
CGIA: col salario minimo per legge rischiamo più lavoro nero
Sì della CGIA al minimo salariale per legge, purché sia misurato dal TEC.
Sì della CGIA al minimo salariale per legge, purché sia misurato dal TEC.
A giugno i ritardi gravi tornano a salire dopo il minimo storico raggiunto nel 2022. I pagatori puntuali sono pari al 41,2% del totale. Trasporti, costruzioni, servizi alla persona e alcuni settori dell’industria registrano i peggioramenti maggiori nei ritardi gravi. Gap: Nord-est più affidabile con il 48,3% di pagamenti regolari, Sud e Isole meno virtuose con il 28,7%, rispetto alla media nazionale del 41,2%.
A maggio 2023 vendite +0,7% su aprile, +3,0 % su base annua.
Sostegno a progetti di ricerca e sviluppo nel Sud.
Il programma Transizione 4.0 porterà a quota 112 miliardi di euro il totale di investimenti e consumo di macchinare da parte delle aziende manifatturiere italiane al termine del periodo 2020-2023.
Il Dipartimento Lavoro e Welfare ha pubblicato un avviso che intende concedere incentivi all’occupazione alle imprese che operano nella filiera turistica.
Fatturato in crescita anche nel 2023, con una previsione del +3,5%. Ottimismo temperato per gli anni a venire: il 55% delle aziende attende una crescita contenuta, ma chi investe nella Duplice Transizione e nella formazione è più fiducioso per il futuro. La qualità della produzione in Italia è considerata un asset strategico per lo sviluppo. L’attenzione ai temi ESG rappresenta una leva competitiva capace di garantire performance migliori (+61% l’EBIT margin). Per trattenere i talenti, una impresa su due punta sugli incrementi salariali. Il 48% si è attivato (o lo farà) per intercettare le opportunità offerte dal PNRR, ma la burocrazia è una barriera.
Nel primo trimestre del 2023 l’economia italiana è caratterizzata da una crescita del PIL dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre in Germania ed Eurozona si conclama una recessione tecnica.
La disoccupazione estesa scende all’8,4%. La variazione dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto scende al 7,1%. Nonostante i miglioramenti dell’indice, permangono gravi incertezze legate alla velocità di rientro dell’inflazione e a un possibile, se non probabile, forte rallentamento dell’economia; non si può escludere l’eventualità di una stasi, se non di una crescita, dell’area del disagio sociale nei prossimi mesi.