Russia-Unione Europea: le recenti decisioni in tema di sanzioni

UE: il 1° luglio del 2016, il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di prolungare le sanzioni verso la Russia sino al 31 gennaio 2017 colpendo prevalentemente il settore finanziario, l’energia e la difesa, i prodotti dual-use.
La situazione si protrae ormai dal 31 luglio 2014 e si protrarrà sino alla completa implementazione del Trattato di Minsk.
Sinteticamente, le sanzioni imposte dall’UE riguardano:
- accesso limitato al mercato Europeo a 5 tra i maggiori gruppi russi operanti nel settore bancario e finanziario, 3 tra I maggiori “player” del settore energia e 3 aziende del settore difesa;
- divieto all’import-export di armi;;
- divieto all’export per quanto riguarda I prodotti “dual – use”;
- limitazione all’accesso da parte russa di specifiche tecnologie per il settore del petrolio (produzione ed esplorazione)
Inoltre, ulteriori misure sono state adottate in aggiunta a quelle economiche sopra citate::
- fino al 15 settembre 2016 sono state emesse misure restrittive (non concessione di visti e congelamento dei beni posseduti in Europa) a 146 persone fisiche e 37 soggetti giuridici russi;
- fino al 23 giugno 2017 sono state imposte misure restrittive nei raporti con i territori russi della Crimea e di Sebastopoli non riconosciuti dall’UE. Tali misure non coinvolgono solo l’import-export ma anche eventuali forniture attenenti al settore turistico.
Infine, alcune misure riguardano misure di cooperazione a sostegno dello sviluppo:
- alla BEI (Banca Europea degli Investimenti) è stato richiesto di sospendere il rinnovo dell’accordo con la Russia per il sostegno di operazioni finanziarie;
- l’UE si sta coordinando con la BERS (Banca Europea Ricostruzione e Sviluppo) per sospendere nuove operazioni finanziarie a supporto della Russia;
- alcuni programmi bilaterali EU-Russia sono stati rivisti ed alcuni sono stati sospesi.
Russia: l’embargo sui prodotti agro-alimentari è stato prolungato sino alla fine del 2017. Tale decisione è stata recentemente presa dal Presidente Putin che, con un Decreto da lui firmato, ha motivato tale scelta richiamandosi agli interessi di protezione degli interessi nazionali.
Certamente questa situazione blocca gli scambi di carattere commerciale per le nostre imprese ma offre dei vantaggi per chi decidesse di investire in un momento in cui il rublo è debole e il Governo / Istituzioni russe offrono notevoli benefici agli investitori stranieri. La scelta è senza dubbio strategica, ma il mercato della Russia è e rimarrà un ottimo trampolino per tutti i mercati dell’area e soprattutto con quelli già aderenti all’Unione Economica Eurasiatica.
Amministratore Delegato di Agenzia per la Russia s.r.l., società consortile di natura privata che accompagna le aziende italiane sul mercato russo e viceversa. Formatore e outsourcing manager per i mercati esteri.
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