Sotto l’ombrellone: la strategia del mojito

Molti imprenditori sanno essere sempre “sul pezzo”. Ma il cervello, come il cellulare, non funziona bene quando è al 3% di batteria. Se non lo metti in carica, si spegne.

Jeff Weiner, cofondatore di LinkedIn, lo ha detto chiaramente: il suo “segreto di produttività” non è riempire ogni minuto di lavoro, ma creare spazi vuoti per pensare.

Ecco perché l’estate non è “tempo perso”. È il caricabatterie che serve a te. E alla tua azienda.

Nell’articolo “Scaling the 21st-century leadership factory” (luglio 2025), sottolinea che ogni ora, i CEO e i loro team si trovano immersi in un flusso continuo di informazioni e pressioni: dazi doganali che cambiano improvvisamente rotta, instabilità geopolitiche, tensioni sociali, l’avanzata della generative AI e di altre tecnologie, mutamenti demografici che ridisegnano il mercato del lavoro, nuove aspettative delle persone, senza dimenticare gli impatti del cambiamento climatico sui modelli di business.

La complessità è evidente. Un grande retailer della moda si trova di fronte alla possibilità che gran parte della sua catena di approvvigionamento sia soggetta a dazi del 90%, a seconda dell’evolversi delle turbolenze geopolitiche. Un produttore globale di attrezzature industriali deve ridisegnare rapidamente un prodotto di punta che continua a guastarsi a causa di eventi meteo sempre più estremi. Un’azienda di beni di consumo deve ottimizzare i processi di codifica e marketing del prodotto, dato che la generative AI può automatizzarli — e i concorrenti stanno già facendo così.

I leader sono quelli che sanno fermarsi per ricalibrare sé stessi e adottare nuove abitudini che moltiplicano la loro energia e quella dell’organizzazione.

La strategia del mojito

Un buon mojito è equilibrio puro: dolce, acido, fresco e con il giusto colpo di rum.

Ricalibrarsi funziona allo stesso modo: serve un mix bilanciato di ingredienti:

  • Energia fisica → Dormi, muoviti, respira. Anche una passeggiata al mattino, prima che la famiglia si svegli, può fare miracoli.
  • Energia mentale → Leggi qualcosa di diverso dai report di settore. Un romanzo storico o un libro di cucina possono stimolare intuizioni sorprendenti.
  • Energia emotiva → Circondati di persone che ti fanno stare bene. Un pomeriggio con amici vale più di una call internazionale.
  • Energia strategica → Pensa al futuro. Anche un’idea abbozzata su un tovagliolo funziona.

La lista delle “cose da non fare”

Invece di riempire la valigia di obiettivi, riempila di “non obiettivi”:

  • Non rispondere alle mail al volo
  • Non parlare di lavoro a ogni pasto
  • Non riempire ora l’agenda per la settimana del rientro.

Un imprenditore ha inserito tre “giorni bianchi” nel suo calendario estivo: zero riunioni, zero impegni. Risultato? Ha avuto l’idea di un nuovo servizio che oggi vale il 15% del fatturato.

Il quaderno dell’ombrellone

McKinsey lo chiama “pivot strategico”.

Prendi un taccuino e traccia tre colonne:

  • Cose da smettere di fare (es. dire “sì” a progetti fuori focus)
  • Cose da continuare a fare (es. riunione di allineamento settimanale con i tuoi diretti collaboratori)
  • Cose da iniziare a fare (es. sessione mensile di feedback)

Le 6 qualità che contano davvero

McKinsey individua 6 qualità decisive per prosperare oggi:

  1. Energia positiva ed equilibrio personale → per ispirare e motivare.
  2. Leadership al servizio → il successo del team prima dell’ego personale.
  3. Apprendimento continuo e umiltà → curiosità e capacità di adattarsi.
  4. Tenacia e resilienza → navigare le tempeste senza perdere rotta.
  5. Leggerezza → unire le persone e sciogliere la tensione.
  6. Stewardship → lasciare l’organizzazione più forte di come la si è trovata.

Questi tratti non sono un lusso. Sono il vero capitale strategico di chi vuole prosperare in tempi incerti.

Il rientro come “soft landing”

Evita di prevedere il rientro dopo le vacanze in modalità emergenza.

Prenditi due giorni per leggere, riorientarti e fissare priorità. Satya Nadella, CEO di Microsoft, lo fa sempre: due giornate “slow” per focalizzarsi e riallineare il team prima di ripartire.

La pausa estiva è il momento migliore per riposarsi fisicamente.  E rimettere il cervello in modalità creativa.

La frase su cui riflettere

Senza pause la musica è solo rumore”, Wolfgang Amadeus Mozart.

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