Nel 2022 operazioni M&A per 80 miliardi di euro. Gli esteri tornano ad investire in Italia

 Nel 2022 operazioni M&A per 80 miliardi di euro. Gli esteri tornano ad investire in Italia

Il mercato italiano M&A, nonostante le incertezze nello scenario macroeconomico e geopolitico, ha dimostrato un notevole grado di resilienza. Nel 2022, sono state concluse 1.184 operazioni (-2,5% rispetto alle 1.214 operazioni dello stesso periodo dello scorso anno) per un controvalore pari a circa 80 miliardi di euro, rispetto ai 100 miliardi del 2021 (su cui incideva però la conclusione dell’operazione Stellantis per quasi 20 miliardi di euro).

Per Max Fiani, Partner KPMG e curatore del Rapporto “L’ultimo trimestre ha visto la chiusura dei principali deal per il 2022 raggiungendo risultati oltre le aspettative, superando ampliamente i dati del 2019, ultimo anno prima della pandemia (52 miliardi per 1.085 operazioni). Gli operatori, in particolare quelli finanziari, hanno mostrato forte interesse per il mondo delle infrastrutture e delle risorse energetiche, in linea con le principali direttive dettate dal PNRR e dalle necessità emerse dal nuovo contesto geopolitico ed economico. Si tratta di investimenti che garantiscono, anche maggiore visibilità nei flussi finanziari attesi”.

Il 2022 è stato un anno particolarmente attivo per gli investitori esteri che hanno mostrato il loro interesse per le realtà nazionali. Si sono registrate 421 operazioni (+15% rispetto al 2021) per un controvalore di circa 29 miliardi di euro (+67% rispetto ai 17 miliardi del 2021).

Tra le più importanti transazioni ricordiamo l’acquisizione di PartnerRe, primario gruppo riassicurativo globale, da parte di Covea, per oltre 8 miliardi; l’ingresso nel capitale sociale di Falck Renewables e la successiva offerta pubblica di acquisto da parte di Infrastructure Investment Fund, Fondo di investimento riconducibile a JP Morgan Asset Management, per un controvalore complessivo di circa 3 miliardi; infine la cessione a un consorzio di investitori guidato da Ardian di un’ulteriore quota del 41% della Holding Daphne 3, che detiene una partecipazione del 30,2% in Infrastrutture Wireless Italiane, operatore del settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni mobili, per 1,3 miliardi di euro.

Si conferma l’importante ruolo dei Fondi di Private Equity come partner finanziario, per supportare le famiglie imprenditoriali italiane nei percorsi di crescita per linee esterne o di internazionalizzazione. Nel 2022 i Private Equity hanno concluso 131 operazioni per un controvalore di oltre 19 miliardi di euro (200 deal per 12,1 miliardi di euro nel 2021).

Tra le principali operazioni segnaliamo quella di Holding Reti Autostradali S.p.A., (Consorzio formato da CdP S.p.A., al 51%, e per il restante 49% The Blackstone Group International Partners e Macquarie European Infrastructure Fund 6) che ha acquisito l’88% circa di Autostrade per l’Italia per un controvalore di oltre 8 miliardi di euro.

Con riferimento ai principali settori target il Support Services and Infrastructure rappresenta il settore più attrattivo, in termini di controvalore, con il 31% del mercato totale. A seguire troviamo il Financial Services, con il 24%, l’Energy&Utilities con il 15% ed il settore TMT con il 12%.

Il Support Services and Infrastructure beneficia delle importanti operazioni concluse nelle infrastrutture tra cui la già citata operazione su Autostrade per l’Italia e la conclusione, raggiunta nell’ultimo trimestre, dell’offerta pubblica di acquisto da parte della Holding Schema Alfa di Edizione e Blackstone, di circa il 70% di Atlantia per un controvalore complessivo di 12,7 miliardi di Euro; operazione finalizzata al delisting della società dal mercato azionario.

Il Financial Services ha registrato oltre 100 operazioni per 19,5 miliardi di euro, controvalore impattato positivamente da importati acquisizioni nei comparti tradizionali, assicurativo e bancario, come la già citata PartnerRe ed il delisting di Cattolica Assicurazioni da parte di Generali Assicurazioni per un controvalore di 239 milioni e dal forte attivismo in ambito Fintech, InsurTech e Digital Payments dove si sono registrati investimenti totali per oltre 2,6 miliardi di euro. Si vedano per esempio le transazioni nel capitale di LIS Holding da parte di Poste Italiane, di Scalapay da parte di Poste Italiane e altri Investitori Istituzionali, di Satispay da parte di una cordata di Investitori Finanziari esteri e italiani, tra cui Mediolanum, e nel capitale di BCCpay da parte di Fondo Strategico Italiano.

Il settore Energy&Utilities è stato positivamente influenzato dalle direttive comunitarie che favoriscono l’efficienza energetica. Numerose sono state le operazioni straordinarie messe in atto dai principali operatori nazionali al fine di perseguire i propri obiettivi strategici in ambito di transizione energetica.

L’ultima operazione conclusa nel quarto trimestre del 2022 è la cessione di Enel Transmission Chile al Gruppo cileno Inversiones Grupo Saesa Ltda per un controvalore complessivo di circa 1,3 miliardi di euro. Tale operazione rientra in un programma di disinvestimento che Enel ha avviato e prevede la vendita di asset per un ammontare totale di 21 miliardi di euro, che si concluderà prevalentemente entro il 2023.

Segnaliamo infine la cessione della divisione Drilling Onshore di Saipem al gruppo inglese KCA Deutag, per 573 milioni di euro.

Infine, nel settore TMT, la tower company Cellnex (partecipata da Edizione) ha completato l’acquisizione degli asset delle torri di telecomunicazioni di CK Hutchison nel Regno Unito per un controvalore di 3,7 miliardi di euro, completando così l’ultima transazione dell’accordo stipulato a fine 2020 per acquisire l’attività europea relativa alle torri mobili da CK Hutchinson.

Il segmento IT/Software è risultato molto attivo, con oltre 155 deal per 1,5 miliardi di euro. In termini di controvalore la principale operazione è rappresentata dall’aumento di capitale di 340 milioni di dollari di Bending Spoons, azienda leader nello sviluppo e nella commercializzazione di app per smartphone, sottoscritto da investitori finanziari, tra i quali Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e altri investitori privati. Segnaliamo inoltre il Gruppo Engineering che ha consolidato la sua posizione di digital enabler strategico grazie alla finalizzazione dell’acquisto del 43,2% di Be Shaping the Future S.p.A. per un controvalore di oltre 310 milioni di euro e il successivo delisting dal segmento Euronext STAR Milan.

Molto dinamico nel corso del 2022, il Gruppo Sesa, quotato su Euronext STAR Milan, attivo nel settore dell’innovazione tecnologica e dei servizi digitali per il segmento business, che continua il percorso di crescita attraverso acquisizioni volte a sviluppare le proprie competenze in soluzioni innovative a beneficio della digitalizzazione dei processi delle aziende clienti. Tra le operazioni concluse da inizio anno si segnala l’acquisizione del controllo di Durante S.p.A. (società specializzata nella progettazione ed offerta di soluzioni di Digital Workspace, Collaboration ed integrazione di sistemi multimediali), YoctoIT S.r.l. (player specializzato nell’offerta di servizi e soluzioni in ambito Cloud e Security), Mediamente S.r.l. (società specializzata nelle soluzioni di Data Science ed analisi dei dati aziendali) Cyres Consulting Services GmbH (operatore con sede a Monaco di Baviera specializzato nella consulenza tecnica e di compliance in ambito cyber security),  Digital Voice Recording Italia S.r.l., Emmedi S.r.l. e di Ever Green Mobility Rent S.r.l., (società dedicate allo sviluppo di piattaforme digitali e di process automation per il settore Financial Services).

Per il segmento dell’Editoria e dei Media il Gruppo Mediaset ha incrementato la partecipazione nel capitale di Mediaset España Comunicación SA arrivando a detenere l’82,92% del capitale. Molto attivo il Gruppo Mondadori che ha effettuato 6 operazioni straordinarie, tra le quali si segnalano l’acquisizione del 51% di Edizioni Star Comics, il principale editore italiano di fumetti, la cessione del 51% di Press-di, società attiva nella distribuzione, a livello nazionale, di periodici e quotidiani e del 50% di DeA Planeta Libri, società attiva nel settore dei libri trade con un focus sui segmenti ragazzi e non-fiction.

Il Consumer Markets, con 359 deal conclusi per 6,7 miliardi di euro rappresenta il principale settore target in termini di numero di operazioni. Il 51% di questi ha coinvolto operatori domestici, con particolare interesse per i segmenti Alimentare e Tessile.

La principale operazione in termini di controvalore è l’ingresso, e successivo delisting, nel capitale del Gruppo alimentare La Doria, di Amalfi Holding spa, società detenuta per il 65% Fondo Investindustrial VII, e per il 35% alla famiglia Ferraioli, per un controvalore pari a oltre 500 milioni di euro. Tale investimento è propedeutico ad un percorso di crescita, di sviluppo e consolidamento della leadership del Gruppo La Doria in ambito internazionale.

Nel comparto Tessile continua il consolidamento della filiera produttiva. Ne sono un esempio l’ingresso di Cucinelli nel capitale di Lanificio Cariagi Cashmere, di Chanel in FashionArt (artigiani della pelletteria)di Cristian Dior in Artlab (specializzato in stampe digitali e rifinizioni manuali su pelle)di FENDI nel maglificio Matisse, di Golden Goose nel suo principale fornitore Italian Fashion Team, e le acquisizioni concluse da Gruppo Florence, controllato dai Fondi di investimento VAM Investment, Italmobiliare e Fondo Italiano d’Investimento, e da Holding della moda al fine di creare poli produttivi italiani a servizio del luxury fashion internazionale.

La situazione generale di incertezza ha avuto però i suoi effetti per quanto concerne il mercato dei capitali. Nel 2022 si sono concluse 26 nuovi ingressi sui mercati gestiti da Borsa Italiana – IPO –  (-47% rispetto al 2021) con una raccolta totale pari a 1,5 miliardi di euro (-37% rispetto all’anno precedente).

Tra le principali IPO dell’anno ricordiamo Technoprobe, Società attiva nel settore dei semiconduttori e della microelettronica, che ha raccolto sul mercato borsistico italiano 713 milioni di euro attraverso il collocamento di circa il 21% del capitale sociale, e la quotazione del gruppo Industrie De Nora, specializzato in elettrochimica, leader nelle tecnologie sostenibili per la Green Economy, che ha raccolto oltre 480 milioni di euro per il 17,4%.

Segnaliamo inoltre la quotazione di Vår Energi, partecipata di ENI al 63,1%, attiva nel settore dell’esplorazione e produzione di idrocarburi, sul mercato borsistico norvegese con un collocamento dell’16% circa per una raccolta totale di circa 1,3 miliardi di euro. Rappresenta la più grande IPO nel settore Oil&Gas in Europa, negli ultimi quindici anni.

Prosegue il fenomeno “take to private”, che ha caratterizzato le principali borse internazionali. Nel 2022, a Milano, 18 sono le revoche di quotazione di cui 16 tramite offerte pubbliche di acquisto per complessivi 15 miliardi di euro, tra le più importanti ricordiamo le già citate Atlantia, Autostrade per l’Italia, Falck Renewables, Cattolica Assicurazioni e Banca Carige.

Segnaliamo infine il trasferimento di Exor da Euronext Milan a Euronext Amsterdam e la revoca degli strumenti finanziari di Costamp Group dalle negoziazioni su Euronext Growth Milan.

Outlook 2023

Entro la fine dell’anno sono attese la conclusione della cessione a Snam delle partecipazioni detenute da ENI nelle Società che gestiscono i due gruppi di gasdotti internazionali, che collegano l’Algeria e la Tunisia all’Italia, per un valore complessivo di 385 milioni di euro e la finalizzazione della più grande operazione di Ariston Group che acquisirà la tedesca Centrotec Climate Systems, per circa 700 milioni di euro, azienda che attraverso i brand Wolf, Brink, Pro-Klima e Ned Air fornisce soluzioni per il riscaldamento, la ventilazione e il trattamento dell’aria nonché di soluzioni per la generazione combinata di calore ed energia.

Tra le operazioni che si concluderanno ad inizio del prossimo anno evidenziamo ancora una volta grandi famiglie imprenditoriali italiane che continuano ad investire all’estero. Il Gruppo Ferrero ha annunciato infatti l’accordo per l’acquisizione di Wells Enterprises, azienda americana di gelati che gestisce i marchi Blue Benny, Blue Ribbon Classics, Bomb Pop e Halo Top; ed il Gruppo Barilla ha annunciato l’acquisizione del marchio Back to Nature da B&G Foods, multinazionale americana.

Entro il primo semestre del 2023 è inoltre attesa la finalizzazione dell’integrazione tra Autogrill e Dufry per la creazione del primo player nei servizi della ristorazione e retail con oltre 12 miliardi di ricavi.

Tra le ultime operazioni annunciate segnaliamo che il Gruppo IP, controllato dalla famiglia Brachetti Peretti, ha sottoscritto un accordo vincolante con Esso per l’acquisto degli asset italiani relativi al mercato della raffinazione. L’operazione è in attesa del via libera dell’Antitrust ed il closing è previsto per la metà del 2023.

Restano invece ancora aperti vari dossier che coinvolgono TIM e Ita Airways, per i quali gli investitori coinvolti stanno lavorando per presentare un’offerta che soddisfi i vari stakeholder.

“Possiamo dire che l’anno si sta chiudendo in un contesto dove ancora una volta gli operatori finanziari, le aziende e gli imprenditori hanno dimostrato di saper affrontare sfide spesso epocali: dal conflitto tra Ucraina e Russia alla crisi energetica, dal forte rialzo nel costo del denaro all’inflazione, offrendo una importante prova di resilienza. In questo scenario così complesso, l’M&A si è rivelato spesso uno strumento essenziale per rispondere a scenari in forte e rapida evoluzione, spesso imprevedibili” conclude Fiani.

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