S&P Global PMI®: a marzo la crescita del settore edile italiano rimane tra le più veloci della storia dell’indagine

 S&P Global PMI®: a marzo la crescita del settore edile italiano rimane tra le più veloci della storia dell’indagine

Secondo gli ultimi dati PMI® di S&P Global, l’attività edile in Italia di marzo ha continuato a crescere notevolmente.

Malgrado in forte rallentamento dal picco di febbraio, il tasso di crescita è rimasto tra i più forti dell’indagine. I nuovi ordini hanno seguito una tendenza simile e, anche se in forte rallentamento mensile, hanno riportato una delle espansioni più veloci della storia dell’indagine. Detto questo, la guerra in Ucraina ha ostacolato l’ottimismo delle aziende riguardo l’attività del prossimo anno, che a marzo è stato il più debole da dicembre 2020.

Un fattore meno positivo viene mostrato a marzo dall’inflazione dei costi che ha raggiunto un nuovo valore record, a fronte delle notizie di aumenti dei costi di energia, materiali e trasporti.

L’Indice S&P Global PMI® sul Settore Edilizio Italiano – che misura le variazioni su base mensile della produzione totale del settore – a marzo ha registrato 62.9, in discesa dal valore record assoluto di febbraio di 68.5, è risultato tuttavia indicativo di una delle maggiori crescite dalla storia dell’indagine. Nell’intero primo trimestre del 2022 la media dell’indice è stata la maggiore mai registrata.

A livello settoriale, l’edilizia residenziale ancora una volta è stata quella a riportare la crescita più alta, seguita subito dopo dall’edilizia non residenziale e dall’ingegneria civile, entrambi riportando tassi di crescita record. Detto questo, ognuno dei settori monitorati ha registrato espansioni più lente.

A marzo, la crescita generale è stata causata dall’ennesima forte espansione della crescita della domanda. I nuovi ordini ricevuti sono aumentati per il quattordicesimo mese consecutivo, ad un tasso in rallentamento dal picco di febbraio, risultato però tra i maggiori dell’indagine. Secondo le aziende campione, l’ultimo aumento è dovuto alle migliori condizioni della domanda causate principalmente dalle agevolazioni fiscali del governo.

Con un forte afflusso di nuovi ordini, a marzo le imprese edili hanno continuato ad innalzare la loro attività di acquisto ad un tasso che, malgrado sia stato il più debole in tre mesi, è risultato elevato. I dati raccolti hanno inoltre collegato la maggiore attività di acquisto agli sforzi per la costituzione di giacenze per far fronte ai problemi di fornitura. I tempi medi di consegna infatti sono peggiorati a marzo ad un tasso più elevato.

I dati di marzo hanno inoltre mostrato una sostenuta crescita della forza lavoro nelle aziende edili italiane, che estende l’attuale sequenza di crescita a ben oltre un anno. Le aziende campione hanno attribuito l’ultima espansione alla forte domanda dei clienti. Il tasso di creazione occupazionale è rallentato da febbraio pur rimanendo al di sopra della media dell’attuale sequenza ed elevato rispetto agli standard storici.

Le aziende hanno inoltre registrato a marzo un maggiore utilizzo dei subappaltatori, anche se le loro tariffe applicate sono aumentate al tasso più veloce dell’indagine. La disponibilità dei subappaltatori è di conseguenza diminuita ancora una volta ad un tasso elevato.

Analizzando gli altri parametri si evince che a marzo i costi medi di acquisto sono aumentati notevolmente, con evidenti aumenti di costi di energia, materiali e trasporti. Il tasso di inflazione dei costi in particolare è stato senza precedenti in tutta la storia dell’indagine, iniziata nel 1999.

Guardando al futuro, le aziende edili italiane hanno registrato a marzo una forte moderazione dell’ottimismo riguardo all’attività del prossimo anno, causata dalla guerra in Ucraina, dai problemi con la fornitura e dalle pressioni inflazionistiche. Laddove le imprese hanno espresso delle previsioni positive, sono state attribuite alla speranza di una migliore domanda e alle agevolazioni fiscali del governo.

Commento

Lewis Cooper, Economist presso S&P Global, ha dichiarato: “Il settore edile italiano ha registrato a marzo un’altra forte prestazione. La crescita dell’attività, malgrado sia diminuita drasticamente dal picco di febbraio, è rimasta tra le più veloci dell’indagine. Le condizioni della domanda ancora una volta sono aumentate notevolmente, ma ad un tasso di espansione mensile in rallentamento, e sono state attribuite dai dati raccolti alle agevolazioni fiscali del governo. A marzo, un dato meno positivo arriva dal raggiungimento di livelli senza precedenti del tasso di inflazione dei costi, con i dati che hanno mostrato una espansione del prezzo di materiali, energia e trasporti. Le pressioni dei costi sono attribuibili anche alle tariffe dei subappaltatori, aumentate ad un tasso record. L’aumento dei costi associati ai problemi sulla fornitura e alla guerra in Ucraina ha ridotto l’ottimismo riguardo all’attività futura dell’anno prossimo al livello minimo in 15 mesi, con le aziende che sono risultate sempre più preoccupate per le previsioni a breve termine. Detto ciò, il forte risultato del settore di marzo ha fatto terminare in maniera eccezionale il primo trimestre. Secondo i dati PMI, l’espansione dell’attività edile dell’intero trimestre è stata quella maggiore della storia dell’indagine”.

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