Aziende eccellenti e che hanno avuto il coraggio di pensare fuori dagli schemi hanno rivoluzionato mercati globali.
Amazon è nata servendo lettori online che le librerie ignoravano — troppo piccoli, troppo poco profittevoli. Oggi definisce il retail mondiale.
Microsoft di Satya Nadella ha iniziato la sua rinascita servendo i piccoli sviluppatori con Azure, non le grandi corporate.Era “poco profittevole”. Oggi è un colosso del cloud.
Netflix è nata come videonoleggio postale, poi streaming scadente per i puristi del DVD. Era un mercato minuscolo. Poi ha distrutto Blockbuster.
La Silicon Valley investe da anni su mercati minuscoli che nessuno vuole: quartieri senza taxi (Uber), persone senza hotel (Airbnb), sviluppatori senza appoggio bancario (Stripe). Mercati marginali diventati globali.
Allora, cosa ci frena? Ogni azienda, grande o piccola, inciampa sulle stesse trappole mentali.
Le “10 Bucce di Banana” che impediscono la disruption nelle PMI e come affrontarle
- “Abbiamo sempre fatto così” → Chiediti: cosa succede se eliminiamo questo passaggio?
- “Il cliente non capirebbe”→ Fai un Test con 3 clienti pilota.
- “Non abbiamo budget”→ Il cambiamento a base zero non richiede denaro, richiede decisioni.
- “Siamo troppo piccoli” → Paradosso: più sei piccolo, più puoi cambiare in fretta.
- “Le persone non seguono”→ Le persone seguono un perché, se è spiegato bene.
- “La tecnologia farà tutto”→ Prima semplifica il processo, poi digitalizzalo.
- “Il commerciale è un costo”→ È il tuo sensore strategico del mercato, non una spesa.
- “La produzione deve produrre, non pensare”→ Chi è più vicino all’azione vede aspetti diversi di chi la misura.
- “È un periodo complicato”→ È la normalità.
- “Aspettiamo tempi migliori”→ I tempi migliori non arrivano. Si costruiscono.
La disruption non nasce dal budget. Nasce dalla lucidità dell’imprenditore, del manager.
Ecco un metodo pratico per ripartire da zero oggi, operativo, rapido, concreto:
SNAPPED Base 0:
S – Stop
Fermati. Interrompi il pilota automatico.
Chiediti: Se smettessi di fare questa attività oggi, qualcuno ne sentirebbe la mancanza?
N – Nullify
Cancella ciò che è sopravvissuto per inerzia.
Domandati: Se lo eliminassi oggi, cosa accadrebbe davvero?
A – Align
Riallinea attività e costi al valore reale.
La Domanda è: A cosa serve davvero ciò che facciamo?
P – Prioritize
Scegli. Una priorità al trimestre, tre decisioni operative, 30 giorni per farle.
P – Prototype
Fai test. Micro-test, non macro-progetti: un cliente, un reparto, prova una cosa nuova per una settimana.
E – Energize
Riaccendi la motivazione interna. Il cambiamento entra dagli sguardi, non dai report.
D – Deliver
Metti a terra. Scrivi, assegna, misura.
Curare la routine è la vera innovazione.
Ripartire da zero non è un fallimento. È un ritorno all’essenziale.
6 domande che ci aiutano a pensare:
- Quale cliente non sto servendo — e che qualcuno domani servirà al posto mio?
- Quale passaggio della mia azienda potrei eliminare domattina senza danni?
- Quale prodotto/servizio è diventato troppo complesso per il valore che genera?
- Qual è la mia “Blockbuster zone”: ciò che oggi funziona così bene da impedirci di cambiare?
- Cosa potrei prototipare in 7 giorni per capire se funziona davvero?
- Quale “bucce di banana” mi rappresenta di più — e cosa mi impedisce di lasciarla andare?
Pensare come una start up è il momento in cui l’impresa ritrova la sua freschezza, la sua rapidità, la sua intelligenza.
È ciò che trasforma una PMI lenta in una startup brillante. E un’impresa affaticata in un’impresa viva.
Se vuoi innovare, devi guardare dove gli altri non stanno guardando.
E avere il coraggio di considerare con attenzione e, forse, lasciare andare ciò che oggi funziona anche troppo bene.
La disruption è un atto di lucidità. Anche di coraggio.
La frase su cui riflettere
“L’innovatore deve essere disposto a camminare da solo per un tratto di strada. Dopo, se ha ragione, troverà tutti al suo fianco”, Nicolò Machiavelli.

