4.0. Molte imprese stanno investendo in programmi di formazione continua per preparare i dipendenti alle nuove tecnologie, con training su AI e machine learning per migliorare la loro capacità di utilizzare sistemi di lavoro in tutta la catena del valore, compresa la manutenzione predittiva.

La maggiore difficoltà nell’adottare la tecnologia 4.0 risiede nella mentalità conservativa degli imprenditori. Il vero ostacolo è rappresentato da imprenditori che spesso preferiscono mantenere i metodi tradizionali anziché abbracciare le innovazioni tecnologiche, perché così “controllano meglio”…

Questo atteggiamento rallenta l’implementazione delle nuove tecnologie, impedendo di sfruttare appieno i vantaggi della digitalizzazione e dell’automazione.

6 azioni per superare le barriere: 

  1. Fare un passo per volta: Introdurre le nuove tecnologie in modo graduale permette agli imprenditori e al personale di entrare passo dopo passo. Progetti pilota e realizzazioni su piccola scala possono ridurre la resistenza al cambiamento.
  2. Avere chiari i benefici: guardare in modo chiaro e concreto i benefici tangibili delle tecnologie 4.0, come l’aumento della produttività, la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità dei prodotti o servizi crea disponibilità a sperimentare. Case study e testimonianze di successo possono essere strumenti efficaci.
  3. Impostare una formazione continua sugli aspetti tecnici e di comportamento: Realizzare programmi di formazione continua focalizzati sulle competenze digitali, sulle nuove tecnologie e su come maneggiarle con cura. Corsi svolti da consulenti che forniscano expertise aiutano a superare le resistenze interne, soprattutto se trattano la tecnologia come leva che aumenta il knowhow della persona, non lo sostituisce.
  4. Realizzare Partnership con Istituzioni: Collaborare con università e centri di ricerca per rimanere aggiornati sulle ultime innovazioni e sviluppi tecnologici. E con istituti professionali per meglio integrare scuola e lavoro.
  5. Sviluppare Piani di transizione: i piani di transizione dettagliati includono strategie per la gestione del cambiamento, la comunicazione interna e la formazione non solo tecnica ma di comportamento alla delicatezza e rispetto nell’utilizzo delle tecnologie. Compresi programmi di mentorship interno per favorire lo scambio di conoscenze tra i dipendenti più esperti e quelli meno esperti nelle nuove tecnologie 4.0.
    Un piano ben strutturato può ridurre l’incertezza e l’ansia associata all’adozione di nuove tecnologie, far superare le barriere iniziali.
  6. Cultura dell’innovazione: Essere curiosi del nuovo, studiare, leggere, partecipare a seminari e convegni per sensibilizzare se stessi e promuovere una cultura aziendale orientata all’innovazione e al miglioramento continuo, incentivare e premiare l’adozione di nuove idee e tecnologie può indurre tutti a essere aperti e ricettivi.

Queste 6 azioni funzionano, a partire dall’imprenditore. 

Per chi è a capo di un’impresa avere la mente aperta significa accogliere le nuove tecnologie e i rischi che ogni cambiamento comporta. Significa non solo aumentare l’efficienza operativa, ma aprire porte a opportunità inaspettate e creare un vantaggio competitivo duraturo.

Significa anche ispirare tutto il team a perseguire l’eccellenza e a pensare fuori dagli schemi.

Non è solo vantaggioso, ma essenziale.

Porta al massimo valore l’integrazione fra le tecnologie 4.0, delicate e preziose, con qualcosa di ancora più delicato e prezioso: la mente umana.

La frase di oggi

“L’espressione tenere la “mente aperta” è molto significativa. Le nostre menti sono per lo più chiuse ed ingombre
(Roberto Assagioli, psichiatra).

Partecipa alla discussione

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.