“Made in Italy in the Social Media Age” – Insights: Powered by Pulse Advertising rappresenta il primo studio internazionale dedicato esclusivamente alla percezione del Made in Italy, offrendo ai brand italiani una roadmap strategica per affrontare la trasformazione digitale globale.
- Dominio universale dei social media: le piattaforme social guidano la scoperta in ogni mercato analizzato, dalla Cina (56%) alla Francia (35%), richiedendo alle aziende un’immediata riallocazione dei budget advertising.
- Gli acquirenti premium sono già social-ffirst: Gen Z e Millennials preferiscono fortemente TikTok (53,7% utenti giornalieri) e Instagram (70,8% utenti giornalieri). I brand che ritardano gli investimenti social rischiano di perdere i futuri consumatori di lusso.
- La Cina offre un chiaro modello di proffitto: il 61% è disposto a pagare un sovrapprezzo per prodotti Made in Italy autentici e il 56% scopre i brand tramite i social media, creando un’opportunità di crescita diretta pari a 66 miliardi di euro di scambi.
- La scoperta via social stimola la propensione agli acquisti premium: i mercati con i tassi più alti di discovery social mostrano anche la maggiore intenzione d’acquisto di fascia alta, dimostrando un legame diretto tra spesa social e ROI (Return On Investement).
I social media sono diventati il principale canale di scoperta dei prodotti Made in Italy in tutti i mercati principali, secondo “Made in Italy in the Social Media Age – Insights: Powered by Pulse Advertising” , il primo studio internazionale condotto da Pulse Advertising in collaborazione con Eumetra su oltre 2.500 consumatori in cinque mercati chiave (Regno Unito, Germania, Francia, USA, Cina)*.
La ricerca rivela un cambiamento radicale che richiede attenzione immediata da parte dei CMO (Chief Marketing Offficer): i social media guidano la discovery in ogni singolo mercato analizzato – dalla Cina (56%) alla Francia (35%) – mentre i canali tradizionali perdono terreno a livello globale. Questa leadership universale, unita alle profonde differenze generazionali nell’uso delle piattaforme e nei comportamenti d’acquisto, crea opportunità senza precedenti e imperativi strategici per i brand italiani del lusso e del lifestyle.
L’IMPERATIVO SOCIAL: LA LEADERSHIP UNIVERSALE CREA OPPORTUNITÀ CHE VALGONO MILIARDI
I social media raggiungono un dominio globale senza precedenti
I dati mostrano una leadership costante dei social media nella scoperta dei brand, rafforzando le argomentazioni per un investimento immediato. La transizione digitale è confermata: il 56% dei cinesi, il 44% degli americani, il 38% dei tedeschi, il 37% degli inglesi e il 35% dei francesi dipendono dai social come principale fonte per trovare prodotti e contenuti Made in Italy.
“I dati mostrano una leadership inequivocabile in tutti i mercati analizzati” – dichiara Paola Nannelli, Chief Sales Officer di Pulse Advertising. – “Anche nei mercati dove i media tradizionali restano forti, i social media occupano stabilmente la posizione n.1. Non è una tendenza: è la nuova realtà alla base del comportamento dei consumatori quando cercano prodotti Made in Italy.”
L’intenzione di acquisto premium segue la scoperta social
Il potenziale economico è enorme: la discovery social è direttamente correlata alla disponibilità a pagare prezzi premium.
- Cina: 61% disposto a pagare premium + 56% discovery social = percorso diretto di crescita
- USA: 40% disponibilità premium + 44% discovery social = ROI comprovato
- Europa: 25-35% di intenzione premium = opportunità immediata per i ffirst mover
La connessione tra discovery social e disponibilità a pagare un prezzo premium per i prodotti Made in Italy restituisce una roadmap importante per i brand italiani e per gli investimenti in marketing e strategie di crescita.
L’IMPERATIVO GENERAZIONALE: I FUTURI ACQUIRENTI SONO SOCIAL-FIRST
I consumatori del Made in Italy di lusso di domani richiedono investimenti immediati sulle piattaforme
L’analisi per fasce d’età che ci restituisce il report spiega perché agire subito sia cruciale per sopravvivere alla concorrenza:
- 15-25 anni: 64,4% utilizza Instagram ogni giorno – i futuri acquirenti sono già nativi social
- 15-25 anni: 70,9% utilizza TikTok ogni giorno – investire subito sulla piattaforma crea barriere competitive importanti nel futuro
“I brand che ritardano la riallocazione dei budget rischiano di perdere i futuri acquirenti premium” – avverte Alberto Stracuzzi, Direttore Ricerche di Mercato di Eumetra. – “I dati generazionali mostrano lo schema dei prossimi dieci anni di consumo nel settore del lusso Made in Italy. Investire per primi crea vantaggi competitivi impossibili da replicare in seguito.”
L’ecosistema dei creator professionali sblocca ROI da partnership strategiche
L’evoluzione dalla creazione amatoriale a quella professionale apre nuove opportunità di partnership:
- Francia: solo il 23% crea ancora contenuti (77% consuma contenuti professionali)
- Germania: solo il 15% è ancora attivo (85% preferisce contenuti professionali)
- USA: 18% continua a creare (82% consuma contenuti strategici)
- UK: solo il 12% produce contenuti (88% si affida a professionisti)
- Cina: solo il 9% resta creatore (91% si fida degli influencer professionali)
Questa professionalizzazione crea vantaggi strategici per i brand che collaborano con creator affermati e riconosciuti invece di puntare solo sulla reach organica.
CINA: IL LABORATORIO DEL FUTURO DIGITALE
L’opportunità economica guida la priorità strategica
La Cina rappresenta l’opportunità più convincente e immediata per i brand Made in Italy:
Dimensioni del mercato:
- Total trade: 66 miliardi € (+30% rispetto al 2022)
- Cross-border e-commerce: + 20% crescita annua
- Live-shopping Market: 4,5 miliardi $ nel 2024, con proiezioni a 24 miliardi entro il 2030
Vantaggi nel comportamento dei consumatori in Cina:
- 56% si ffida delle raccomandazioni degli influencer (contro 24% negli USA, 15-20% in Europa)
- 58% scopre il Made in Italy tramite i creator che segue
- 61% disposto a pagare un premium price per prodotti italiani autentici
In Cina, mega-celebrità come Papi Jiang (papi 酱), Li Ziqi (李子柒), Yimengling (易梦玲) e Li Jiaqi (李佳琦) hanno sostituito i micro-creator nelle decisioni d’acquisto.
Il modello delle mega-celebrità genera ROI misurabile
L’ecosistema dei mega-influencer in Cina offre opportunità di partnership scalabili che i mercati occidentali stanno iniziando solo ora ad adottare.
Fattori chiave di successo:
- Le mega-celebrità generano livelli di fiducia senza precedenti (56% contro il 15-24% in Occidente)
- Il social commerce integrato crea percorsi di acquisto diretti
- La qualità dei contenuti professionali rafforza l’associazione con brand premium
“Laddove la fiducia negli influencer raggiunge il 56% e i social media dominano la scoperta, troviamo i mercati più redditizi per il Made in Italy”, spiega Paola Nannelli. “Questa non è solo ricerca comportamentale: è un modello moltiplicatore di profitti che i brand dovrebbero implementare immediatamente.”
MADE IN ITALY: PERFORMANCE DEI BRAND E DEI SETTORI
I top brand globali
Armani e Ferrari mantengono il loro ruolo di rappresentanti globali del lusso italiano, mentre Barilla conquista una posizione significativa, in particolare in Cina, dove rientra tra i brand più associati al Made in Italy nel mercato asiatico.
Settori leader per paese
Paesi | Sector1 | Sector2 | Dynamics |
Globali | Fashion (40-50%) | Food | Globally dominant |
Germania | Food (40%) | Wine&Beverage (38%) | Gastronomic focus |
Francia | Footwear (37%) | Fashion | Footwear specialization |
Cina | Jewelry/Watches (36%) | Luxury | Premium positioning |
USA | Luxury (38%) | Wine&Beverage (36%) | Aspirational focus |
Moda, food e lusso sono i temi più seguiti
È la percezione geografica a rivelare dinamiche strategiche cruciali: un terzo dei consumatori negli USA (38%) e in Cina (32%) associa l’Italia esclusivamente al segmento del lusso, con il Regno Unito in linea con questa percezione premium (29%).
Tra i brand più citati emergono gerarchie chiare e anche sorprese: Armani e Ferrari restano ambasciatori globali del lusso italiano, mentre Barilla conquista una posizione di rilievo, soprattutto in Cina. Altri brand menzionati frequentemente includono Gucci, Dolce & Gabbana, Prada e Versace.
Claudio Burchi, Managing Director di Pulse Advertising Italia, commenta il ruolo della comunicazione in questo contesto globale: “Le aziende italiane hanno davanti un’opportunità straordinaria: cavalcare i social media come nuovo motore di export. Con il supporto di una rete internazionale come Pulse Advertising, possono anticipare i trend globali e trasformarli in crescita concreta.”
QUADRO DI AZIONE STRATEGICO: QUATTRO AZIONI IMMEDIATE
La ricerca individua quattro imperativi strategici:
Riallocazione dei budget
- Azione immediata: riallocare almeno il 35% dei budget dedicati alla discovery verso le piattaforme social, in linea con i comportamenti dei consumatori.
- Mercati ad alto potenziale: destinare oltre il 55% nei mercati in cui la scoperta via social supera il 45%.
- Monitoraggio: verificare mensilmente i tassi di discovery sui social per ottimizzare gli investimenti.
Strategia di partnership con i creator
- Priorità Cina: collaborare con i mega-influencer sfruttando il vantaggio di fiducia del 56%.
- Mercati occidentali: costruire reti di creator professionali man mano che i mercati maturano.
- Focus ROI: sfruttare la creazione di contenuti professionali per partnership strategiche di brand.
Investimento di tempo generazionale
- Fascia 15-25 anni: dare priorità a TikTok e Instagram per intercettare i futuri acquirenti di lusso.
- Ottimizzazione delle piattaforme: adeguare i budget ai pattern di utilizzo quotidiano (70,8% Instagram, 53,7% TikTok per la Gen Z).
- Vantaggio competitivo: costruire strategie social-first mentre i concorrenti restano legati ai canali tradizionali.
Integrazione del posizionamento premium
- Strategia dei contenuti: allineare le campagne social con messaggi orientati alla disponibilità a pagare prezzi premium.
- Priorità di mercato: focalizzare le campagne premium sui mercati con alta discovery social.
- Valorizzazione del Made in Italy: capitalizzare l’equity consolidata in artigianalità e autenticità.
OPPORTUNITÀ SETTORIALI
Fashion System: implementare strategie focalizzate sul premium negli USA e in Cina, dove il pubblico è più ricettivo ai temi del lusso (38% USA, 32% Cina). Nei mercati europei diversificare gli approcci mantenendo l’elevazione del brand.
Lifestyle e Consumer Brands: eseguire partnership con mega-influencer per penetrare nel mercato cinese, costruendo al contempo reti di creator professionali per la crescita nei mercati occidentali.
Brand tradizionali italiani: trasformare i social media da centro di costo a driver di profitto, sfruttando la leadership universale nella discovery e la correlazione con la propensione all’acquisto premium.
L’IMPERATIVO COMPETITIVO
Claudio Burchi, Managing Director di Pulse Advertising Italia, conclude: “Il Made in Italy rappresenta un patrimonio di valore straordinario a livello globale, ma per sbloccarne il pieno potenziale di profitto serve un investimento immediato nei social media. I dati mostrano una leadership universale della discovery via social in tutti i mercati: i brand che agiscono subito si assicurano vantaggi competitivi che si moltiplicheranno negli anni. Ritardare significa competere per i consumatori di ieri con i canali di ieri.”
La ricerca crea un mandato chiaro: l’investimento nei social media non è più opzionale, è essenziale per sopravvivere nella nuova discovery economy globale.
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