Nel quarto trimestre 2022 cresce il valore delle esportazioni

 Nel quarto trimestre 2022 cresce il valore delle esportazioni

Nel quarto trimestre 2022, l’Istat stima una crescita congiunturale delle esportazioni per tutte le ripartizioni territoriali: più ampia per il Nord-ovest (+3,2%), più contenuta per il Nord-est e il Sud e Isole (per entrambe +1,1%) e per il Centro (+0,8%).

Nel 2022, rispetto all’anno precedente, l’export in valore mostra una crescita molto sostenuta (+20,0%) e diffusa a livello territoriale, seppure con intensità diverse: l’aumento delle esportazioni è molto marcato per le Isole (+58,0%), intorno alla media nazionale per il Centro (+23,4%) e il Nord-ovest (+19,6%), relativamente più contenuto per il Nord-est (+16,0%) e il Sud (+15,4%).

Nel complesso del 2022, tutte le regioni italiane registrano incrementi dell’export in valore, a eccezione del Molise (-12,1%): i più marcati per Marche (+82,0%), Sardegna (+61,8%) e Sicilia (+56,0%), i più contenuti per Basilicata (+0,4%) e Abruzzo (+2,1%). La performance positiva della Lombardia (+19,1%) spiega da sola un quarto della crescita dell’export nazionale.

Nel 2022, l’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Marche, in particolare, e Toscana e di metalli di base e prodotti in metallo dalla Lombardia spiega per 2,9 punti percentuali la crescita dell’export nazionale; un ulteriore contributo di 1,6 punti deriva dalle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna. All’opposto, la contrazione dell’export di autoveicoli da Abruzzo, Lombardia, Toscana, Molise e Lazio fornisce un contributo negativo di 0,4 punti percentuali alla variazione delle esportazioni.

Nell’insieme dell’anno, i contributi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite della Lombardia verso Stati Uniti (+37,0%), Germania (+20,3%), Svizzera (+31,9%), Spagna (+27,7%) e Francia (+13,9%), delle Marche verso Belgio (+345,5%) e Stati Uniti (+155,5%) e dell’Emilia-Romagna verso gli Stati Uniti (+31,2%). Per contro, apporti negativi provengono dal calo dell’export di Toscana (-14,2%) e Veneto (-9,7%) verso la Svizzera, di Lombardia e Piemonte verso la Russia (rispettivamente -24,5% e -36,7%) e dell’Emilia-Romagna verso il Giappone (-19,6%).

L’analisi provinciale dell’export mostra performance positive per quasi tutte le province italiane: i contributi positivi più elevati si rilevano per Milano, Ascoli Piceno, Torino, Siracusa, Cagliari, Brescia, Vicenza, Bergamo, Modena, e Firenze. Si segnalano dinamiche negative per Chieti, Piacenza, Campobasso, Massa-Carrara, Potenza, Crotone e Palermo.

Il commento

Nel quarto trimestre 2022 il valore delle esportazioni registra una dinamica congiunturale positiva, territorialmente diffusa. Su base annua, la crescita, pur restando molto sostenuta, è stazionaria per il Nord-ovest e in rallentamento per le altre ripartizioni. 

La crescita dell’export in valore nel 2022 – condizionata dai rialzi dei prezzi diffusi a livello merceologico – riguarda tutte le ripartizioni ma con dinamiche differenziate: è molto sostenuta e più marcata rispetto al 2021 per le Isole, spinta soprattutto dalle vendite di prodotti della raffinazione; più accentuata anche per il Centro, trainata dalle vendite di prodotti farmaceutici, e per il Sud, grazie anche alla positiva dinamica delle vendite di prodotti alimentari, mentre è in lieve rallentamento per il Nord.

L’export di prodotti farmaceutici dalle Marche, metalli e prodotti in metallo dalla Lombardia e prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna spiega da solo 1/5 della crescita dell’export nazionale nel 2022.

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