Approvata in via definitiva alla Camera dei Deputati la riforma del processo civile, un provvedimento che pur con diverse criticità, prevede due importanti interventi per le lavoratrici e i lavoratori e per le imprese: l’estensione della negoziazione assistita sul lavoro alle avvocate e agli avvocati e il superamento del rito Fornero. Agi, Avvocati Giuslavoristi Italiani, ha espresso una valutazione positiva su questi specifici provvedimenti: la conclusione positiva di una storica battaglia dell’associazione per la modernizzazione e semplificazione del settore e per una migliore tutela dei diritti.
Per Tatiana Biagioni, presidente Agi, “la negoziazione stragiudiziale delle controversie di lavoro è strategica non solo in chiave deflattiva, ma proprio nel comune interesse delle parti di conseguire certezze in tempi brevi. La funzionalità e rapidità delle soluzioni alternative alla giustizia ordinaria riduce l’inasprimento dei conflitti, la cui valenza trascende i casi singoli e appare particolarmente auspicabile in questo periodo di difficoltà e potenziale crescita delle tensioni sociali. Soprattutto nell’Italia dell’emergenza Covid19, si rischia ancora oggi di andare incontro alla prospettiva di una fase complessa sul piano occupazionale e, nei prossimi mesi, a un incremento del contenzioso, la cui trattazione sarà ostacolata anche dall’accumulo di pendenze nell’anno scorso”.
“Positivo – continua la presidente Agi – anche se da continuare a tenere sotto osservazione nella concreta definizione poi della delega, è il superamento del rito Fornero da noi più volte auspicato. Tra gli altri aspetti, si unificano nell’unico rito ordinario di lavoro (art. 409 e ss. cpc) i procedimenti di impugnazione dei licenziamenti, oggi diversificati a seconda della data di assunzione del dipendente. Il rito speciale aveva creato problemi, difficoltà interpretative e controversie meramente processuali che hanno appesantito non poco il lavoro degli uffici giudiziari senza un reale beneficio per le parti processuali”.
“Infine, l’approvazione nella legge di questi provvedimenti sul lavoro – conclude Biagioni – è frutto di un forte impegno di Agi e arriva con un consenso ampio, come dimostra anche il dibattito nei due rami del Parlamento. Ma in questa sede è bene ricordare, e ringraziare, il lavoro svolto dai vertici dei Giuslavoristi italiani che si sono succeduti in questi anni, con le numerose audizioni nelle Commissioni Parlamentari, gli incontri con diversi ministri di Giustizia e del Lavoro, le lettere e i documenti inviati, gli articoli sulla stampa, ma anche da non dimenticare la grande capacità di far convergere su questa battaglia tutte le componenti dell’Avvocatura Istituzionale e Politica. Lo dimostrano anche le mozioni votate nei Congressi nazionali forensi di Rimini 2016 e di Catania 2018, fatte proprie sia dal Consiglio Nazionale Forense sia dall’Organismo Congressuale Forense”.