Per combattere la sindrome della superficialità bisogna riuscire a trasformare gli avvenimenti in esperienze

Allentare la morsa di questa superficialità si può!
I tre consigli principali sono:
1) Scomporre i problemi complessi in problemi semplici dove la veloce “superficialità” sia adeguata. Per gestire la superficialità è importante scomporre in piccoli passi che si possono compiere uno per volta. Per questa scomposizione, può essere molto utile un classico sistema che usiamo nelle aziende manifatturiere, ma che è applicabile a tutte le decisioni manageriali: il diagramma di Ishikawa. Si tratta di una schematizzazione che permette di analizzare le cause di un problema. Viene anche detto diagramma a spina di pesce o diagramma causa effetto.
2) Il secondo consiglio è quello di prendere le distanze dal problema. Ci sono alcuni atleti che riescono ad essere dei fuoriclasse perchè, seppur per pochi attimi, riescono ad estraniarsi dalla concitazione del gioco e vederlo “rallentato”. Questo li porta a riuscire a fare la cosa giusta anche solo all’ultimo istante. Si tratta di maturare dentro di se la forza di agire, anche se per pochi istanti, in modo ponderato.
3) Il terzo consiglio riprende questa ricetta. Per superare la superficialità manageriale è necessario affinare una effettiva capacità di riflettere sul proprio lavoro per prendere la giusta distanza da esso. Ma è bene evidenziare che la riflessione, senza azione è sterile. Può anche essere intimamente soddisfacente, ma non incide sui fatti. Ma, attenzione, l’azione senza riflessione è vuota e di breve respiro. Per spiegare meglio questo concetto manageriale, voglio ricordare che tutti gli essere umani vivono avvenimenti. Ma questi avvenimenti diventano esperienze, sono assimilati, solo se c’è la riflessione, il pensiero.
Per rafforzare l’impatto di questo importante consiglio è divertente usare il termine medit-azione. Che evidenzia come il pensiero debba sempre essere legato all’azione e l’azione al pensiero.
Le nostre esperienze confermano che percorsi attenti di coaching, riescono a supportare efficacemente il manager in questa lotta alla superficialità.
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