Nel primo trimestre 2022, in calo i posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi

 Nel primo trimestre 2022, in calo i posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi

L’Istat rende disponibili on line le stime preliminari del tasso di posti vacanti per tutte le imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi (serie disponibile a partire dal 2016); in analogia a quanto fatto nelle precedenti note, vengono anche diffuse le stime riferite alle sole imprese con almeno 10 dipendenti.

Nel primo trimestre 2022, il tasso di posti vacanti destagionalizzato – per il totale delle imprese con dipendenti – si attesta all’1,9% per il complesso delle attività economiche e al 2% e all’1,8%, rispettivamente, per l’industria e per i servizi. In particolare, rispetto al trimestre precedente, il tasso di posti vacanti segna un decremento di 0,2 punti percentuali.

Per le imprese con almeno 10 dipendenti, il tasso di posti vacanti è pari all’ 1,7%, sintesi di una diminuzione nei servizi (-0,3 punti percentuali) e di una sostanziale stabilità nell’industria.

TASSO DI POSTI VACANTI NEL TOTALE IMPRESE. I trimestre 2016 – I trimestre 2022, dati destagionalizzati, valori percentuali
Grafico Posti vacanti Totale imprese

TASSO DI POSTI VACANTI NELLE IMPRESE CON ALMENO 10 DIPENDENTI. I trimestre 2010 – IV trimestre 2021, dati destagionalizzati, valori percentuali.

Grafico Posti vacanti imprese 10+ addetti

Fonte: Indagini Vela e GI.

I posti vacanti si riferiscono alle ricerche di personale che, alla data di riferimento (l’ultimo giorno del trimestre), sono iniziate e non ancora concluse. In altre parole, i posti di lavoro retribuiti (nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di liberarsi) per i quali il datore di lavoro cerca attivamente al di fuori dell’impresa un candidato adatto ed è disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo.

Il tasso di posti vacanti è il rapporto percentuale fra il numero di posti vacanti e la somma di questi ultimi con le posizioni lavorative occupate. Tale indicatore può fornire informazioni utili per interpretare l’andamento congiunturale del mercato del lavoro, dando segnali anticipatori sul numero di posizioni lavorative occupate.

I dati presentati nella nota dell’Istat si riferiscono alle imprese dell’industria e dei servizi e si basano su due rilevazioni: la rilevazione mensile sull’occupazione, gli orari di lavoro, le retribuzioni e il costo del lavoro nelle grandi imprese (GI), condotta sulle imprese con almeno 500 dipendenti, e la rilevazione trimestrale sui posti vacanti e le ore lavorate (Vela), condotta sulle imprese fino a 499 dipendenti.

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