
PMI e credito: cosa è cambiato dopo due anni di pandemia
Dal quarto Osservatorio Piccole Imprese Italiane di Credimi emerge che nel 2021 sono diminuite le motivazioni «emergenziali» per richiedere un finanziamento (mancanza di liquidità, pagamento fornitori) e aumentate quelle «di prospettiva di investimento» (rinnovare magazzino, assunzioni, formazione personale, e-commerce, acquisto strumenti e software). Aumentano gli importi ipotizzati per il prossimo finanziamento (ben il 39% delle imprese richiederà più di 100mila euro).