
L’inflazione negativa si conferma per il quarto mese consecutivo
Ad agosto 2020 l’indice dei prezzi al consumo NIC +0,3 su luglio e -0,5% in un anno.
Ad agosto 2020 l’indice dei prezzi al consumo NIC +0,3 su luglio e -0,5% in un anno.
Trentacinque milioni di presenze sotto l’ombrellone degli stabilimenti balneari. Un dato che conforta rispetto all’andamento molto negativo di giugno e luglio. E può rappresentare – sperano gli operatori – il primo passo del lungo cammino verso l’auspicata ripresa di uno dei settori più martoriati dall’emergenza sanitaria: il turismo.
Un sondaggio di SAP Concur rivela che i lavoratori europei non hanno ben chiaro quali sono le spese coperte dall’azienda mentre sono in smart working. Solo il 15% degli italiani è stato informato su come gestire le spese durante il lockdown. La maggior parte dei lavoratori in tutta Europa ammette di non essere stato adeguatamente preparato a lavorare da casa prima della pandemia.
Una ricerca della Cloud Security Alliance evidenzia la necessità di formazione e di obiettivi chiari perché le aziende possano sfruttare al meglio le soluzioni CASB.
La misura riguarda interventi di sostegno alle start up lombarde in fase di avviamento e consolidamento.
Contrariamente a quanto si pensa, nel rapporto “dare-avere” tra lo Stato e il contribuente italiano a rimetterci, da un punto di vista strettamente economico, è sicuramente quest’ultimo.
L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-EY registra un trend negativo del
-27,7% a luglio 2020 vs 2019 e una flessione del -40,6% nei primi 7 mesi del 2020 vs 2019.
Affidato al Fondo Nazionale Innovazione, potrà co-investire nel capitale assieme ad investitori regolamentati.
Tra inizio febbraio e fine maggio le regioni italiane hanno speso per l’emergenza Covid-19 oltre 4,1 miliardi di euro, pari al 3,5% dell’intera spesa pubblica sanitaria. La distribuzione territoriale delle spese per l’emergenza è comunque piuttosto variegata.
Aumentano le imprese di pulizia e quelle che si occupano di tatuaggi e piercing. Crescono i giardinieri e i parrucchieri ed estetiste. Si riducono invece le imprese di costruzioni e quelle che si occupano di ristrutturazione, i “padroncini” addetti ai trasporti su strada, gli elettricisti, i falegnami e i meccanici.