Nel primo trimestre del 2022 vendite al dettaglio in calo, dopo quattro trimestri consecutivi di crescita

 Nel primo trimestre del 2022 vendite al dettaglio in calo, dopo quattro trimestri consecutivi di crescita

A marzo 2022 l’Istat stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio dello 0,5% in valore e dello 0,6% in volume. Sono in diminuzione le vendite dei beni non alimentari (-0,8% in valore e -0,7% in volume) mentre quelle dei beni alimentari sono stazionarie in valore e diminuiscono in volume (-0,6%).

Nel primo trimestre 2022, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio crescono in valore (+0,2%) e calano in volume (-0,8%). Anche in questo caso diminuiscono le vendite dei beni non alimentari (-0,2% in valore e in volume), mentre quelle dei beni alimentari aumentano in valore (+0,5%) e calano in volume (-1,4%).

Su base tendenziale, a marzo 2022, le vendite al dettaglio aumentano del 5,6% in valore e del 2,5% in volume. Sono in crescita le vendite dei beni non alimentari (+11,6% in valore e +10,4% in volume) mentre quelle dei beni alimentari registrano una diminuzione in valore (-0,5%) e, in modo più marcato, in volume (-6,0%).

Tra i beni non alimentari, si registra una crescita tendenziale per tutti i gruppi di prodotti a eccezione di Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni e telefonia (-0,5%). Gli aumenti maggiori riguardano Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+24,6%), Mobili, articoli tessili, arredamento (+20,9%) e Abbigliamento e pellicceria (+20,5%).

Rispetto a marzo 2021, il valore delle vendite al dettaglio cresce per la grande distribuzione (+4,6%), le imprese operanti su piccole superfici (+7,7%) e le vendite al di fuori dei negozi (+7,0%), mentre è in calo il commercio elettronico (-3,9%).

Il commento

Nei primi tre mesi di quest’anno si assiste a un calo congiunturale sia del valore sia dei volumi delle vendite dei beni non alimentari, dopo quattro trimestri consecutivi di crescita. Per i beni alimentari si registra un aumento, dovuto esclusivamente alla dinamica dei prezzi; anche per
questo aggregato i volumi sono in flessione.
A marzo, in termini tendenziali, il marcato aumento per i prodotti non alimentari è influenzato dal confronto con i bassi livelli di marzo 2021, quando molti esercizi specializzati hanno sperimentato limitazioni nelle aperture in connessione con l’emergenza sanitaria. Il settore alimentare
segna, invece, un calo lieve in valore e più consistente in volume.
Tra le forme distributive, a marzo si registra una flessione per le vendite on-line.

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