Nel I semestre vendite di auto in panne ma il mercato trova sostegno nei prestiti per la rateizzazione dell’acquisto

 Nel I semestre vendite di auto in panne ma il mercato trova sostegno nei prestiti per la rateizzazione dell’acquisto

A fronte di una dinamica fortemente negativa delle immatricolazioni, che a luglio hanno visto una flessione del -19,4% rispetto al 2020 e del -28,1% rispetto al 2019, il mercato automotive sta trovando parziale sostegno nel deciso recupero delle erogazioni di prestiti finalizzati all’acquisto di auto, che nella prima parte dell’anno in corso sono cresciute del +71,2%, tornando su volumi prossimi a quelli pre-pandemia.

In questa fase, la propensione degli italiani a rivolgersi agli istituti di credito per sostenere un progetto di spesa impegnativo come quello di un’autovettura trova conferma anche nell’andamento della domanda di finanziamenti finalizzati (vere e proprie istruttorie, non semplici richieste di informazioni): nel I semestre dell’anno le richieste di prestiti auto registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF hanno fatto segnare un significativo +51,8% rispetto alla prima metà del 2020, beneficiando sia dello stimolo derivante dagli incentivi statali sia di condizioni di offerta ancora appetibili.

“Indubbiamente il recupero dei finanziamenti finalizzati all’acquisto di un’auto va confrontato con una prima metà del 2020 pesantemente condizionata dalla diffusione della pandemia e dalle conseguenti misure restrittive che avevano frenato il mercato. Va però sottolineato come i volumi siano complessivamente tornati su livelli prossimi a quelli pre-Covid grazie soprattutto al rimbalzo di marzo, aprile e maggio – commenta Elisabetta Pancaldi, Senior Director di CRIF –Per il prossimo futuro si prevede che la domanda di prestiti possa crescere ancora, stimolata dalla migliorata fiducia dei consumatori e dal consolidamento della ripresa economica, garantendo sostegno ad un mercato auto che stenta a ripartire. Sul fronte della distribuzione, invece, da segnalare il costante aumento delle richieste di finanziamento veicolate sul canale online, favorito dalla crescente digitalizzazione dei processi del credito”.

Andamento delle richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di auto

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie di CRIF

L’IMPORTO MEDIO RICHIESTO ANCORA SOPRA I 16.000 EURO

Al contempo va segnalato l’aumento dell’importo medio dei prestiti auto richiesti, che a fine giugno si è attestato a 16.044 Euro, +5,0% rispetto al corrispondente periodo 2020.

Nel corso degli ultimi anni il valore dei finanziamenti è costantemente cresciuto, stimolato da un costo del denaro ancora contenuto e da condizioni di offerta estremamente appetibili, volte a stimolare il rinnovamento del parco auto circolante nel nostro Paese.

Andamento dell’importo medio dei prestiti finalizzati auto ponderata sui giorni lavorativi

LA DISTRIBUZIONE DELLE RICHIESTE PER CLASSE DI ETÀ E PER REGIONE

Quasi la metà delle richieste di prestiti auto è stata presentata da consumatori di età compresa tra i 35 e i 54 anni di età, in virtù della crescente incidenza dei richiedenti tra i 45 e i 54 anni. In lieve calo, invece, il peso degli under 35 che, comunque, rappresentano oltre 1/5 del totale a conferma del peso significativo di questa fascia di consumatori.

Classe Età (anni)% Giu 2021
18-245,0%
25-3415,8%
35-4419,2%
45-5426,1%
55-6421,1%
65-7410,3%
oltre 742,5%

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Relativamente all’andamento delle richieste di prestiti auto nelle diverse regioni del Paese, influenzato da peculiarità e dinamiche locali che non sono state oggetto di approfondimento, la rilevazione di CRIF mostra un andamento marcatamente positivo in Umbria (+22%), Valle d’Aosta (+16,4%) e Abruzzo (+16,2%) compensato dalle flessioni registrate nelle Marche (-5,4%), in Toscana (-9,2%), in Molise (-11,8%). In leggero calo le richieste anche in Piemonte (-0,9%) e in Lombardia (-1,6%).

Relativamente agli importi medi richiesti, invece, nel mese di giugno il primato spetta al Trentino-Alto Adige, con 18.909 Euro, seguito dalla Valle d’Aosta, con 17.703 Euro. All’estremo opposto della classifica si collocano la Basilicata, con 14.759 Euro di media, e il Molise, con 14.496 Euro.

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