PMI e sanità: da un progetto europeo Horizon 2020 di ricerca e innovazione le soluzioni per individuare il batterio della legionella

Sono stati presentati qualche giorno fa a Feltre (Belluno) i risultati del Progetto POSEIDON (acronimo di “Plasmonic-Based Automated Lab-on-Chip Sensor for the Rapid in-Situ Detection of Legionella”), curato da una task force di enti di ricerca e aziende private che hanno messo a disposizione le reciproche competenze per arrivare a un prodotto da immettere sul mercato, in grado di ostacolare la diffusione del temibile virus.
Il Progetto POSEIDON è stato finanziato per 4 milioni di euro dal programma dell’Unione Europea Horizon 2020.
La Legionellosi è una grave forma di polmonite causata dal batterio Legionella pneumophila, con un tasso di mortalità del 10-15%. La Legionella pneumophila prolifera in ambienti acquatici, soprattutto in acqua potabile, aria condizionata, saune/piscine. La sua rilevazione e monitoraggio si basano su protocolli che richiedono diversi giorni di tempo
Il progetto Poseidon
Obiettivo del progetto POSEIDON è quello di cambiare l’approccio sia nel monitoraggio ambientale dei batteri che nella gestione del rischio di infezione attraverso lo sviluppo di un sistema completamente automatico e affidabile. La manipolazione del campione di aria/acqua è progettata e integrata nel dispositivo micro–fluidico attraverso il quale le cellule batteriche sono trasportate dal modulo di campionamento alla piattaforma di rilevamento ottico, in un processo automatizzato in grado di ridurre il rischio di infezione a cui è esposto il personale preposto all’analisi. Il metodo prevede di individuare i batteri in modo automatico e nello spazio di poche ore. Il protocollo completo di rilevazione è integrato ed eseguito secondo le direttive dell’UE. POSEIDON lavorerà ora per l’industrializzazione del prodotto prevista entro il 2019 e per la distribuzione sul mercato entro il 2021.
Il ruolo di Warrant
Con lo scopo di sviluppare un dispositivo per il rilevamento ottico automatico dell’agente patogeno Legionella pneumophila, la task-force composta da partner provenienti da Italia (Clivet, Protolab, ARC – Centro Ricerche Applicate), Svezia (Uppsala University), Spagna (Catlab – CAT) e Olanda (Metrohm Applikon) si è avvalsa della consulenza di Warrant Group per il project management di POSEIDON. Il team della European Funding Division di Warrant ha assistito i partner del progetto in tutti gli aspetti organizzativi/amministrativi, economici, fiscali e giuridici, nonché di comunicazione e di formazione, inclusa l’organizzazione della POSEIDON Summer School a luglio 2017.
“Si è trattato di un’importante sfida per la salute e la sicurezza sociale – racconta Isella Vicini, Direttore della European Funding Division di Warrant Group – e per l’applicazione di dispositivi fotonici in campo medico. Il progetto POSEIDON è un risultato innovativo per il settore ICT e di particolare interesse per le azioni di Ricerca e Innovazione promosse da Horizon 2020, il programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione Europea. Sono soddisfatta del lavoro su questo progetto che è stato portato avanti con determinazione e con passione da tutti i partner e che ha portato al raggiungimento dei risultati attesi.”
Il Programma UE di Horizon 2020: fornire l’eccellenza scientifica per l’Europa
Orizzonte 2020 è il più grande programma mai realizzato dall’Unione europea (UE) per la ricerca e l’innovazione. Condurrà a più innovazioni, scoperte e risultati rivoluzionari trasferendo grandi idee dal laboratorio al mercato. Sono disponibili quasi 80 miliardi di euro di finanziamenti per un periodo di 7 anni (2014-2020), oltre agli investimenti nazionali pubblici e privati che questa somma attirerà.
Warrant Group è impegnata anche nel lancio di altri tre progetti Horizon 2020 in cui partecipa a vario titolo: SMARTFAN, che tratta di materiali smart all’interno dei sistemi di ventilazione (tra i partner vi sono anche Dallara, Elica e Techedge); INNOVACONCRETE che ha l’obiettivo di sintetizzare nuovi nanomateriali utili per la conservazione dei più importanti monumenti europei costruiti in calcestruzzo, tipici del XX° secolo; MOLOKO, che mira a sperimentare nuovi sensori integrati e miniaturizzati per il monitoraggio on site della qualità del latte lungo tutta la filiera (coordinatore del progetto è il CNR di Bologna, mentre tra i partner vi sono l’Istituto Superiore di Sanità, Fraunhofer, VTT e Parmalat).
Infine, Warrant Group parteciperà con una propria delegazione e con un seminario sui finanziamenti EU, a Innovabiomed – www.innovabiomed.it, evento di networking in programma a Veronafiere il 23 e 24 gennaio, in cui gli esperti della produzione di dispositivi medici avranno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi per mantenere l’industria biomedicale italiana competitiva nel mondo.
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