Sempre più social, sempre più ‘instant’

Facebook ha appena presentato una trimestrale oltre le più rosee aspettative. La crescita è inarrestabile. E, mentre i networks crescono, c’è una corsa a diventare sempre più ‘instant’.
Prendiamo WhatsApp. È l’iniziatore ed il dominatore del mondo dell’instant messaging. La sua diffusione ed utilizzo è così pervasiva da poter essere considerato il primo touch point di ogni tipo di comunicazione.
Questa è una considerazione di buon senso. Ma, se andiamo ai numeri, ci sono solo conferme. In Italia il 72% delle persone utilizza WhatsApp. Il 49% delle persone utilizza Facebook Messenger. Il 20% cumulato usa altre app di assimilabili: WeChat, Line e Telegram (dati: We Are Social).
Questa diffusione, secondo me, fa la differenza anche, di riflesso, sui social in senso stretto. Perché, attenzione, Facebook ha una penetrazione del 67% (quindi inferiore a WhatsApp).
E allora ecco che Facebook ad inizio anno fa il roll-out delle feature dei live videos. E, poi, Instagram, crea l’estensione delle stories temporanee (durano solo 24 ore). Ma poi, Snapchat vive sui post del momento, su contenuti che si autodistruggono, da sempre: è su questo che ha costruito il suo sucesso.
Sempre più all-in-a-moment quindi. Perché poi questo è anche un vero e proprio trend trainante, quello che ‘funziona’ in queste settimane nel mondo del tech. E infatti proprio questa settimana sono arrivate altre 2 novità.
La prima viene da Facebook Messenger, che sta testando degli Instant Games. Si tratta di giochi online poco pesanti che permettono a due utenti di giocare tra loro direttamente in chat.
La seconda viene da WhatsApp, che sta testando una feature che si chiama Status. Dura 24 ore e permette di condividere sul proprio profilo un’immagine con sovrapposizioni di layers, con video ed emoji. Insomma, un clone di Snapchat Stories.
Sempre più social e sempre più instant, quindi.
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