Nell’era dell’economia dell’attenzione, una recensione online può valere più di una campagna pubblicitaria. Tuttavia, il confine tra promozione lecita e manipolazione della reputazione è sempre più sottile, soprattutto alla luce delle nuove normative europee in materia di tutela dei consumatori.
Secondo la Direttiva Omnibus 2019/2161/UE, recepita in Italia con il D.lgs. n. 26/2023 ed entrata in vigore a pieno regime nel 2024, le piattaforme online devono garantire che le recensioni pubblicate provengano da consumatori reali che abbiano effettivamente acquistato o utilizzato un prodotto o servizio. Le recensioni false, così come quelle scritte su richiesta di aziende senza che ci sia stata un’esperienza concreta, sono considerate pratiche commerciali scorrette ai sensi del Codice del Consumo e possono portare a sanzioni da parte dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).
I numeri che spiegano il fenomeno
La necessità di incentivare recensioni autentiche nasce da un dato spesso sottovalutato: la maggior parte dei clienti soddisfatti non lascia alcuna recensione, a meno che non venga sollecitata. Secondo un’analisi di EmbedSocial, solo il 19% dei consumatori lascia sempre una recensione, mentre il 69% lo fa solo se invitato dall’azienda. Questo significa che il silenzio non equivale a disinteresse, ma a una mancata attivazione.
D’altra parte, le esperienze negative tendono a essere condivise con maggiore facilità, creando un evidente squilibrio nella percezione pubblica della qualità di un servizio.
Secondo il portale Officina Turistica, il 94% dei consumatori è più propenso a scegliere un’azienda dopo aver letto recensioni positive, mentre il 97% legge attentamente le risposte lasciate alle recensioni negative, a dimostrazione di quanto questo strumento influenzi le scelte d’acquisto.
Cosa dice la legge?
La Direttiva Omnibus impone agli operatori del mercato online di:
segnalare chiaramente se e come verificano che le recensioni provengano da acquirenti reali;
evitare la pubblicazione o il comando di recensioni false;
astenersi da pratiche di selezione ingannevole (ad esempio mostrare solo recensioni positive).
Secondo l’AGCM, l’uso di recensioni scritte da profili falsi o l’occultamento sistematico di feedback negativi configura pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo.
Tuttavia, non è vietato incentivare recensioni vere da parte di utenti reali, a patto che ci sia trasparenza, nessuna falsificazione e che l’utente abbia avuto un accesso reale al prodotto o servizio.
Ed è in questo margine di legalità che si muovono servizi cone Comprarerecensioni.it, puntando a valorizzare esperienze reali, attraverso una gestione più “attiva”, ma conforme della reputazione.
Comprare recensioni online è legale?
In questo contesto di crescente attenzione e regolamentazione sta facendo l’iniziativa del sito Comprarerecensioni.it che permette alle aziende di ricevere recensioni scritte da profili reali, italiani e attivi, in seguito ad esperienze veritiere.
“Non stiamo parlando di profili falsi o recensioni inventate,” chiarisce il team di Comprarerecensioni.it. “La nostra rete è composta da utenti reali e verificati, che testano i servizi e pubblicano recensioni autentiche, scritte in italiano corretto. Si tratta di stimolare esperienze reali che altrimenti resterebbero silenziose”. Tutto legittimo dunque.
Un dibattito ancora aperto
La domanda che risuona nella mente degli imprenditori digitali rimane però: incentivare una recensione significa manipolare il giudizio del cliente o rappresenta una forma legittima di marketing in un ecosistema digitale altamente competitivo?
Il settore resta diviso. Da una parte chi ritiene che ogni forma di sollecitazione distorca la spontaneità del web, dall’altra chi sostiene che, in un mercato saturo, anche le aziende meritevoli hanno il diritto di stimolare feedback, purché autentici.
Per sciogliere ogni dubbio Comprarerecensioni.it offre provocatoriamente persino una recensione gratuita a tutti, con l’intento di dimostrare che è possibile incentivare feedback veritieri, senza violare la fiducia dei consumatori. Il tutto dichiaratamente offerto a dimostrazione della genuinità del servizio.
Incentivare senza manipolare
La sfida è capire dunque se il mercato oggi è pronto ad accettare un nuovo modo, più trasparente e strutturato, di costruire la reputazione digitale. Incentivando la scrittura di recensioni genuine, senza alcuna manipolazione.
Dopotutto se oggi anche i clienti soddisfatti devono essere “attivati” per farsi sentire, forse il vero problema non è chi chiede le recensioni, ma chi continua a far finta che basti aspettare per ottenerle.
Per maggiori informazioni si può visitare la pagina www.comprarerecensioni.it/servizi/recensioni-gratis-servizio-di-test.html o contattare il numero WhatsApp https://wa.me/447459743729.