Nuovo record della disoccupazione

La riduzione tendenziale dell’occupazione italiana (-199.000 unità) si accompagna alla contenuta flessione di quella straniera (-12.000 unità). In confronto al primo trimestre 2013, il tasso di occupazione degli stranieri segnala una riduzione di 1,6 punti percentuali a fronte di un calo di 0,3 punti di quello degli italiani.
Nell’industria in senso stretto rallenta il calo tendenziale dell’occupazione (-0,3%, pari a -16.000 unità), cui si associa la nuova marcata contrazione di occupati nelle costruzioni (-4,8%, pari a -76.000 unità). L’occupazione si riduce anche nel terziario (-0,5%, pari a -83.000 unità), ma il calo riguarda solo il Mezzogiorno.
Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-1,4%, pari a -255.000 unità rispetto al primo trimestre 2013), che in più di sei casi su dieci riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-1,4%, pari a -169.000 unità). Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare (1,1%, pari a +44.000 unità), ma la crescita riguarda esclusivamente il part time involontario (il 62,8% dei lavoratori a tempo parziale).
Per il quinto trimestre consecutivo scende il lavoro a termine (-3,1%, pari a -66.000 unità), cui si accompagna per il sesto trimestre la diminuzione dei collaboratori (-5,5%, pari a -21.000 unità).
Il numero dei disoccupati è in ulteriore aumento su base tendenziale (+6,5%, pari a +212.000 unità) e riguarda sia coloro che hanno perso il lavoro sia le persone in cerca del primo impiego. L’incremento, diffuso su tutto il territorio nazionale, interessa in quasi sei casi su dieci i giovani con meno di 35 anni. Il 58,6% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più (54,8% nel I trimestre 2013).
Il tasso di disoccupazione trimestrale è pari al 13,6%, in crescita di 0,8 punti percentuali su base annua; per gli uomini l’indicatore passa dall’11,9% all’attuale 12,9%; per le donne dal 13,9% al 14,5%. Aumentano i divari territoriali, con l’indicatore nel Nord al 9,5% (+0,3 punti percentuali), nel Centro al 12,3% (+1,0 punti) e nel Mezzogiorno al 21,7% (+1,6 punti).
Nel primo trimestre 2014, dopo tre trimestri di crescita, diminuisce il numero di inattivi 15-64 anni (-0,6%, pari a -92.000 unità). Il calo si concentra nel Centro, alimentato per oltre due terzi dalle donne.
Occupati e disoccupati (mensili)
Ad aprile 2014 gli occupati sono 22 milioni 295 mila, in diminuzione dello 0,3% rispetto al mese precedente (-68 mila) e dello 0,8% su base annua (-181 mila).
Il tasso di occupazione, pari al 55,4%, diminuisce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti rispetto a dodici mesi prima.
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 216 mila, diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente (-14 mila) ma aumenta del 4,5% su base annua (+138 mila).
Il tasso di disoccupazione è pari al 12,6%, invariato rispetto al mese precedente e in aumento di 0,6 punti percentuali nei dodici mesi.
I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 685 mila. L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all’11,4%, invariata rispetto al mese precedente e in aumento di 0,8 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 43,3%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,8 punti nel confronto tendenziale.
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,6% rispetto al mese precedente (+81 mila) ma diminuisce dello 0,6% rispetto a dodici mesi prima (-84 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,1 punti su base annua.
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