S&P Global PMI®: l’attività del settore edile italiano cala per la prima volta da gennaio 2021

 S&P Global PMI®: l’attività del settore edile italiano cala per la prima volta da gennaio 2021

Secondo gli ultimi dati PMI di S&P Global di luglio, il settore edile italiano è entrato in territorio di contrazione. L’attività totale è diminuita drasticamente a causa della riduzione accelerata dell’afflusso di ordini. Secondo le imprese campione, l’aumento dell’incertezza economica, combinata ai problemi legati al sistema del superbonus e alla chiusura dei cantieri, ha condizionato pesantemente le condizioni della domanda.

La scarsa prestazione di luglio ha intaccato anche l’ottimismo delle imprese, con la fiducia sulla produzione per i prossimi dodici mesi che per la prima volta, dalle prime chiusure anti Covid-19 ad aprile 2020, ha indicato un valore negativo. Pertanto, la crescita occupazionale ha indicato uno stallo, e il numero di posti di lavoro è rimasto invariato rispetto a giugno.

Il rapporto Purchasing Managers’ Index® (PMI®) del settore edile italiano di S&P Global, che monitora le variazioni mensili dell’attività totale del settore, si è posizionato su 46.2 nel mese di luglio, in calo rispetto al 50.4 di giugno, evidenziando la prima riduzione della produzione edile italiana da gennaio 2021 e la più elevata da aprile 2020.

La flessione è stata rilevata diffusamente nei tre settori monitorati a luglio, ed è stata più accentuata nel settore dell’ingegneria civile, che ha registrato un forte calo dell’attività. Dopo una ripresa marginale nel mese di giugno,l’attività edile non residenziale ha subito una contrazione indicando un significativo calo complessivo. In particolare, dopo la stagnazione di giugno, l’attività edile residenziale si è ridotta per la prima volta da fine del 2020.

A contribuire significativamente alla contrazione complessiva di luglio è stata la riduzione mensile consecutiva degli ordini ricevuti. Il tasso di riduzione è nel complesso accelerato a ritmo piuttosto sostenuto. Le imprese campione hanno attribuito l’ultima diminuzione alla debole domanda dei clienti determinata dalla maggiore incertezza e dai problemi legati alle modifiche sul superbonus governativo.

Considerando la diminuzione dei livelli di attività e il debole afflusso di nuove commesse, a luglio le imprese edili italiane hanno ridotto al minimo gli acquisti, il cui livello ha registrato il primo calo da gennaio 2021, e complessivamente sostenuto.

Inoltre, i tempi medi di consegna delle forniture di luglio si sono ulteriormente allungati, con le aziende che lo hanno collegato alla carenza di materiali e alle difficoltà nei trasporti. Tuttavia, i ritardi sono stati i meno diffusi da febbraio 2021.

I dati di luglio hanno anche evidenziato uno stallo delle assunzioni in tutto il settore, mettendo così fine a una sequenza di 17 mesi di creazione di posti di lavoro.

Per quanto riguarda i prezzi, a luglio i costi sostenuti dalle imprese edili hanno continuato ad aumentare. Le imprese campione hanno segnalato l’aumento del costo dell’energia, dei materiali, del carburante e dei trasporti come fattori trainanti dell’inflazione dei prezzi di acquisto. Per quanto si sia mantenuto rapido rispetto agli standard storici, l’ultimo aumento dei costi è stato il più lieve in 17 mesi. Le imprese edili hanno inoltre segnalato un ulteriore notevole aumento dei costi dei subappaltatori all’inizio del terzo trimestre.

Guardando al futuro, l’Indice dell’Attività Futura nel mese di luglio è sceso per la prima volta da aprile 2020 al di sotto della soglia di non cambiamento di 50.0. Ciò ha evidenziato aspettative pessimistiche delle imprese edili italiane per i prossimi 12 di produzione. L’incertezza sulle prospettive economiche a breve termine, l’instabilità politica, la guerra in Ucraina e le previsioni di termine degli sgravi fiscali governativi sono stati tutti citati come cause principali del pessimismo di luglio.

Commento

Lewis Cooper, Economist presso S&P Global Market Intelligence ha dichiarato: “Nel mese di luglio il settore edile italiano non è riuscito a sostenere il crescente deterioramento delle condizioni della domanda, registrando una brusca contrazione generale dell’attività economica per la prima volta dal gennaio 2021. In particolare, la produzione è stata inferiore rispetto a giugno in ciascuno dei tre sottosettori monitorati, soprattutto nell’ingegneria civile. Il volume delle commesse è diminuito per il secondo mese consecutivo. Le imprese campione lo hanno attribuito alle deboli condizioni della domanda determinate da fattori come le questioni sul programma superbonus governativo e la maggiore incertezza economica. La scarsa prestazione all’inizio del terzo trimestre si è riflessa nel pessimismo sulle aspettative dell’attività aziendale per i prossimi 12 mesi, con le imprese campione che lo hanno collegato ai rischi di recessione, alle questioni geopolitiche e alle prospettive di termine del programma di superbonus. Appare chiaro che le imprese edili prevedono che questa difficile situazione economica persista per un certo periodo di tempo.”

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