
Vendite al dettaglio stabili a marzo
A marzo 2024 vendite stabili su febbraio, +2,0% su base annua.
A marzo 2024 vendite stabili su febbraio, +2,0% su base annua.
Vola il second hand: arriverà a 30 miliardi nel 2024, vale quasi quanto l’online.
Dai dati italiani e globali relativi allo stato del commercio digitale nel primo trimestre 2024 emerge una certa prudenza da parte dei consumatori dovuta all’aumento dell’inflazione.
La penetrazione dell’online di prodotto sul totale acquisti Retail nel 2024 resta stabile all’11%. 186 milioni di pacchi spediti nel primo trimestre del 2024: in crescita del 13,5% rispetto al 2023. Sono 88.000 le aziende italiane che hanno un proprio sito e-commerce e 33,7 milioni i consumatori digitali in Italia.
Aibe Index – Osservatorio sull’attrattività dell’Italia presso gli investitori esteri – Rapporto di primavera 2024. Secondo la comunità internazionale, guerre ed elezioni possono causare instabilità a livello mondiale, mentre inflazione e ritardi del Pnrr condizionano le prospettive economiche dell’Italia.
In un contesto caratterizzato da una debolezza del commercio internazionale, nel 2023 le vendite del made in Italy hanno registrato ‘crescita zero’ in valore e un calo del 5,5% in volume. In controtendenza le esportazioni del settore alimentare, in aumento del 7,2% rispetto all’anno precedente, che 2023 è pari a 42,0 miliardi di euro. Segnale positivo…
Osservato ad aprile l’ennesimo calo dell’attività e dei nuovi ordini. La più lenta crescita occupazionale in poco più di un anno, mentre si intensifica la pressione sui costi. Migliorano le previsioni sull’attività futura.
Nel 2023 si riduce la quota di popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale (da 24,4% a 22,8%).
Il 15 maggio all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede Il 15 maggio, presso l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, si terrà la prima edizione di ROME Summit, un forum economico promosso dai giovani di UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) insieme a EOF Living e la stessa Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. L’incontro, al quale…
Le imprese che investono in tecnologie Net Zero, determinanti per l’autonomia strategica e la sicurezza energetica del nostro Paese e dell’Europa, sono più produttive. Secondo le analisi effettuate da Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne, 1.268 imprese italiane hanno brevetti per tecnologie Net Zero (depositati dal 2010 a oggi) e registrano un maggiore fatturato (+138% rispetto…