Misery Index Confcommercio giù a 21,9 punti

In febbraio il tasso di disoccupazione ufficiale è aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente attestandosi al 13,0%, in aumento di 1,2 punti su base annua. I disoccupati sono 3 milioni 307mila, cifra in aumento di 8mila unità sul mese precedente e di 272mila rispetto allo stesso periodo del 2012. Il numero di occupati è diminuito di 39mila unità rispetto a gennaio e di 365mila unità rispetto ai 12 mesi precedenti. Il quadro occupazionale del paese è, dunque, sempre più critico.
Nel mese di febbraio sono state autorizzate 83 milioni di ore di CIG, in aumento rispetto agli 81 milioni di gennaio e ai 79 milioni dello stesso periodo del 2013. Le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte poi a ULA – sono stimate in diminuzione di circa 9.000 unità, il che porta il numero di persone in CIG dalle 327mila stimate per gennaio alle 318mila stimate per febbraio.
Il numero di scoraggiati è stimato in aumento da 837mila persone di gennaio a 847mila (+10.000).
Aggiungendo ai disoccupati ufficiali la stima delle persone in CIG e degli scoraggiati si ottiene per febbraio un tasso di disoccupazione esteso del 17,0%, in aumento dello 0,1% rispetto al valore di gennaio (tabella 1).
L’inflazione dei beni e dei servizi ad alta frequenza di acquisto è calata dall’1,2% allo 0,6%.
L’aumento di 0,1% del tasso di disoccupazione estesa è più che compensato dal calo dello 0,6% dell’inflazione, il che porta il MIC a diminuire di 0,4 punti a 21,9.
La figura 1 mostra l’andamento del MIC scomposto nei contributi dati dalle due componenti (in rosso l’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto ed in blu la disoccupazione estesa), mentre l’ingrandimento riporta l’andamento complessivo del disagio sociale negli ultimi otto mesi. Nel medio periodo il MIC è passato dagli 11 punti di inizio 2007 al record storico di 22,3 punti di gennaio 2014, disegnando un percorso di rapida crescita del disagio sociale che nel corso del 2013-2014 si è temporaneamente attenuata solo grazie al crollo dell’inflazione, mentre la disoccupazione estesa appare in costante aumento.
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