Osservatorio mensile Findomestic: la crisi non è colpa dell’Europa

 Osservatorio mensile Findomestic: la crisi non è colpa dell’Europa

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[dropcap]S[/dropcap]olo il 10% degli Italiani attribuisce all’Europa la responsabilità della crisi. Il 47% ritiene che la causa sia principalmente addebitabile al malgoverno del Paese e alle riforme mancate. Quanto alla possibilità che il prossimo semestre di presidenza dell’Unione italiano possa essere determinante per l’uscita dalla crisi, gli italiani rispondono con scetticismo.
Il dato sulla fiducia del Paese resta sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente: 3,38 punti contro i 3,45 di marzo, che era stato il dato migliore degli ultimi 2 anni. Cala di un punto la propensione al risparmio.

Il 93% degli Italiani si è segnato in agenda l’appuntamento elettorale del prossimo 25 maggio con le elezioni europee. E il 70% sa che dal 1° luglio, a guidare per i successivi 6 mesi l’Unione, sarà proprio l’Italia. Inoltre, quasi il 70% afferma di conoscere compiti e poteri dell’emiciclo di Strasburgo. Chi pensava che l’Europa per gli Italiani fosse ancora una grande incognita o comunque una realtà, sotto il profilo politico, dai contorni poco definiti, si sbaglia. A certificarlo, l’Osservatorio Findomestic di aprile, che indaga sul rapporto tra il Paese e la dimensione comunitaria.
Il dato più rilevante è che non più del 10% attribuisce a Bruxelles le responsabilità della crisi. Mentre quasi la metà, il 47%, è convinto che la colpa sia in primis italiana: “malgoverno” della cosa pubblica e “riforme mancate”, sono infatti le ragioni ritenute alla base della difficile situazione socio-economica che vive il Paese.
Più tiepido il giudizio sull’importanza che il semestre europeo a guida italiana potrà avere per l’uscita dalla crisi: non più del 28% si aspetta una vera svolta.
Sul fronte della fiducia, aprile ha confermato, seppur con un lieve arretramento, il dato di marzo. L’indice ha riportato un valore di 3,38 punti (nel mese precedente c’era stato il picco a 3,45 su una scala che – lo ricordiamo – va da 1 a 10 e ha nel 7 la sua soglia positiva).
Arretra leggermente anche la propensione al risparmio: negli ultimi 30 giorni il 15,3% degli Italiani si è detto pronto ad aumentare, nell’arco dei prossimi 12 mesi, le risorse da mettere da parte, contro il 16,3 registrato a marzo.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici: grandi elettrodomestici ed elettronica di consumo in crescita. Si ferma il trend dei piccoli elettrodomestici
Salgono di un punto sia le previsioni di acquisto dell’elettronica di consumo (con gli interessati che passano dal 23 al 24% del totale), sia quelle dei grandi elettrodomestici (da 14,9 a 15,8%). Perdono invece un punto le proiezioni per i piccoli elettrodomestici: il 27.9% di marzo è sceso, ad aprile, al 26,9. Situazione invertita sul fronte dei budget di spesa: cresce quello per i piccoli elettrodomestici (da 163 a 184 €), e calano quelli per grandi elettrodomestici (da 809 a 796 €) per l’elettronica di consumo (da 583 a 567 €).

Informatica, telefonia e fotografia: prosegue il trend positivo di foto e videocamere; stabili i tablet; arretrano telefonia e pc
Sale al 13,5% la quota di interessati all’acquisto di foto e videocamere (a marzo il dato si era fermato al 12,7%). Stabili le previsioni per i tablet (14,3% contro il 14,2% del mese precedente). Torna al 19,4% la quota di quanti, ad aprile, si dicono pronti a comprare un pc. È lo stesso rilevato nel gennaio e nel febbraio scorsi, mentre a marzo era stato riportato un aumento al 20,1%. Arretra di un punto rispetto al mese precedente, al 21,8%, la percentuale di chi si dice pronto a comprare un telefonino.
Per quanto riguarda le previsioni di spesa, da marzo ad aprile, per i pc si passa da 509 a 501 €, per foto e video camere da 318 a 302 €, per la telefonia da 298 a 307 € e, infine, da 292 a 295 € per i tablet.

Auto e moto: ancora in crescita auto nuove e auto usate. Battuta d’arresto per moto e scooter
Regge il trend positivo delle previsioni di acquisto di auto nuove e usate. Per le prime, si stima che nei prossimi tre mesi, l’11,2% dei consumatori proceda all’acquisto (30 giorni fa era il 10,1%). Per le seconde, il dato era del 9,1% (contro il 7,7 di marzo). Calano, invece, le previsioni per scooter e moto, che passano dal 5,1 di marzo al 4,7 di quest’ultimo mese. In leggero aumento il budget preventivato per le auto nuove, che passa da 18.465 a 18.472 €; cala, invece, quello per le vetture usate: da 6.605 a 6.481 €. Correzione all’insù per l’importo di spesa previsto per scooter e moto: da 2.753 a 2.834 €.

Casa e arredamento: continuano a salire le previsioni per ristrutturare casa e per acquistarla. In lieve crescita anche le previsioni per l’acquisto di mobili
Tra marzo e aprile, passa dal 4,9 al 5,8 la quota di quanti si dicono interessati a comprare casa, da qui ai prossimi tre mesi. Anche per le ristrutturazioni il dato è in crescita: dal 10,8 all’11,9%. Anche per i mobili correzione all’insù: dal 15,3 al 15,5%.  A marzo incremento di 1,2 punti per le ristrutturazioni, che salgono al 10,8% contro il 9,6 del mese precedente. Leggera risalita anche per l’acquisto di case: la quota di interessati passa dal 4,7% di febbraio al 4,9 del mese appena trascorso. Per i mobili, invece, segno meno: la propensione all’acquisto scende al 15,3, contro il 15,7 del mese precedente. Per questi ultimi, cresce però sensibilmente il budget stimato a disposizione, che passa da 2.003 a 2.223 €.

Tempo libero: s’impenna la propensione per i viaggi; su anche il fai da te, mentre restano stabili le attrezzature sportive
Prosegue la risalita della propensione per viaggi e vacanze: il 39,4% degli Italiani si dice pronto all’acquisto nei prossimi tre mesi. A marzo il dato era fermo a 36,9 punti percentuali. Rispetto a un anno fa, il dato è superiore di 3,2 punti percentuali. Bene anche il fai da te: si dicono interessati all’acquisto il 29% dei consumatori, contro il 28,1 del mese precedente. Per abbigliamento e attrezzature sportive, il dato resta invece stabile (24,2% contro 24,1 di marzo).

Efficienza energetica: in crescita la propensione all’acquisto di tutte le categorie di prodotti (impianti fotovoltaici, impianti solari, stufe e infissi)
Passa dal 10,2 all’11,1% la propensione all’acquisto di infissi e serramenti, mentre passa dal 7,8 all’8,1 quella per le stufe a pellet. Cresce anche la propensione per gli impianti fotovoltaici (dal 3,9 di marzo al 5,1 di aprile) e quella per gli impianti solari termici (dal 3,4 al 4%). In aumento anche tutti i budget di spesa. Per gli impianti fotovoltaici, rispetto a febbraio, la cifra passa da 6.815 a 6.988 €. Per il solare termico si va invece da 3.601 a 4.205€; per infissi e serramenti da 2.671 a 3.004 €; per le stufe a pellet da 1.253 a 1.280 €.

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