Mercato M&A: tornano le grandi operazioni

L’operazione più importante del periodo è stata l’acquisizione di International Game Technology da parte di GTECH per un controvalore di 3,4 miliardi di euro, seguita dall’ingresso di Vivendi in Telecom Italia per 2,2 miliardi di euro. Da ricordare l’operazione di acquisizione di Pirelli da parte di China National Chemical Corporation per un controvalore che, quando si concluderà l’Opa, potrebbe raggiungere i 7 miliardi di euro, (OPA iniziata il 9 settembre; terminerà il 13 ottobre). Attualmente China National Chemical Corporation detiene tramite Marco Polo Industrial Holding S.p.A. il 20,3% di Pirelli.
Il mercato si conferma piuttosto dinamico soprattutto come controvalori. Nei primi nove mesi del 2015 sono state, infatti, chiuse operazioni per circa 25 miliardi di euro di controvalore (contro i 20 miliardi di euro rilevati nei primi nove mesi dello scorso anno (+25 %). Ma in pipeline ci sono operazioni già annunciate per almeno altri 24 miliardi di euro. In diminuzione, invece i volumi: 326 operazioni rispetto alle 433 chiuse nello stesso periodo dello scorso anno.
“Rispetto anche al trend globale del mercato M&A, che vede ormai livelli di attività prossimi ai record pre-crisi, il mercato italiano sembra in un percorso di consolidamento più lento. Comunque se nel prossimo trimestre si finalizzeranno le operazioni annunciate, ci aspettiamo che il mercato possa superare la soglia psicologica dei 50 miliardi di euro. Ci sembra interessante la dinamica delle grandi operazioni di taglio industriale, molte delle quali vedono coinvolti grandi nomi del capitalismo nostrano target di grandi investitori esteri. Di solito la presenza di operazioni di dimensioni così rilevanti anticipa rialzi consistenti del mercato M&A” sottolinea Max Fiani, Partner KPMG e curatore del rapporto.
L’altro trend è rappresentato dal grande dinamismo degli investitori industriali esteri verso gli asset italiani. Si sono infatti registrate 124 operazioni in ingresso per un controvalore di circa 12,3 miliardi di euro. Oltre alle operazioni già citate si possono ricordare l’acquisizione di Cushman & Wakefield da parte di DTZ Holdings Plc (il 75% per un controvalore di 1,1 miliardi di euro); la cessione, da parte di Assicurazioni Generali, di BSI a BTG Pactual (il 100% per un controvalore di 1,1 miliardi di euro); l’acquisizione di Italcementi da parte della tedesca Heidelberg Cement (il 45% per 1,7 miliardi di euro) che sarà effettiva solo a seguito delle necessarie autorizzazioni (l’OPA ci sarà nel 2016).
Attivo il mercato delle IPO, soprattutto sul mercato AIM con 21 quotazioni in Borsa per un controvalore complessivo di 2,2 miliardi di euro. Tra le società che si sono quotate nel segmento MTA si ricorda Inwit Infrastrutture Wireless Italiane (il 40% per 875,3 milioni di euro), mentre nel segmento MTA – STAR, da segnalare l’IPO di Banca Sistema (il 53% per 160,7 milioni di euro). Unica società quotata al MIV è Space 2, SPAC di diritto italiano promossa dalla società d’investimento Space Holding (il 100% per 300 milioni di euro).
Si conferma invece ancora poco attivo il settore degli investimenti italiani all’estero: nel periodo considerato si sono chiuse 49 operazioni per circa 6 miliardi di euro. Tra le operazioni più importanti per valore oltre alle già citate Gtech su IGT, si sottolinea nel mondo assicurativo Assicurazioni Generali che ha rilevato il 24% di Generali Ppf Holding Bv, raggiungendo il pieno controllo azionario della holding operativa nell’Europa Centro Orientale. Il prezzo finale dell’operazione è stato fissato a 1,2 miliardi di euro.
A livello settoriale il Consumer Market rimane particolarmente vivace (circa il 30% del totale dei volumi rilevati nei primi nove mesi). In evidenza la cessione del 50,1% del capitale di World Duty Free da parte della Famiglia Benetton a Dufry, per 1,3 miliardi di euro; l’acquisizione del 7% di Hugo Boss (detenuta dal fondo di Private Equity Permira) da parte della famiglia Marzotto per un controvalore di 500 milioni di euro; la fusione per incorporazione tra Sorin e Cyberonics (già approvata ma efficace dal 19 ottobre 2015: il 100% per 2,4 miliardi di euro).
Rallenta il Private Equity: sono state registrate solo 46 operazioni per circa 1 miliardi di euro. In particolare da ricordare l’acquisizione da parte del fondo francese Ardian di F2i Areoporti (il 49% per 400 milioni); il passaggio ad Apollo Global Management delle società assicurative del gruppo Carige (il 100% per 310 milioni). Non ancora finalizzata resta l’operazione che prevede l’acquisto di ICBI da parte della cordata di Private Equity formata da Clessidra, Bain e di Advent per 2,1 miliardi di euro.
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